Indagine sul lavoro negli istituti culturali AICI

A cura di Indagine sul lavoro negli istituti culturali AICI Focus su questionario online e contributi

Indagine sul lavoro negli istituti culturali AICI Focus su questionario online e contributi A cura di AICI - Associazione delle istituzioni di cultura italiane e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Elaborazione dati: Natascia Nuzzo Elaborazione grafica: Virginia Todeschini

Il questionario 9 Informazioni generali Distribuzione geografica di soci AICI e dei rispondenti al questionario Le conferenze nazionali (2016-2022) Il profilo dell'ente 13 Ambiti di attività Attività e servizi Iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore Fonti di finaziamento Effetti della Pandemia Covid-19 Il personale 21 Risorse umane I rapporti di lavoro Il personale: valori assoluti Il personale per profilo professionale Il personale per titolo di studio Il personale per genere e età Opportunità di crescita professionale Collaborazioni esterne e figure professionali Le esigenze del futuro I contributi agli istituti culturali 33 Nota metodologica per la lettura L 534/1996 - art. 1 Tabelle triennali L 534/1996 - art. 8 Tabelle annuali Contributi e soci AICI Nota introduttiva di Siriana Suprani e Valdo Spini Nota di Natascia Nuzzo Indice Contratto applicato

Nel 2017 l’AICI con la collaborazione della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna promosse la prima indagine sul lavoro culturale negli istituti associati con l’intento di conoscere lo stato delle cose e di avviare una riflessione comune per valorizzare le competenze in campo, contemplando anche la verifica e l’innovazione degli aspetti contrattuali. A distanza di cinque anni, in coincidenza con l’VII Conferenza annuale di AICI che si svolge a Napoli, presentiamo nelle pagine che seguono l’aggiornamento dei dati del 2017, elaborati dopo una seconda indagine che in buona parte ha voluto ripercorrere i temi e i nodi problematici della precedente. L’AICI riprende così a Napoli l’impegno di affrontare il tema del lavoro negli Istituti aderenti, dopo l’interruzione causata dalla pandemia, confermando l’obiettivo di voler raggiungere maggiore chiarezza nella definizione e qualificazione delle professionalità che agiscono all’interno degli enti, alla luce dell’evidente necessità di mettere a fuoco le nuove competenze oggi richieste dall’uso delle nuove tecnologie, dal cambiamento dei modelli di comunicazione e dalla contaminazione dei linguaggi nonché dalla volontà di favorire sempre di più l’accesso alla cultura di tutti i cittadini e la formazione permanente. Salvaguardare e promuovere la dignità del lavoro culturale, soprattutto quello giovanile, rende l’AICI soggetto attivo nel percorso di sviluppo sostenibile dell’agenda 20/30. Nota introduttiva 7 Valdo Spini, Presidente AICI Siriana Suprani, Direttrice Fondazione Gramsci Emilia-Romagna

