Pirro Cuniberti- Raccolta di segni – Fondazione del Monte Bologna
“Quando ho visto Van Gogh sono quasi svenuto, ma poi ho visto i quadri di Paul Klee e i miei piedi non toccavano terra”
E’ Pirro Cuniberti a raccontare, con voce nostalgica e divertita, la sua visita alla biennale di Venezia del 1948 e i motivi della sua ispirazione pittorica.
A sollecitarlo è Andrea Emiliani durante l’incontro svolto all’Oratorio S.Filippo Neri, v. Manzoni 5, Bologna, martedì 12 febbraio 2008, per la presentazione dell’opera del pittore bolognese, del quale è allestita una mostra presso la Fondazione del Monte.
Poche altre osservazioni del pittore arricchiscono l’ampia relazione del prof. Emiliani, mentre la sua figura imponente, ma discreta, rimanda senza intermezzo ai suoi dipinti. Le 70 opere esposte sono una piccola parte di un’attività che scorre per oltre mezzo secolo.
In effetti occorre vedere per comprendere la musicalità della sua pittura. Sono segni che parlano il linguaggio della suggestione riflessiva. Sembra che la matita si sia svincolata dalle mani dell’artista e abbia tracciato sulla tela un suo immaginario di forme e di colori.
“E’ una pittura severa” dice Emiliani, che non concede spazio alle emozioni forti e superficiali. Infatti induce il visitatore ad avvicinarsi per decifrare l’immagine, lasciando a quest’ultima il compito di raccontare la sua storia. E della storia fa parte il titolo dell’opera che, come dice Cuniberti, può venire prima, durante, dopo la sua composizione, per continuare un gioco incessante.
Di leggerezza, di gioco sottile parla Emiliani, come se si pensasse alla “pittura che un gatto farebbe coi suoi baffi”.
Sono i segni essenziali e le parole minute, “Progetto per arredare la nebbia”, “Alla periferia del romanticismo”, “Quasi paesaggio”, di un disegnatore che coi suoi segni lascia in profondità una traccia di acuta ironia.
La mostra gratuita è aperta fino al 16 marzo 2008, tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, v. delle Donzelle 2.
Pirro Cuniberti è nato a Padulle di Sala Bolognese nel 1923. Ha frequentato la Scuola per l’Industria Artistica di Bologna dal 1939 al 1942, anno in cui viene inviato al fronte.
Iscrittosi nel 1945 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, è stato allievo di Virgilio Guidi, Giovanni Romagnoli e Giorgio Morandi. Esordisce nel 1947 in una mostra collettiva a Palazzo d’Accursio. Con la presentazione di Francesco Arcangeli tiene la sua prima personale nel 1957 al Circolo di Cultura di Bologna.
Seguono esposizioni in diversi città dell’Emilia-Romagna ed in Italia. A partire dal 1965 è presente in varie edizioni della Quadriennale romana. All’attività pittorica unisce quella di grafico, decoratore, ceramista ed illustratore. Nel 1984 e nel 1991 si tengono due importanti mostre antologiche alla Pinacoteca Nazionale di Bologna e a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Della sua opera si sono occupati, tra gli altri, F.Arcangeli, E.Crispolti, P.Fossati, D.Trento, C.Cerritelli.