33 Archivio di Fonti orali Nel 2021-2022 si è arricchito nuovamente: sono entrate nella raccolta di videointerviste 14 interviste scaturite dalla ricerca, per una tesi di dottorato, di Alexandre Chabert (Université de Lyon). Nascono dalla stretta collaborazione della Fondazione a tale ricerca, inerente il “comunismo municipale”; uno studio comparativo che ha considerato l’esperienza bolognese e quella della municipalità di Saint-Denis nel periodo anni ‘70-fine anni ‘90 del Novecento. Al momento, in attesa di ricevere la documentazione audiovisiva, sono conservate dalla Fondazione le trascrizioni integrali delle 14 interviste. Ricognizione e riordinamento della raccolta di fotografie afferente all'Archivio del Pci Si sono conclusi nel 2022 la ricognizione completa e il riordinamento fisico della parte più cospicua della raccolta di foto afferente all’Archivio fotografico del Pci, Federazione di Bologna (1946-1990), già presente in Città degli Archivi con altro sottoinsieme (stima complessiva aggiornata: 36.200 esemplari). Le due azioni svolte tra 2021 e 2022 sono state indispensabili come prioritario step di preparazione all’inventariazione e catalogazione delle stampe che avverrà prossimamente. Le fotografie d’interesse sono foto di cronaca, scatti di professionisti e di autori anonimi che vanno dal Secondo dopoguerra a tutti gli anni ‘80 del Novecento. Testimoniano migliaia di attività svolte e di eventi avvenuti a Bologna e nel territorio bolognese, così come l’impegno pubblico di tante personalità che nel contesto locale, regionale e nazionale hanno portato avanti battaglie civili, politiche e sindacali, profuso esperienza nell’amministrazione pubblica, nel mondo del lavoro, nella vita culturale, nello sport. La ricostruzione post-bellica della città, l’attività edilizia, lo sviluppo urbanistico di Bologna, gli anni del boom economico, la nascita della Regione, le manifestazioni politiche, le donne e gli uomini protagonisti della vita pubblica di Bologna sono solo alcuni esempi delle figure e dei temi rappresentati nelle immagini. Le stampe facevano parte delle redazioni dei quotidiani locali «Il Progresso d’Italia» e «La Lotta», della redazione bolognese de «l’Unità» e della documentazione prodotta e usata direttamente dal Pci . Molto eloquenti per la storia di Bologna, sono una fonte ineludibile per lo studio e la ricerca storica, e ogni giorno più richiesta anche per la didattica, la divulgazione, la comunicazione, per mostre e pubblicazioni. 3. Digitalizzazione Periodici. È stata fatta la digitalizzazione integrale delle riviste: • «La società. Politica, cultura, economia», mensile della Federazione di Bologna del Pci, pubblicata dal 1977 al 1981 e i relativi «Quaderni» (1979-1983). Risorse utili alla luce del fatto che l’Archivio del Pci di Bologna è tra i fondi più consultati • «Il contemporaneo. Settimanale di cultura» (1954-1964), rivista politico-letteraria che dal 1965 si affiancherà, come supplemento, a «Rinascita», testate entrambe assiduamente consultate. La piccola parte già posseduta in microfilm (2 annate) si è purtroppo deteriorata, quindi nell’occasione si è deciso di procedere alla scansione di tutti i fascicoli del periodico. Sono stati così acquisiti digitalmente gli anni, in volumi rilegati, 1958-1964. Si proseguirà l’azione con gli anni 1954, 1955, 1956, 1957, 1958, 1965. • «Problemi della Transizione» (1979-1984) rivista dell’allora Istituto Gramsci Emilia-Romagna, poi «Transizione. Bimestrale di cultura e politica» (1985-1989), ora consultabile nel sito della Fondazione. Archivio È terminato nel dicembre 2022 il lavoro di digitalizzazione della sotto-serie ‘Verbali’ della Serie Comitato Federale appartenente all’Archivio del Pci, Federazione di Bologna, 1943-1991 (inventario in Città degli Archivi) avviato nell'autunno 2021. Questa documentazione riveste un’importanza particolare per gli storici, perché permette di studiare dall'interno il funzionamento della Federazione. Il Comitato Federale, infatti, era l’organismo di direzione politica della Federazione, rispondeva al Congresso provinciale di Federazione, al Comitato regionale e al Comitato Centrale dell’attuazione delle decisioni del Congresso e della politica realizzata, costituiva proprie commissioni di lavoro, designandone i responsabili e i componenti. Sono migliaia le pagine (veline) che compongono i ‘Verbali’, estremi cronologici 1946-1971 (10 faldoni), i dattiloscritti delle riunioni del Comitato Federale. Inaugurazione della Casa del Popolo di Guardata di Budrio (Bo), 22 luglio 1956
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