L’universo degli istituti di cultura italiani, anche per la sua eterogeneità, rappresenta un oggetto di ricerca di particolare interesse. In particolare il taglio specifico di questa ricerca ha il pregio di affrontare l’argomento da un punto di vista inusuale e generalmente poco approfondito, quello dei lavoratori del settore, lavoratori di cui, per diverse ragioni, si conosce poco in termini di dimensioni, profilo, professionalità e condizioni di lavoro. In fase di progettazione della ricerca e poi del questionario si sono dovute fare scelte precise, limitando i temi da trattare e le domande, per non eccedere nella lunghezza e complessità di un questionario che anche così, seppur rivolto a un campione di rispondenti ristretto e potenzialmente ben disposto a un’attenta compilazione, è risultato certamente esigente dal punto di vista delle informazioni richieste. Alla luce di ciò, il riscontro alla richiesta di collaborazione rivolto ai soci AICI – e quindi in definitiva la rappresentatività dei rispondenti rispetto all’universo di riferimento – è stato molto più che soddisfacente. Proprio la scarsa conoscenza a cui si accennava, anche numerica e quantitativa, delle dimensioni del lavoro negli istituti culturali, ha indotto a lavorare in questa fase su domande perlopiù a risposta chiusa, che potessero alla fine restituire un quadro conoscitivo di base su cui innestare ogni altra riflessione e che fosse utile sia agli attori interni sia agli attori esterni per prendere consapevolezza dell’importanza, delle caratteristiche, dei punti di forza e di debolezza del settore anche in termini di risorse umane in esso impiegate. La ricerca si è collocata temporalmente in uno dei periodi recenti più delicati per la vita e la salute pubblica, e di riflesso anche per lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa ed economica: quello della pandemia Covid-19 e del “lockdown”. Nella costruzione del questionario se ne è tenuto conto e parte delle domande ha riguardato gli effetti di questa situazione. Si ipotizzava però che fosse troppo presto per rilevare gli effetti della crisi sul settore e i risultati emersi sembrano averlo confermato: mentre si sono registrate conseguenze sulle attività degli istituti culturali, infatti, le ricadute in termini economici ed occupazionali sembrano contenute. Ciò che ritengo è che gli effetti siano stati limitati dalle misure emergenziali di sostegno pubblico all’economia e all’occupazione. Sarebbe certamente interessante riaffrontare il tema a una maggiore distanza di tempo, per approfondire i cambiamenti che la pandemia ha innescato nell’attività degli istituti culturali, in termini di sostenibilità finanziaria ed occupazionale, certo, ma anche in relazione a identità, ruoli, finalità e modalità operative. Nota di Natascia Nuzzo 8

Il QUESTIONARIO

Questionario online rivolto ai soci AICI - 139 enti (compilazione a cura del responsabile dell’organizzazione) Periodo di somministrazione: maggio-luglio 2021 Focus sul lavoro negli istituti culturali 90 questionari validamente compilati in maniera completa (su 139 soci AICI - buona/ottima rappresentatività del campione) Forte corrispondenza con le risposte del precedente questionario (simile, ma più ridotto per argomenti trattati, numero di domande e di rispondenti) Informazioni generali 10

Distribuzione geografica (per provincia) dei SOCI AICI Distribuzione geografica (per provincia) dei RISPONDENTI Distribuzione geografica dei soci AICI e dei rispondenti al questionario 11

TORINO 2014 LUCCA 2016 (24 borse di studio) FIRENZE 2019 (27 borse di studio) CONVERSANO (BA) 2015 PARMA 2021 Convegno (25 borse di studio) TRIESTE 2017 (29 borse di studio) RAVELLO 2018 (20 borse di studio) Le conferenze nazionali AICI (2016-2022) Dal 2016 AICI ha messo a disposizione delle borse di studio rivolte a under 35 a copertura dei costi di viaggio e pernottamento NAPOLI 2022 12

Il PROFILO DELL'ENTE

0 25 50 75 Storia moderna e contemporanea Storia antica Letteratura, filologia e linguistica Filosofia Arte e architettura Musica Religione Scienza Geografia e territorio Sociologia Economia Scienze politiche Altro Ambiti di attività Oltre due enti su tre operano in ambito Storia moderna e contemporanea In quali ambiti opera in prevalenza il tuo ente? Possibili più risposte 70% Risposte "Altro" comprendono: Archeologia e preistoria (3); Antropologia (2); Diritto (2); Teatro (2); Cinema (1); Artigianato (1); Difesa e sicurezza (1); Editoria (1); Cultura e politica delle donne (1); Formazione (1); Legalità (1); Medicina (1); Informatica umanistica (1); Patrimonio culturale (1). 7 14

