22/06
Esame di Stato a Reggio Emilia… dal nido vuoto all’abbandono!
Mi devo occupare di questi ragazzi mentre i miei sono lontani, sorridere al sudatissimo emotivo e all’esile raggelata senza neppure vedere in faccia i miei sogliolotti lontani… i miei passi risuonano nelle piazze della bella (segretamente bella) Reggio e mi sgrido da sola: come dice Hikmet, noi siamo gli archi che gettano le frecce lontane? Quello che vale per i figli vale anche per gli studenti?
23/06
I colleghi mi informano che tra le candidate c’è una giovane mamma; quello che in Gran Bretagna è molto frequente da noi è una rarità, vado a guardare quegli occhi dolci, quel sorriso pronto.
Mi dice che adesso va meglio perché la bimba ha 13 mesi ed è più autonoma (!), è stata dura lo scorso anno. La aiutano i genitori, il wellfare all’italiana.
25/06
Due frecce tornano da lontano, mi aggiornano sui progetti europei che seguono da Parigi, sui piani per il futuro.. sono belli, entusiasti, fiduciosi; la sensazione che la palude finisca alla frontiera trova sempre nuove conferme.
27/06
La notizia mi coglie di sorpresa e mi lascia sgomenta: la mamma di Giacomo, Giacomo che fa la terza prova domani, è morta ieri.
Era una mamma sempre presente, non si perdeva una riunione, non saltava un incontro, ora so con quanta fatica, con quale sforzo.
Penso che deve aver guardato il suo bambino diventare grande, un giovane uomo dalle mani enormi e forti, lo ha visto adattarsi al corpo che cambiava, ai compagni che crescevano, ai diversi insegnanti.
Deve aver fortemente voluto che studiasse, che raggiungesse gli obiettivi, forse ha avuto una paura solitaria di non fare in tempo ad accompagnarlo fino alla fine.
Spero che lui arrivi in fondo , che riesca a presentarsi a scuola, a stare coi compagni.. io non potrò esserci, neanche per mettergli una mano sulla spalla.. il senso di colpa si fa strada senza ostacoli.
grazie a rita chiappini,dalla quasi omonima vice preside del chierici…