Presentazione analisi MANIFESTI Classe 5C Grafica e Comunicazione Istituto Aldini Valeriani

Manifestipolitici.it > VIOLENZA Analisi dei manifesti classe 5C Grafica e Comunicazione Progetto Io Amo i Beni Culturali / Fondazione Gramsci / Istituto Aldini Valeriani • Sofia Belletti • Giulia Bernardini • Sara Bonetti • Teresa Bonfiglioli • John Harold Canales • Luca Castagnoli • Malek Chikh Rouhou • Luca Cristiano • Thomas Greco • Tommaso Grimandi • Alessia Lucchetti • Raul Margini anno scolastico 2021 / 2022 • Anna Milone • Emma Peron • Giorgia Poli • Andrea Procopio • Leila Ramos • Sofia Roncagli • Lotfi Sbitri • Federico Sgarzi • Elia Soverini • Riccardo Vigneri • Zhikang Wu • Elen Zanasi

Tecnica: Litografia offset Descrizione: 26 luglio, Roma, 4 agosto Titolo: 10 giorni contro la violenza Dimensioni: 61x43 cm Grafica: Piergiorgio Maoloni Committente: Partito Radicale Soggetti: FIORI - Iconografia ITALIA - Governo 1974 SOLDATI - Iconografia Anno pubblicazione: 1974 COMPOSIZIONE: Il manifesto che abbiamo scelto ha una composizione dinamica rappresentata dalle linee del gambo del fiore che danno una sensazione di movimento. Nella parte superiore vi è una dominanza di vari colori accesi mentre nella parte inferiore padroneggiano i colori scuri e questo già delinea visivamente la dinamicità del manifesto. Questo stacco descritto precedentemente è strettamente legato al significato simbolico che descrive il significato del manifesto, ovvero, la lotta contro la violenza. Lo stesso singificato, lo possiamo rivedere nell’illustrazione attraverso il movimento del gambo che finisce per incrociarsi attorno al corpo della figura, che abbiamo interpretato come la personificazione della violenza. Senza la presenza dell’illustrazione, il manifesto avrebbe una composizione statica delineata dagli altri elementi geometrici che fungono da cornice. Vi è una predominanza del colore bianco che da spazio al disegno centrale, soggetto principale del manifesto. SEGNO: I segni dell’illustrazionenon sono così forti emarcati mapiuttostomorbidi e curvilinee.Maallostessotempo,riesconoacontribuirealladinamicitàdelmanifesto rendendolo vivo. COLORE: Analizzando attentamente il manifesto, possiamo notare una sorta di linea immaginaria posizionata al centro del manifesto e che lo divide in due: nella parte superiore dell’illustrazione, notiamo il fiore colorato che rappresenta una delle due fonti di colore, insieme al titolo principale. Sono rappresentate varie sfumature di colori anche diversi tra loro, dal blu al rosso, a simboleggiare una luce, una sperenza per la pace. Mentre nella parte inferiore notiamo questa figura prevalentemente scura che simboleggia la violenza, legata al gambo colorato. Tutto questo, è applicato anche al titolo. LETTERING: Sonopresentidiversitipidifont,condiversistili,coerentiperòtralorocreando così,dinamicità.Leinformazioniprincipalisonoinbold,rispettoaglialtri testi che sono in light creando così equilibrio tra le gerarchie di testo. Tutti i testi sonoinneroel’unicoacolorieiltestocentrale,sempreperrisaltaresuglialtri. Inoltre,contieneleparolepiùimportantichesonolachiavidelmanifesto:CONTRO LA VIOLENZA. RAPPORTO TESTO - IMMAGINE: In questo manifesto il tema principale è la lotta contro la violenza e l’illustrazione e il testo si compensano nello scopo comune di far arrivare il messaggio al pubblico. Il testo è posto in modo simmetrico ed allineato nello spazio e proprio nella sua composizione si apre e lascia spazio all’illustrazione che diventa il soggetto principale e si estende verticalmente. Questa è però costantemente accompagnata da questa cornice di testo e nel caso dell’headline esso prende anche un significato stilistico d’immagine, divenendo a metà il manifesto per dargli maggiore significato.