Quali servizi sono erogati o messi a disposizione dal tuo ente? Possibili più risposte Attività e servizi 0 25 50 75 100 Biblioteca Archivio Museo ed esposizioni Attività didattiche e formative Organizzazione eventi, mostre, conferenze e convegni Editoria (pubblicazione riviste e/o libri) Ricerca Altro Risposte "Altro" comprendono: Premi per dottorandi di ricerca (1); Progettazione culturale (1); Video (1). 15

Iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) L'ente è iscritto al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore? No 38,6% (No, e per il momento non ha intenzione di iscriversi) Sì 11,4% (Sì, è già iscritto) Prossimamente 50% (No, ma sta preparando o valutando l'iscrizione) 16

Fonti di finanziamento Contributi pubblici Rappresentano circa metà delle entrate Per gli enti che almeno una volta hanno ricevuto i contributi di cui all’art. 1 della L. 534/1996 (tabelle triennali) – escludendo quindi gli enti che non ne hanno mai fatto richiesta o comunque non li hanno mai ricevuti – il peso dei contributi ministeriali sulle entrate dell’ente cresce ulteriormente, superando il 40% 49,9% Contributi dell’UE 1,8% 17 Quote associative 5,7% Libere contribuzioni di sostenitori 8,7% Contributi privati per progetti specifici 11,8% 5 per mille 2,9% Vendita di beni e servizi 8,4% Altro 10,9% Contributi ministeriali 31,8% Contributi pubblici regionali o locali 18,1%

Effetti della pandemia Covid-19... Nessuna riduzione Riduzione inferiore al 25% Riduzione tra il 25% e il 50% Riduzione tra il 50% e il 75% Riduzione superiore al 75% 30 20 10 0 Nessuna riduzione Riduzione minima (10% circa) Riduzione parziale (20-40% circa) Dimezzamento Riduzione forte (60-80% circa) Riduzione totale o quasi (90% e oltre) 30 20 10 0 ...sulle attività dell'ente ...sulle entrate dell'ente L'emergenza sanitaria Covid-19 ha determinato una riduzione delle attività dell'ente? L'emergenza sanitaria Covid-19 ha avuto, o si prevede avrà, ripercussioni sulle entrate finanziarie dell'ente? 18

Effetti della pandemia Covid-19... ...sul ricorso alla Cassa integrazione In periodo di emergenza sanitaria, il tuo ente ha fatto ricorso alla Cassa integrazione per i suoi dipendenti? Tra tutti gli enti Tra i soli enti con dipendenti ...sull'occupazione negli enti Nessuna ripercussione 69,3% Nessun posto di lavoro perso o a rischio, ma rinuncia o rinvio di nuove assunzioni o collaborazioni 26,1% Riduzione dei posti di lavoro (licenziamenti, contratti non rinnovati, uscite non sostituite) 4,5% L'emergenza sanitaria ha avuto, o si prevede avrà, incidenze sull'occupazione all'interno dell'ente? 19 SI 48,3% NO 51,7% SI 56% NO 44%

Il PERSONALE

Fino a 5 persone 6-10 persone 11-15 persone 16-25 persone 26-50 persone 51-100 persone Più di 100 persone 30 20 10 0 Grande variabilità: da un minimo di 1 a un massimo di 150 persone 18,7 18,7 Risorse umane Persone che lavorano o collaborano con continuità con l'ente, a qualsiasi titolo, compresi quindi volontari, titolari di borse di studio, servizio civile... Media collaboratori Personale mediamente più numeroso nelle Fondazioni rispetto alle Associazioni e Accademie Enti con dieci o meno collaboratori 50% 30,7% 22

