La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna presenta in occasione del cinquantesimo anniversario della fine della guerra del Vietnam (30 aprile 1975-2025) una riflessione a cura di Antonio Fiori, dell’Università di Bologna e membro del Comitato scientifico della Fondazione.
Il video dell’intervento è disponibile su questa pagina e sul canale YouTube della Fondazione
Il 30 aprile del 1975, le truppe dell’Esercito Popolare del Vietnam del Nord entrarono a Saigon, capitale del Vietnam del Sud, ponendo termine a uno dei conflitti più lunghi, devastanti e controversi della seconda metà del Novecento. La guerra, durata vent’anni, si concluse con la vittoria delle forze comuniste e la proclamazione, nel 1976, della Repubblica Socialista del Vietnam, unificando ufficialmente il paese sotto il controllo del regime di Hanoi.
Commemorare oggi questo anniversario non significa semplicemente ricordare una data storica. Significa tornare a interrogarsi su una guerra che fu insieme guerra civile, guerra di liberazione nazionale, guerra per procura all’interno della Guerra Fredda, e teatro di drammatici esperimenti sociali e militari. Significa anche riflettere sul modo in cui l’eredità di quel conflitto continua a influenzare non solo la memoria storica del Sudest asiatico e degli Stati Uniti, ma anche il modo in cui oggi pensiamo l’intervento militare, la sovranità nazionale, e le logiche dell’imperialismo.
A cinquant’anni dalla fine della guerra del Vietnam, il conflitto continua a interrogare le coscienze. Esso ci ricorda i limiti dell’intervento armato, l’importanza della legittimità politica, e la complessità delle guerre moderne, in cui le distinzioni tra fronti, ideologie e civili spesso si dissolvono. È anche un monito contro l’arroganza del potere imperiale e contro la tentazione di ridurre le guerre a semplici esercizi di forza.
In un mondo ancora attraversato da conflitti asimmetrici, guerre per procura e crisi umanitarie, la memoria del Vietnam resta attuale. Non per celebrare un passato concluso, ma per confrontarci, ancora una volta, con le domande fondamentali sul rapporto tra violenza, ideologia e sovranità, e sul costo umano della guerra.
Manifesti tratti dalla banca dati Manifestipolitici.it
Estratti video dall’Archivio degli audiovisivi del Partito comunista italiano, Federazione Bologna e da US National Archive
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