Giovani e lavoro a Bologna
Mercoledì 1° febbraio alle ore 18 presso la Libreria Coop Ambasciatori (Via Orefici 19, Bologna) l’incontro promosso dalla Fondazione Gramsci…
Dopo l’esperienza di Mappe Urbane e di Percorsi emotivi si è avviata una nuova ricerca coordinata da Matilde Callari Galli ponendo al centro dell’attenzione gli effetti della crisi che ha investito il nostro Paese in tempi recenti. In particolare la riflessione ha preso avvio da un’analisi empirica per individuare l’emergere dei processi di impoverimento a Bologna.
Sin dalla sua costituzione il Gruppo di ricerca sulle Nuove povertà è partito dalla consapevolezza della complessità del fenomeno che stava osservando ed ha sottolineato l’importanza di avvicinarsi ad esse con una multifocalità articolata: ha così posto a base del proprio metodo di lavoro e di riflessione la convergenza di discipline appartenenti alle diverse scienze sociali ‐ antropologia, analisi statistica, sociologia, economia, linguistica ‐ ma affiancandole con le testimonianze di chi per lavoro, per vocazione o per propri vissuti è a contatto quotidiano con la povertà.
Dopo una serie di seminari interni ed altri con la partecipazione di un pubblico più vasto, alla fine del 2010 e per tutto il 2011, con il supporto di Coop Adriatica, di Arci Emilia‐Romagna e di Fondazione Cariplo, il Gruppo ha svolto una ricerca empirica i cui risultati sono stati pubblicati, nel 2013 in Vedere la povertà (Unicopli).
Il Gruppo di ricerca, coordinato per il livello scientifico e per quello generale da Matilde Callari Galli (antropologia), è costituito, per scelta, da persone appartenenti ad ambiti disciplinari differenti: Gianluigi Bovini (statistica), Alessandro Caspoli (sociale), Gabriella Cioni (sociologia), Davide Conte (economia), Francesca Crivellaro (antropologia), Cristiana De Santis (linguistica), Giovanna Guerzoni (antropologia), Danielle Londei (linguistica), Natascia Nuzzo (ricerca sociale), Licia Reggiani (linguistica), Giuseppe Scandurra (antropologia), Siriana Suprani (storia), Leonardo Tancredi (sociale).
Dal 2014 il Gruppo di studio e ricerca sulle Nuove povertà ha inquadrato un nuovo progetto di ricerca focalizzato sui giovani e centrato sull’analisi dei processi di inserimento delle nuove generazioni nella vita attiva della città di Bologna. Il coinvolgimento nella situazione di povertà di parte della classe media, la sua estensione alle nuove generazioni, la profonda diversità dei gruppi che oggi sono minacciati dal rischio precarietà e povertà, hanno spinto il Gruppo di studio ad avanzare il nuovo progetto di ricerca, che ha affrontato con maggiore ampiezza e profondità le dinamiche e le implicazioni di carattere economico e culturale del fenomeno evidenziato dalla ricerca precedente, stringendo tutto il suo interesse sui giovani dai 18 ai 34 anni residenti nella città di Bologna.
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha svolto, dal 2014 al 2016, un’indagine empirica con l’obiettivo di individuare e descrivere le dinamiche lavorative dei giovani che abitano a Bologna: 70.000 persone tra i 18 e i 34 anni. La ricerca, svolta su un campione di mille giovani ha visto l’applicazione di un metodo innovativo e composito, che all’aspetto strettamente quantitativo unisce un approfondimento di carattere qualitativo, con interviste in profondità, focus group, discussioni, colloqui brevi e focalizzati su temi specifici, espressioni di opinioni personali. Ed ha indagato, in un ottica multidisciplinare, il rapporto tra i giovani cittadini bolognesi e il mondo del lavoro, analizzando non solo le condizioni oggettive di lavoro ma le aspettative, le paure, i progetti delle giovani generazioni.
La ricerca Le giovani generazioni e il lavoro a Bologna è stata coordinata da Matilde Callari Galli e condotta da un gruppo di studiosi e ricercatori attivo dal 2009 presso la Fondazione composto da diverse professionalità: l’eterogeneità dei partecipanti ha permesso di sviluppare un lavoro in grado di cogliere la multidimensionalità del tema oggetto di analisi.
Nel 2016 è stato pubblicato il volume, edito dalla casa editrice Pendragon, Giovani in lista di attesa. Le giovani generazioni e il lavoro a Bologna: Realtà e aspettative, dove sono stati raccolti i risultati della ricerca svolta, illustrandone la nascita e lo sviluppo e sottolineando alcuni degli aspetti più significativi emersi dai dati statistici, dalle interviste e dai focus group.
Per aprire un dialogo con la città sui problemi emersi dal lavoro analitico svolto, si è tenuto il 20 ottobre 2016 un convegno di studi pubblico che ha visto, oltre alla riflessione critica sui dati e sulle conclusioni della ricerca in generale, un confronto tra studiosi e il coinvolgimento dell’amministrazione pubblica. Giovani in lista d’attesa. Le giovani generazioni e il lavoro a Bologna. Realtà e aspettative a cui hanno partecipato:
Matilde Callari Galli, Vicepresidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e curatrice del volume
Virginio Merola, Sindaco di Bologna
Roberto Rizza, Università di Bologna
Eugenia Rossi di Schio, Delegata del Rettore dell’Università di Bologna all’inserimento nel mondo del lavoro
Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna
Il lavoro del gruppo di ricerca sulle Nuove povertà – sempre coordinato da Matilde Callari Galli – anche nel 2017 ha portato avanti il suo lavoro e dedicato la propria attenzione ai processi di inserimento delle nuove generazioni nella vita attiva della città di Bologna. La Fondazione Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale in collaborazione con l’Università degli Studi Milano-Bicocca ha promosso il seminario “Giovani e lavoro”, basato sulla ricerca della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna Giovani in lista d’attesa (Milano, 3 novembre 2017).
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