Il rapporto di lavoro Media % Dipendenti a tempo indeterminato 5,0 26,8 Dipendenti a tempo determinato 0,3 1,8 Contratti di collaborazione 3,2 17,0 Liberi professionisti, autonomi e occasionali 3,4 18,1 Stage, tirocini, ecc. 0,9 4,9 Borse di studio 1,1 5,8 Servizio civile nazionale 0,6 3,2 Volontariato gratuito 3,7 19,7 Distacchi/comandi 0,1 0,5 Altro 0,4 2,6 Totale 18,7 100,0 Enti privi di dipendenti con rapporto di lavoro subordinato 14,4% Personale per tipo di rapporto 2,2% Enti privi di dipendenti e collaboratori retribuiti (solo volontari) Contratti di edizione; Diritto d’autore; Contratti di somministrazione Dipendenti a tempo indeterminato 26,8% Dipendenti a tempo determinato 1,8% Contratti di collaborazione 17% Liberi professionisti/lavoratori autonomi/occasionali 18,1% Stage, tirocini, ecc. 4,9% Borse di studio 5,8% Servizio civile nazionale 3,2% Volontariato gratuito 19,7% Altro 2,6% Risposte "Altro" comprendono: 23

Il rapporto di lavoro Un confronto con i dati del 2017 Il grafico a sinistra è lo stesso della pagina precedente. Qui è posto accanto al grafico relativo alla stessa domanda posta in occasione di un’altra indagine del 2017, anch’essa rivolta ai soci AICI. Ogni confronto dovrebbe essere fatto con diverse cautele, trattandosi di indagini diverse non solo per periodo di somministrazione, ma anche per oggetto, contesto e numero di rispondenti. Si può notare in ogni caso una forte similarità nella distribuzione delle risposte, soprattutto per quanto riguarda la percentuale dei dipendenti. Una differenza di un certo rilievo si nota nella quota di volontari, che nel 2017 era significativamente più elevata, e in quella dei rapporti di lavoro non-subordinato (contratti di collaborazioni, professionisti, lavoratori autonomi, occasionali), che invece nel 2017 risultava molto più contenuta. Dati 2017 N = 70 Dati 2021 N = 90 Dipendenti a tempo indeterminato 26,8% Dipendenti a tempo determinato 1,8% Contratti di collaborazione 17% Liberi professionisti/lavoratori autonomi/occasionali 18,1% Stage, tirocini, ecc. 4,9% Borse di studio 5,8% Servizio civile nazionale 3,2% Volontariato gratuito 19,7% Altro 2,6% Altro 3,4% Dipendenti a tempo indeterminato 24,7% Dipendenti a tempo determinato 2% Contratti di collaborazione 8,3% Liberi professionisti/lavoratori autonomi/occasionali 10% Stage, tirocini, ecc. 3,3% Borse di studio 6,8% Servizio civile nazionale 2,7% Volontariato gratuito 38,7% 24

Il personale: valori assoluti Lavoratori retribuiti (dipendenti, autonomi, occasionali, ecc.) Stagisti, tirocinanti, borsisti, e operatori del servizio civile Volontari 331 235 1.070 Ad esempio, in media nelle Fondazioni il numero di dipendenti è circa il doppio del numero di volontari, nelle Associazioni è il numero di volontari ad essere il doppio del numero di dipendenti 1.679 collaboratori 90enti culturali suddivisi in 25 Grande variabilità tra gli enti

Il personale per profilo professionale Dipendenti Altri collaboratori retribuiti (autonomi, occasionali, ecc.) Stagisti, tirocinanti, borsisti, servizio civile Volontari Altro 0 1 2 3 4 5 Archivisti Bibliotecari Ricercatori/studiosi Organizzatori eventi culturali Grafici Informatici Comunicazione/addetti ufficio stampa Poject manager Docenti, educatori e operatori didattici Ruoli dirigenziali Impiegati amministrativi, contabili e di segreteria Altri tecnici Ruoli di governo (presidente, Vicepresidente, ecc.) 26

Il personale per titolo di studio Dipendenti Altri collaboratori retribuiti (autonomi, occasionali, ecc.) Stagisti, tirocinanti, borsisti, servizio civile Volontari Altro 0 2,5 5 7,5 10 Diploma di qualifica professionale Diploma di maturità Laurea triennale Laurea Titolo post-laurea Background formativo Formazione posseduta dai dipendenti 27 Umanistica 62,9% Economica/gestionale 10,8% Scientifica 4,9% Tecnico/informatica 8,6% Artistica 4,5% Linguistica 4,2% Altro 4,2%