COMPOSIZIONE: La composizione ha un carattere dinamico, grazie alla “x” del figura inrosso che sposta il peso sulla destra per dare anche un senso di urlato alla frase “IL BESTIALE FASCISMO È VINTO”; il manifesto viene sviluppato in verticale. SEGNO: La linea di contorno in questo caso non esiste, viene sfruttato tutto lo spazio del manifesto. Inoltre i segni sono forti e molto marcati, contribuiscono alla dinamicità dell’ illustrazione rendendola più realistica . COLORE: Vengono utilizzate tonalità chiare e accese (giallo sporco e rosso). Il colore rosso ha il compito di evidenziare il soggetto del manifesto, chiaramente evidente. È costituito anche da contorni abbastanza spessi di colore scuro che aiutano a capire il significato del manifesto. Grazie alla bassa tonalità di giallo utilizzata per lo sfondo, permette di mettere in primo piano il soggetto del manifesto. LETTERING: Notiamo l’utilizzo di due caratteri diversi: il primo titolo in colore nero è legato al suo rispettivo disegno dello stesso colore e viene utilizzato un font senza grazie, è molto leggibile. Il secondo titolo presenta lo stesso colore dell’illustrazione, ovvero un rosso particolarmente acceso. Presenta un font senza grazie, con lettere in spessore che rende la lettura facile. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: Le scritte sono collocate nella parte alta del manifesto di colore nero e nella parte bassa del manifesto di colore rosso. Sono posizionate come se il manifesto volesse farci seguire una continuità. Il disegno viene realizzato in maniera semplice, con l’utilizzo di Tecnica: Litografia offset Descrizione: Il *bestiale fascismo è vinto! / Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria ; [illustrazione di Augusto Colombo] Titolo: Il bestiale fascismo è vinto! Dimensioni: cm 70x100? Grafica: Colombo Augusto Soggetti: FASCISMO / MUSSOLINI, Benito - Iconografia Anno pubblicazione: 1945 tante righe che costituiscono due soggetti, che nella loro unicità lo rendono uno unico. Colpisce il fatto che venga usato il colore rosso, proprio perchè ritenuto un colore forte, che a primo impatto colpisce e fa capire il significato principale del manifesto. Non presenta, linee di contorno e l’headline assume un importante significato stilistico.

