Nel 1961 Giuseppe Dozza venne invitato a Washington in rappresentanza del Comune di Bologna nell’ambito della World Conference of Local Governments (15-20 giugno) presieduta da Dwight D. Eisenhower.
Durante il soggiorno negli Stati Uniti scrisse ogni giorno alla moglie Santa Dall’Osso (nelle lettere Tina) raccontando il viaggio, l’impatto con la città, le sue architetture e i suoi abitanti, tornando spesso sul tema dei rapporti tra la popolazione bianca e quella afroamericana.
Le sei lettere sono documenti rilevanti poiché rappresentano il punto di vista peculiare di uno dei primi comunisti italiani a varcare la frontiera statunitense su alcuni tratti di quella società durante la Guerra fredda.
A queste abbiamo anteposto una tra le tante cartoline che Dozza e Santa, allora fidanzati, si scambiarono quotidianamente negli anni 1917-1920.
In occasione di questa esposizione abbiamo chiesto all’attore Lino Guanciale, che ringraziamo sentitamente per avere accettato, di interpretare la voce di Giuseppe Dozza nella lettura di queste lettere.
Bologna, 29 agosto 1919
Washington, 13 giugno 1961
Washington, 14 giugno 1961
Washington, 15 giugno 1961
Washington, 17 giugno 1961
Washington 18 giugno 1961
Washington, 19 giugno 1961
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