Il personale per genere e per età Dipendenti Altri collaboratori retribuiti (autonomi, occasionali, ecc.) Stagisti, tirocinanti, borsisti, servizio civile Volontari Altro 0 5 10 15 Maschio Femmina 0 1 2 3 4 18-24 anni 25-31 anni 32-38 anni 39-45 anni 46-52 anni 53-59 anni 60-66 anni 67 anni + 28

Contratto applicato Commercio 41,4% Federculture 12,6% Enti pubblici non economici 4,6% Contratto individuale 9,2% Terziario e servizi 19,5 % Altro 12,6% Contratto del Commercio Oltre quattro enti su dieci applicano il contratto del Commercio, solo il 12,6% Federcultura 41,4% Le risposte Altro comprendono: Contratto nazionale delle opere e degli istituti valdesi (1); Studi professionali (1); Teatri e intrattenimento (1); Tessile, abbigliamento e industria (1). Altre risposte Altro fanno invece riferimento al fatto che l’ente non ha dipendenti. Si tenga presente infatti che 13 enti su 90 (il 14,4%) dichiarano di non avere alcun dipendente. Contratto applicato in via esclusiva o prevalente ai dipendenti 29

Opportunità di crescita professionale Scarse Nella media Buone Ottime 40 30 20 10 0 Quale percentuale degli attuali dipendenti ricopre un ruolo più elevato rispetto a quello per il quale era stato assunto? 0% >0% fino al 20% >20% fino al 40% >40% fino al 60% >60% fino al 80% >80% 25 20 15 10 5 0 Molto sinteticamente, come definiresti le possibilità di crescita professionale all’interno dell’ente per i dipendenti? Le possibilità di crescita professionale percepite sono maggiori negli enti più piccoli, minori negli enti più grandi. Da notare 30

Collaborazioni esterne e figure professionali 0 10 20 30 40 Biblioteca, archivio, catalogazione e inventario Informatica e digitalizzazione Ricerca Ufficio stampa, comunicazione e social media Attività contabili e fiscali, consulenze amministrative e del lavoro Grafica Organizzazione mostre ed eventi Attività didattiche Multimedia, audio/video Attività editoriali Ricorso a collaborazioni esterne Generalmente, il tuo ente ricorre a collaborazioni esterne per le attività che non riesce a svolgere con il personale interno? La domanda «Per quali attività l’ente ricorre a collaborazioni esterne?» era a risposta aperta e il rispondente poteva indicare anche più ambiti. Il grafico qui sotto riporta le risposte ricodificate successivamente in categorie Ambiti professionali SI 87% 31

Le esigenze del futuroIn futuro, di quali tipi di figure professionali ritenete di avere maggiore necessità? La domanda era a risposta aperta e il rispondente poteva inserire l'esigenza di più figure professionali. Il grafico qui sotto riporta le risposte ricodificate successivamente in categorie 0 10 20 30 Bibliotecarie archivisti, catalogatori Addetti ufficio stampa, comunicazione e social media Informatici ed esperti in digitalizzazione Ricercatori Attività amministrative e di segreteria Addetti a contabilità Project manager Docenti, insegnanti, operatori didattici Fundraising Figure professionali 32

I CONTRIBUTI AGLI ISTITUTI CULTURALI ai sensi della legge 534/1996 La legge n. 534 del 17 ottobre 1996 "Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali”, prevede e disciplina i contributi statali agli istituti culturali. I contributi sono erogati dal Ministero della Cultura, e in particolare dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali, attraverso il Servizio II “Istituti culturali”.