COMPOSIZIONE: Il manifesto ha una composizione dinamica data dalle tre diagonali della bandiera italiana, dal testo che le circonda e dall’immagine con una forma non perfettamente rettangolare. Il peso dell’immagine viene bilanciato dalle scritte, dall’icona delle due torri e dalle linee. Le immagini fotografiche vengono abbinate a una scelta grafica di tipo vettoriale che ricorda la bandiera italiana. SEGNO: Grazie al tipo di composizione scelta il manifesto pare avere giochi di profondità. La scelta di aver voluto lasciare in basso più sfondo dona luminosità al manifesto, facendo, così, seguire all’occhio un percorso che lo porta alla foto sopra. Quest’ultima è ricca di ombre e contrasto poiché in bianco e nero. COLORE: I colori che colpiscono l’occhio sono quelli della bandiera italiana (verde, rosso e bianco). Il rosso viene ripreso anche nel lettering. A questi colori vividi e accesi si vanno a contrappore le tonalità bianco-nero dell’immagine, dell’icona delle due torri e delle scritte. Questi permettono di far spiccare ancor più le tinte piatte del tricolore. I colori hanno il compito primario di evidenziare l’unione italiana verso l’antifascismo e la nuova Resistenza. Inoltre, anche quello secondario, di creare profondità nel manifesto, dando una sorta di effetto tridimensionale, giochi di angolazioni e prospettiva. Lo sfondo, invece, è di un colore chiaro e caldo. LETTERING: In questo manifesto vengono utilizzati due caratteri diversi ma, entrambi sono caratterizzati da aste molto spesse e di forte impatto visivo. Il primo, quello che si trova sulle tre fasce tricolore, è di colore nero, è privo di grazie e ha aste piuttosto uniformi. La sua spaziatura è molto ridotta, infatti, a tratti a causa dei colori molto vividi è leggermente difficoltoso leggere cosa ci sia scritto. Il secondo carattere è sempre lineare ma, Tecnica: Litografia offset Titolo: Fedeltà all’antifascismo e alla nuova resistenza: Vota Due Torri Dimensioni: 100x70 cm. Grafica: Poligrafico emiliano, Partito comunista italiano Federazione di Bologna Soggetti: DUE TORRI <lista elettorale> - 1960 ELEZIONI AMMINISTRATIVE - Bologna - 1960 MANIFESTAZIONI - Genova - 1960 - Fotografie NEOFASCISMO - Italia - 1960 SOLDATI - Iconografia Anno pubblicazione: 1960 alcune lettere hanno una soluzione più fantasiosa come la U e la V. La spaziatura in questo caso è maggiore e ciò dà più respiro al testo rendendolo più leggibile. Il suo colore rosso acceso lo fa risaltare rispetto allo sfondo e all’altra scritta, così da trasmettere in maniera chiara e diretta il messaggio allo spettatore. Le lettere sono poste in una sequenza crescente per quanto riguarda le dimensioni, riuscendo a creare un gioco di profondità, contribuendo a dare senso di dinamismo. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: Le scritte in parte si sovrappongono agli elementi vettoriali del disegno e in parte si inseriscono negli spazi lasciati liberi. In tal modo il testo entra a far parte della grafica e accompagna lo sguardo nella lettura. Nonostante il manifesto sia semplice, composto da pochi elementi, in realtà le forme, l’immagine e il testo cooperano per suggerire un senso di lettura. Le linee di diversi colori aprono uno spazio narrativo che porta all’immagine in bianco e nero.

COMPOSIZIONE: La composizione ha un carattere statico grazie alla forma del cerchio chiusa che compone il visual del manifesto. Il visual è composto da un elemento vettoriale fucsia ed è il simbolo della donna sotto forma di penna stilografica che spicca sullo sfondo monocromatico viola. SEGNO: Le linee nella parte superiore sono nette e ben definite e danno un senso di imposizione. Mentre nella parte inferiore ci sono delle linee ondulate. COLORE: Netta prevalenza di tonalità scure (rosa, fucsia e a leggeri tratti blu) con del bianco che fa da sfondo facendo contrasto. LETTERING: Vengono utilizzati due tipi di font, uno in più piccolo e decorativo, che completa il significato della penna stilografica in forte contrasto , però con il resto del testo che è molto più pesante, infatti, è un carattere in bold, senza grazie e tutto in maiuscolo, che sembrano quasi rappresentare un urlo. RAPPORTO TESTO-IMMMAGINE: Le scritte hanno un loro apposito spazio e non si sovrappongono al visual tranne una che sembra quasi contornata dal visual perché posta all’interno del simbolo della donna. In questo modo il testo entra a far parte dell’immagine in sé. l’immagine crea una gerarchia ben chiara agli occhi dello spettatore, grazie al testo e ai colori in forte contrasto ma di sfumatura femminile. Tecnica: Litografia offset Titolo: 50.000 firme contro la violenza sessuale Dimensioni: 100x70 cm Committente: Comitato promotore della legge d’iniziativa popolare contro la violenza sessuale, Roma Anno pubblicazione: 1979

