Arci Bologna e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, invitano a partecipare a due appuntamenti dal titolo: La Resistenza. Donne e uomini che scelgono trasmessi in diretta Facebook.
Due dialoghi nei quali si affronterà il tema della scelta per la Resistenza, nelle sue declinazioni storiche, filosofiche, morali e politiche. La scelta come luogo fondante e costante di un impegno; di un modo nuovo di vivere il proprio essere donne e uomini.
Prima, durante e dopo la lotta di liberazione.
Martedì 21 aprile 2020, ore 17.00:
Matteo Cavalleri, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Toni Rovatti, Università di Bologna
Venerdì 24 aprile 2020, ore 17.00:
Valeria Babini, Università di Bologna
Enrico Pontieri, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Gli appuntamenti saranno in diretta streaming sulla pagina Facebook di Arci Bologna. Durante la diretta, il pubblico potrà commentare e inviare le proprie domande ai relatori.
Toni Rovatti insegna storia contemporanea presso l’Università di Bologna e l’Università San Raffaele di Milano. Tra le sue pubblicazioni: Leoni Vegetariani. La violenza fascista durante la RSI (Clueb, 2011); Combattere lontano da casa. L’esperienza dei partigiani meridionali nelle regioni del Nord, in La partecipazione del Mezzogiorno alla Liberazione d’Italia (Le Monnier, 2016); Giustizia straordinaria fra fascismo e democrazia (il Mulino, 2019).
Valeria Babini già docente al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna e autrice di numerosi libri storici, ha recentemente pubblicato Parole Armate. Le grandi scrittrici del Novecento italiano tra Resistenza ed emancipazione (La Tartaruga, 2018).
Enrico Pontieri è dottore di ricerca in storia contemporanea. Ha scritto, insieme ad Alfredo Mignini, Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri (Pendragon, 2019).
In occasione del 25 aprile proponiamo anche una selezione, in progressivo aggiornamento, di materiali sulla Resistenza. Si tratta di una raccolta eterogenea, costituita da testimonianze – esposte in forma plurima, all’interno delle quali la Resistenza ha pensato se stessa (durante la lotta, o a grande distanza) -, da rappresentazioni e trasfigurazioni artistiche e da studi che analizzano, da prospettive e con finalità differenti, la complessità di un’esperienza che trova nella propria “difficoltà”, per utilizzare una puntuale annotazione di Santo Peli, il suo senso – morale, etico e politico – più profondo.