Nelle seguenti tabelle, per ogni contributo, è indicato il nome del Presidente del Consiglio e del Ministro della Cultura al tempo in carica. Per ogni considerazione in proposito, tuttavia, va tenuto conto di quanto segue: I nomi associati a ogni contributo sono quelli del Presidente del Consiglio e del Ministro in carica al momento dell’approvazione del Decreto ministeriale di approvazione della tabella e assegnazione del contributo. L’entità delle risorse a disposizione, tuttavia, è stabilita in un momento precedente (con l’approvazione della Legge di bilancio), quando il Governo in carica potrebbe essere stato differente. L’entità del contributo fissata al momento del Decreto ministeriale in alcuni casi ha subito delle integrazioni successive (si vedano le note alle relative tabelle), in momenti in cui il Governo in carica potrebbe essere stato differente. Ogni valutazione sul sostegno economico alle istituzioni culturali dovrebbe tenere conto, oltre che del valore assoluto delle risorse messe a disposizione per i contributi ai sensi della L. 534/1996: della congiuntura economico-finanziaria e di bilancio al momento della determinazione dell’entità del contributo; dell’eventuale presenza di altre forme/canali di sostegno economico di tipo e natura diversa Nota metodologica per la lettura dei dati sui contributi ministeriali L’art. 1 della L 534/1996 prevede che le istituzioni in possesso di determinati requisiti possano essere ammesse, a domanda, al contributo ordinario annuale dello Stato, mediante l’inserimento in apposita tabella triennale. Gli Istituti culturali che non sono inseriti nella tabella triennale possono ricevere contributi annuali: l’art. 8 della legge prevede infatti che il Ministro possa erogare i contributi annuali alle istituzioni culturali non inserite nella tabella triennale, se in possesso di determinati requisiti (tabella annuale). Art.1 - Tabelle triennali Art.8 - Tabelle annuali 34

L. 534/1996 - Art. 1 | Tabelle triennali essere istituiti con legge dello stato e svolgere compiti stabiliti dalla stessa legge oppure essere in possesso della personalità giuridica; non avere finalità di lucro; promuovere e svolgere in modo continuativo attività di ricerca e di elaborazione culturale documentata e fruibile; disporre di un rilevante patrimonio bibliografico, archivistico, museale, cinematografico, musicale, audiovisivo, fruibile dal pubblico in forma continuativa; svolgere e fornire servizi di accertato e rilevante valore culturale; sviluppare attività di catalogazione e applicazioni informatiche finalizzate alla costruzione di basi di dati e di immagini che costituiscano strumenti significativi per le attività di programmazione dei Ministeri competenti nei settori dei beni culturali e della ricerca scientifica; organizzare convegni, mostre e altre manifestazioni di valore scientifico e culturale in relazione all’attività svolta; svolgere l’attività sulla base di un programma triennale; svolgere attività editoriale o comunque di promozione di pubblicazioni; documentare l’attività svolta nel triennio precedente la richiesta di contributo nonché presentare i relativi conti consuntivi annuali; presentare il programma di attività per il triennio successivo; disporre di una sede adeguata e delle attrezzature idonee per lo svolgimento delle proprie attività; per il primo inserimento è altresì richiesto che le istituzioni culturali siano costituite e svolgano un’attività continuativa da almeno cinque anni. Di tale attività, nel momento della presentazione della domanda di inserimento, dovrà essere documentato almeno l’ultimo triennio. Per essere ammessi al contributo gli istituti culturali devono: Indicatori di valutazione: rilevanza nazionale ed internazionale dell'attività svolta (1-20 punti); attività e programmi di ricerca, innovazione e formazione di rilievo nazionale ed internazionale anche in collaborazione tra più istituti (1-20 punti); attività editoriale in relazione alla continuità dell'impegno e alla qualità delle pubblicazioni (1-5 punti); consistenza patrimonio culturale (consistenza patrimonio librario, archivistico, museale, audiovisivo, musicale, storico e corrente, valorizzato dall'adesione ad SBN o altre reti internazionali) (1-20 punti); promozione e fruizione del patrimonio (130 punti); valorizzazione di progetti e iniziative finalizzate a creare reti tra istituzioni culturali (1-5 punti). Requisiti Criteri Stabiliti dalla legge Stabiliti da Circolare ministeriale n. 101 del 28 febbraio 2017 35