COMPOSIZIONE: La composizione presenta un carattere dinamico ricordando il movimento della bandiera e del pallone. SEGNO: La linea di contorno viene ricavata sfruttando una colorazione viola scuro, presente nel manifesto con tonalità più accese. COLORE: Netta prevalenza di colori violacei, che riportano alla violenza. È presente anche l’uso del colore giallo che insieme al viola costituiscono la bandiera presente nel manifesto. LETTERING: Vengono utilizzati due tipi di caratteri, uno che riporta le grazie e quindi ricorda l’eleganza e un altro carattere non graziato, che aiuta a leggere più velocemente il messaggio. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: Le scritte non si sovrappongono al disegno del manifesto, sono riportate sopra e sotto, portando continuità. Il disegno viene riprodotto con la tecnica dell’acquerello. Tecnica: Litografia offset Titolo: La destra non è il coraggio Dimensioni: 95x64 cm Disegnatore: Tedeschi, Nanni Soggetti: BOSCHI, Dino - Esposizioni - Mantova - 1979 CALCIO <gioco> - Iconografia SPORT - Aspetti sociali - Esposizioni - Mantova - 1979 TEDESCHI, Nani - Esposizioni - Mantova - 1979 MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - 1972 NEOFASCISMO - Italia - 1972 SQUADRISTI - Fotografie Anno pubblicazione: 1979

COMPOSIZIONE: Il manifesto ha una composizione dinamica, formata da 3 elementi posti seguentemente in scala. Il box di testo dell’headline, con il suo spigolo verso il basso, crea una direzione per lo sguardo che viene poi continuata per il fascio di luce della fotografia utilizzata come visual e che porta al sottotitolo del manifesto. Il visual in questo manifesto crea una pausa tra i due testi, ma allo stesso tempo li congiunge l’uno all’altro. SEGNO: In questo manifesto non è presente alcuna linea di contorno. Se non intorno al box di testo rosso, la quale, è imprecisa e sbilanciata. COLORE: I colori che prevalgono in questo manifesto sono principalmente il nero, il bianco ed il rosso. Il rosso è stato usato per dare netto contrasto al box di testo dell’headline rispetto al resto del manifesto. Il nero e il bianco invece sono presenti sia nel sottotitolo che nella fotografia utilizzata come visual, nella quale i contrasti sono molto netti e la fonte di luce al centro dovuta al falò di libri fà si che le ombre, molto nette anch’esse, si concentrino alle estremità laterali della fotografia. Il netto contrasto delle ombre sui soggetti della foto rende molto evidente l’aura di negatività che li caratterizza e che il manifesto vuole trasmettere. LETTERING: Il font ed il colore dei due testi sono gli stessi. Le differenziazioni e la gerarchia sono state stabilite dal colore di sfondo del box di testo dalle dimensioni e dall’utilizzo del maiuscolo o meno. L’headline avendo il compito di catturare principalmente l’atttenzione è stata posta con uno sfondo rosso ben contrastante ed una dimensione del carattere molto grande ma in minuscolo, assegnandogli così un primo posto nella gerarchia. Il sottotitolo invece è stato collocato all’estremità del manifesto, i suoi colori riprendono quelli del visual, la dimensione del carattere è minore ma in maiuscolo, per far sì che non perda del tutto di importanza nella scala gerarchica. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: L’immagine è separata dai testi del manifesto, l’unico legame che si forma è quello del fascio di luce chiaro della fotografia che collega un testo all’altro. Un altro collegamento fondamentale è il tema della vigliaccheria dei due testi, che viene trasmesso dalle ombre che appaiono sui soldati fascisti, ripresi durante un falò di oggetti o libri che probabilmente erano contro l’ideologia del partito, confermando così il loro comportamento vigliacco. Il manifesto ha l’intenzione di condannare l’atteggiamento di violenza estrema del partito di destra, denunciandolo con una fotografia, che cogliesse in flagrante questa violenza vigliacca. Tecnica: Litografia offset Titolo: La destra non è il coraggio Dimensioni: 46x100 cm Grafica: Fratelli Spada Soggetti: FASCISMO MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - 1972 NEOFASCISMO - Italia - 1972 SQUADRISTI - Fotografie Anno pubblicazione: 1972

