La storia semiseria della scuola in rime baciate. Per sorridere, ma non tanto, sulla situazione attuale.
Si son provati in tanti, con affanno,
dai precettori antichi a Carlo Magno
sicuri allor che alla popolazione
convenisse impartire un’istruzione
Il mio paese dolce, ove il sì suona,
quel grande e antico sogno oggi abbandona:
nel mito di tronisti e Berlusconi
dice: “La scuola, via, si tolga dai coglioni!”
Prima ancora che unissero l’Italia
il Piemonte sabaudo già ci provava:
voleva maschi e femmine Casati
due anni almen a scuola preparati.
E nel novello regno ci pensò Coppino
a rendere ai braccianti il capo fino.
Novecenteschi pargoli volea veder Orlando
fino ad anni dodici studiando.
“Pensi lo Stato alla scuola elementare”
si disse poi, per farla funzionare.
Istituì il ginnasio per i ceti abbienti
di Gentile la riforma agli anni venti.
Una sua scuola ebbe anche il regime:
l’ideologia fascista, da impartire in rime,
vestì di nero i poveri insegnanti
correr li fece al ritmo dei suoi canti.
A lei il pensiero volse l’Italia liberata
che impose: “a tutti la scuola sia obbligata”
E nel sessantadue democrazia
unificò la scuola (che pazzia!)
Era il settantaquattro ricordate?
Della sociologia le tesi scellerate
imposero i Decreti, quelli delegati.
..E a scuola i genitori sono entrati.
Questa era l’Italia che avemmo tanti anni innanzi
Era l’Italia dei Bartali, dei Coppi e del maestro Manzi
Era l’Italia che la televisione univa
Era l’Italia che ancora progrediva
Ma un sogno generoso ed anche ardito
presto o tardi si palesa come un mito
e più concreta, più saggia società
d’ipocrisia si nutre, e di viltà.
Così pian piano, inavvertitamente,
sostituisce il portafogli al cuore e la volgarità alla mente
E dei difetti suoi chi incolpa ora?
Semplice a dirsi incolpa la scuola!
Bulli, ragazzi discoli, balordi?
Colpa degli insegnanti senza soldi!
L’ignoranza delle nuove generazioni?
Colpa di quei docenti fannulloni!
E tu cosa portasti, o Europa mia?
La nuova scuola dell’autonomia.
Ai progetti i professor facesti intenti
Disperati ormai dei desiati aumenti
Dir qui che gran casin non è mestieri
Dei vecchi docenti vuoi proprio farne ragionieri?
Li vedi? Sono tutti sugli attenti.
Perché i presidi son ora dirigenti
Ora la scuola è in mano alla Gelmini,
fanatica fautrice di voti e grembiulini.
Voti alla scuola vuol mettere Brunetta
che tutto misura… a misura d’Italietta.
Allora è vero che all’epoca dei media
d’incanto trasformata è in farsa ogni tragedia?
Ditemi, vi prego, che è un sogno fatto ad arte!
Ditemi, su, che siam su Scherzi a parte!