Contributo art. 1 | Tabelle triennali CONTRIBUTO TOTALE 2000-2002 2003-2005 2006-2008 2009-2011 2012-2014 2015-2017 2018-2020 2021-2023 20.000.000 € 15.000.000 € 10.000.000 € 5.000.000 € 0 € Contributo art. 1 L. 534/1996 (tabelle triennali), dal 2000 a oggi Contributo annuale complessivo assegnato (con indicazione Governo - Ministro) - Per l’anno 2009 sono stati aggiunti € 1.422.817, portando il contributo annuale a € 6.527.174. - Alla tabella 2012-2014 sono stati aggiunti due enti ed € 150.000 a seguito di pronuncia giurisdizionale. - Per l’anno 2016 sono stati aggiunti € 1.422.818, portando il contributo annuale a € 9.633.892. - Per l’anno 2020 sono stati aggiunti € 3.000.000, portando il contributo annuale a € 13.215.000. - Per l’anno 2021 sono stati aggiunti € 5.085.279, portando il contributo annuale a € 24.459.712. Note Amato II - Melandri 10.329.138 € Berlusconi II - Urbani 8.761.076 € Berlusconi III - Buttiglione 8.151.462 € Gentiloni - Franceschini 10.215.000 € Renzi - Franceschini 5.685.000 € Berlusconi IV - Bondi 5.104.356 € Draghi - Franceschini 19.374.433 € Monti - Ornaghi 5.430.000 € 36

Contributo art. 1 | Tabelle triennali CONTRIBUTO MEDIO 2000-2002 2003-2005 2006-2008 2009-2011 2012-2014 2015-2017 2018-2020 2021-2023 100.000 € 75.000 € 50.000 € 25.000 € 0 € Contributo art. 1 L. 534/1996 (tabelle triennali), dal 2000 a oggi Contributo annuale medio per ente (con indicazione Governo - Ministro) Amato II - Melandri 64.963 € Berlusconi II - Urbani 52.778 € Berlusconi III - Buttiglione 68.500 € Berlusconi IV - Bondi 42.185 € Monti - Ornaghi 52.718 € Renzi - Franceschini 45.480 € Gentiloni - Franceschini 68.100€ Draghi - Franceschini 92.259€ 37

L. 534/1996 - Art. 8 | Tabelle annuali svolgano la loro attività da almeno un triennio; prestino rilevanti servizi in campo culturale; promuovano e svolgano attività di ricerca, di organizzazione culturale e di produzione editoriale a carattere scientifico; svolgano la propria attività sulla base di un programma almeno triennale e dispongano di attrezzature idonee per la sua realizzazione. Sono ammessi a presentare domanda di contributo gli istituti culturali che: Valutazione comparativa che tiene conto dei seguenti criteri: attrezzature e adeguatezza della sede agli scopi istituzionali; consistenza e qualità del materiale librario posseduto; consistenza e qualità del materiale archivistico posseduto; consistenza e qualità del materiale storico e artistico, archeologico; presenza di un museo aperto al pubblico (consistenza e qualità della collezione; numero di visitatori degli ultimi 5 anni precedenti a quello cui si riferisce la domanda); digitalizzazione e consultabilità telematica del materiale librario posseduto; digitalizzazione e consultabilità telematica del materiale archivistico posseduto; digitalizzazione e consultabilità telematica del materiale storico-artistico posseduto; partecipazione a reti telematiche; ampiezza e tipologia delle attività culturali realizzate (anche con riferimento al numero e alla qualità di: progetti di ricerca realizzati o in corso; collaborazione con università o enti di ricerca pubblici, privati, nazionali, internazionali; convegni organizzati nazionali, internazionali; seminari organizzati nazionali, internazionali); volumi monografici promossi e pubblicati dall’Ente; volumi monografici pubblicati all’interno di collane editoriali curate e pubblicate dall’Ente; riviste periodiche promosse e pubblicate dall’Ente; attività di diffusione culturale riconducibile a: organizzazione di attività culturali di pubblica utilità (es. concerti, spettacoli teatrali, rassegne cinematografiche, eventi sportivi, mostre, esposizione e altri eventi); divulgazione scientifica (es. pubblicazioni dedicate al pubblico non accademico, produzione di programmi radiofonici e televisivi, pubblicazione e gestione di siti web e altri canali social di comunicazione e divulgazione scientifica, escluso il sito istituzionale dell’Ente); iniziative di coinvolgimento dei cittadini nelle attività svolte dall’Istituto (es. dibattiti, festival); attività di coinvolgimento e interazione con il mondo della scuola (es. simulazioni ed esperimenti, attività laboratoriali); struttura organizzativa; capacità di autofinanziamento. Stabiliti da Circolare ministeriale n. 3 del 10 febbraio 2021 Requisiti Criteri Stabiliti dalla legge 38