COMPOSIZIONE: La composizione ha un carattere dinamico, grazie alla disposizione in diagonale delle scale, creando così profondità e dinamicità, aiutata dal leggero e morbido sbilancio in avanti della donna. Inoltre, la dominanza delle linee spezzate nello sfondo rafforzano il concetto di dinamismo. Il manifesto si sviluppa soprattutto in una componente geometrica. Ciò lo si deduce sin da subito dallo sfondo, che crea dei piccoli quadratini (e sfondo giallo), dalla figura della donna e dalle scale. Questi elementi, però, producono un contrasto con il palo in cui si regge la donna, e dall’ombra stessa di essa, utilizzando delle linee curve. Anche se non seguono lo schema metrico del manifesto, ovvero le linee geometriche, si sviluppa in egual modo una certa dinamicità grazie anche a questi elementi curvi. SEGNO: La linea nera di contorno modera i colori vivaci presenti nel visual del manifesto in modo tale da farli risaltare al meglio insieme alle forme geometriche. COLORE: Il manifesto utilizza colori sgargianti che rapiscono l’occhio di coloro che lo osservano. Questo manifesto presenta un grande contrasto di colori accesi e luminosi, come il colore fucsia del vestito della donna e dei box di testo che vengono messi in contrapposizione con il giallo della parete. Inoltre sono presenti zone di chiaroscuro, come la faccia e le gambe della donna, che riprendono lo stesso colore del palo in cui lei si appoggia. L’ombra nera che si crea nella figura delle scale e la sagoma nera della donna, entrano in contrasto con lo sfondo giallo. LETTERING: Per la scrittura del testo, viene utilizzato un solo font, sia per il titolo sia per le informazioni del manifesto, un font minuto, allungato e sottile. Per sottolineare le informazioni più importanti, il font è stato convertito in Tecnica: Litografia offset Titolo: Ancora sulla violenza sessuale. Diamo parole alle donne Dimensioni: 100x70 cm Grafica: Bolognini Fabio Soggetti: DONNA - Iconografia MIZZAU, Marina SIGNORINA, Elsa VIOLENZA SESSUALE - Congressi - Bologna - 1987 Anno pubblicazione: 1987 bold. I testi riprendono il nero delle ombre e sono stati inseriti all’interno di box colorati di fucsia, che vengono associati al colore del del vestito della donna. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: Il manifesto in questione tratta un incontro sulla violenza delle donne. Il testo viene inserito all’interno di box fucsia, che riprendono il colore del vestito della donna. Vengono utilizzati due box di testo: un box posto nella parte superiore a destra e l’altro collocato nella parte inferiore sempre a destra. Entrambi i box, sono collocati in parti vuote del manifesto, non sovrapponendosi così con l’immagine presente. Questi box di testo hanno una forma geometrica rettangolare, riprendendo così la metrica del manifesto. Nel primo box è stato inserito il titolo del manifesto “Ancora sulla violenza sessuale”, rafforzandolo con un sottotitolo “Diamo la parola alle donne”. Nell’altro box, invece, sono state inserite determinate informazioni che riguardano l’evento. .

COMPOSIZIONE: La composizione ha un carattere statico, grazie all’ allineamento lineare e ordinato dei testi. Inoltre è diviso in 2 parti: la parte superiore dove si può vedere lo squadrismo fascista e la parte inferiore dove si nota un gruppo di giovani, dando l’idea di una possibile tregua tra tutte le parti. Il manifesto si sviluppa su 3 componenti: quello descrittivo con la fila dello squadrismo fascista, quello con le persone che guardano alla loro destra e la scritta in modo regolare. SEGNO: Gli squadristi in alto sono 7 ma solo uno è ben visibile tutti gli altri si vedono poco vista l’opacità ridotta. COLORE: La parte sopra lo sfondo è a tinta bianca. Sei squadristi sono di colore grigio chiaro mentre l’ultimo a destra è nero. La parte in basso a sfondo rosso. Le persone hanno una sfumatura rosso-bianca, rispettando le direzioni luce-ombra. Nella parte destra del manifesto c’è la bandiera dell’URSS che è colorata di rosso-nero. LETTERING: Ci sono 2 caratteri diversi, uno in stile regular e uno in stile semibold. Quest’ultimo si legge poco, mentre quello sottostante risulta molto più evidente. Tecnica: Litografia offset Descrizione: No alla violenza e allo squadrismo. Perassicurare lavoroai giovani, riformare lascuolae l’università, rinnovare l’Italia:difesadell’ordinedemocraticoecollaborazionedelleforzepopolari/a cura del PCI Titolo: No alla violenza e allo Squadrismo Dimensioni: 100x70 cm Soggetti: Giovani - Iconografia; Neofascismo - Italia - 1977; Terrorismo - Italia - 1977 Anno pubblicazione: 1977

La composizione ha un carattere dinamico. Si divide in due parti: in primo piano sono presenti le persone che procedono verso la parte della telecamera per combattere contro la violenza fascista. In secondo piano notiamo nello sfondo un monumento. SEGNO: Non è presente una linea di contorno. La fotografia occupa tutto lo spazio necessario, è presente il contrasto tra il testo nero e lo sfondo bianco. COLORE: Sono presenti tonalità in bianco e nero e i colori hanno il compito primario di evidenziare il significato del manifesto e in secondo piano cerca di creare profondità con lo sfondo. LETTERING: Vengono usati due caratteri, uno che non riporta le grazie e permette una lettura scorrevole. Il numero invece presenta le grazie. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: Le scritte si sovrappongono alla fotografia e non permettono in maniera chiara e scorrevole la leggibilità del titolo. Tecnica: Litografia offset Descrizione:*1975:L’unitàdelleforzedemocraticheperbatterelaviolenzafascista Modena : Tipolito Cooptip, [1975] Titolo: 10 giorni contro la violenza Dimensioni: 67x99 cm Grafica: Piergiorgio, Maoloni Committente: Partito radicale Fotografie TERRORISMO Anno pubblicazione: 1974/75 Modena COMPOSIZIONE:

COMPOSIZIONE: La composizione è statica, perché l’illustrazione è appoggiata al fondo del supporto, in orizzontale. I testi sono posizionati anch’essi in orizzontale, creando una sorta di gabbia attorno al soggetto della composizione. SEGNO: La linea è composta da un tratto sottile, distinta dal colore nero che provoca un contrasto netto dallo sfondo. COLORE: Il colore utilizzato nel manifesto è il nero, che contrasta i contenuti dallo sfondo, non sono presenti altri colori oppure sfumature del colore utilzzato. LETTERING: Il carattere utilizzato è uno, gli è stato assegnato un peso diverso, che varia dalla dimensione del carattere, al peso di esso. RAPPORTO TESTO-IMMAGINE: Il testo è disposto attorno all’elemento grafico, senza sovrapporsi sopra, ma posizionato estremamente vicino, dando la sensazione di oppresione sul soggetto. Il testo, inoltre, da l’impressione che il soggetto al centro della composizione sia rinchiuso in una gabbia, aumentando la sensazione di oppressione. L’headline posizionato al centro in alto con una dimensione del carattere molto grande, uno spessore importante, da la possibilità di essere visto con maggiore facilità dal pubblico. Tecnica: Litografia offset Descrizione:*Io non voglio. Violenza sessuale e maltrattamenti alle donne - Venerdì 25 marzo ore 20,30 ... S. Lazzaro di Savena - Incontro con: Matilde Callari Galli - Carmine Ventimiglia - Edda Stocchi / [committenti] Centro contro la violenza sulle donne di S. Lazzaro, Comune di S. Lazzaro di Savena [Bologna] : Alpha Beta, [1986] Titolo: 10 giorni contro la violenza Dimensioni: 70x100 cm Stampatore: Alpha Beta <Bologna> Committente: San Lazzaro di Savena Centro contro la violenza sulle donne <San Lazzaro di Savena> Soggetti: CALLARI GALLI, Matilde DONNA - Iconografia STOCCHI, Edda VENTIMIGLIA, Carmine VIOLENZA SESSUALE - Congressi - San Lazzaro di Savena - Anno: 1986