Contributo art. 8 | Tabelle annuali CONTRIBUTO TOTALE 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 5.000.000 € 4.000.000 € 3.000.000 € 2.000.000 € 1.000.000 € 0 € Contributo art. 8 L. 534/1996 (tabelle annuali), dal 2012 a oggi Contributo annuale complessivo assegnato (con indicazione Governo - Ministro) Nota: Importi comprensivi delle integrazioni; es.: anno 2021 comprensivo dell’integrazione di euro 914.720. Monti Ornaghi 238.960 € Letta Bray 300.000 € Renzi Franceschini 505.813 € Renzi Franceschini 427.517 € Renzi Franceschini 3.081.627 € Conte I Bonisoli 2.306.174 € Gentiloni Franceschini 2.581.627 € Conte II Franceschini 2.000.519 € Draghi Franceschini 4.399.720 € Conte I Bonisoli 2.000.519 € 39

Contributo art. 8 | Tabelle annuali CONTRIBUTO MEDIO 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 20.000 € 15.000 € 10.000 € 5.000 € 0 € Contributo art. 8 L. 534/1996 (tabelle annuali), dal 2012 a oggi Contributo annuale medio per ente (con indicazione Governo - Ministro) Nota: Importi comprensivi delle integrazioni; es.: anno 2021 comprensivo dell’integrazione di euro 914.720. Monti Ornaghi 3.319 € Letta Bray 3.226 € Renzi Franceschini 4.437 € Renzi Franceschini 3.533 € Renzi Franceschini 15.723 € Gentiloni Franceschini 11.577 € Conte I Bonisoli 9.262 € Conte I Bonisoli 7.248 € Conte II Franceschini 6.474 € Draghi Franceschini 15.277 € 40

51% 43% 10% 9% Art. 1 Su 24.459.712 € erogati 12.516.155 € a favore di soci AICI Su 210 enti beneficiari di contributo 91 sono soci AICI Contributo medio generale: 116.475 € Contributo medio soci AICI: 137.540 € Su 4.399.720 € erogati 427.979 € a favore di soci AICI Su 288 enti beneficiari di contributo 26 sono soci AICI Contributo medio generale: 15.277 € Contributo medio soci AICI: 16.461 € Art. 8 dati anno 2021, compresa integrazione dati anno 2021, compresa integrazione Su 139 soci AICI 91 (65,5%) inseriti nella tabella triennale 2021-23 26 (18,7%) inseriti nella tabella annuale 2021 117 (84,2%) I soci finanziati nel 2021 Contributi e soci AICI 41

Per maggiori informazioni visita: Stampa: novembre 2022 www.aici.it www.iger.org Oppure scrivi a: todeschini@iger.org

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