COMPOSIZIONE: La composizione ha un carattere statico, il manifesto ha una componente stilizzata, poiché la donna rappresentata non ha tratti realistici e dettagliati, ma è stata fatta in modo semplice e minimale. Dietro essa c’è rappresentata la Regione Emilia-Romagna, anche questa è rappresentata senza dettagli aggiuntivi ma in modo stilizzato non ha dettagli particolari. SEGNO: Le linee di contorno sono ricavate dal giallo e il fuscia. COLORE: Le tonalità di colori sono chiare e luminose, i colori utilizzati sono il fucsia, il rosa, giallo fluo e ocra. Il compito dei colori è di valorizzare il manifesto, dando subito all’occhio per i suoi colori accesi. LETTERING: I caratteri usati in questo manifesto non sono elaborati ma semplici, chiari e facilmente leggibili. Il font utilizzato è un San Serif Bold. RAPPORTO TESTO IMMAGINE: Le scritte in alto si sovrappongono al disegno ma hanno come sfondo solo un colore di tinta unita, facendo evidenziare cosi il testo. Ogni scritta si inserisce adeguatamente alla composizione. Tecnica: Litografia offset Descrizione: *25 novembre Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: Mai più sola : I centri antiviolenza intorno a te Chiamaci / Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna Dimensioni: 70x100 cm Stampatore: Alpha Beta <Bologna> Committente: Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna Centro contro la violenza sulle donne <San Lazzaro di Savena> Soggetti: ENTRI ANTIVIOLENZA - Emilia-Romagna GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE Anno: 2003/2005

Tecnica: Litografia offset Descrizione: *Fanno la guerra, disobbediamo / a cura del dipartimento informazione del Prc Roma: Ograro, [2004] Dimensioni: 100x70 cm. Grafico: AFA grafica Committente: Partito della rifondazione comunista: Dipartimento informazione e comunicazione Stampatore: Ograro <Officine Grafiche Roma> Soggetti: ELEZIONI EUROPEE - Italia - 2004 GUERRA D’IRAQ <2003> Anno pubblicazione: 2004 COMPOSIZIONE: Il manifesto ha una composiziozione principalmente statica ma grazie ai rettangoli e quadrati in colorazione mimetica assume un fattore di dinamismo. Gli elementi vettoriali che vanno a formare la bandiera arcobaleno simbolo della pace, creano un diretto contrasto con il dinamismo e la frenesia delle scritte in bianco, bilanciando il manifesto. SEGNO: L’assenza della linea di contorno fa risaltare gli elementi tipografici che risultano dominanti anche senza la presenza di immagini. COLORE: Il colore che cattura subito l’attenzione dei nostri occhi è quello dellla scritta in rosso “disobbediamo” insieme agli elementi vettoriali che costituiscono la bandiera della pace. L’uso del colore rosso per la scritta “disobbediamo” e del tempo imperativo crea una maggiore forza d’impatto necessaria per contrapporsi al peso della parola “guerra” e degli elementi vettoriali spezzati che simboleggiano le trincee. LETTERING: In questo manifesto viene usato un solo tipo di carattere bold serif, gli elementi tipografici sono caratterizzati da un asta poco spessa, che denota la differenza di allineamento della scritta “fanno la guerra” che è allineata agli elementi vettoriali spezzati con colori mimetici. La scritta in rosso “disobbediamo” allineata agli elementi vettoriali che compongono la bandiera della pace. RAPPORTO TESTO - IMMAGINE: Il manifesto tratta della guerra in Iraq e della netta opposizione del partito comunista italiano a quest’ultima, il rapporto tra il testo e gli elementi vettoriali è organizzato in modo da far assomigliare gli elementi tipografici ai soldati all’interno delle trincee, la scritta “disobbediamo” è invece libera soretta dalla bandiera arcobaleno, ovvero dalla pace stessa.

a cura della classe 5C Grafica e Comunicazione dell’Istituto Aldini Valeriani di Bologna Enrico Pontieri Fondazione Gramsci Bologna Gastone Cantarini IIS Aldini Valeriani maggio 2022

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