Una grossa area depressionaria scende rotolando verso l’Adriatico mentre arrivano i Belgi….
già alla stazione hanno il primo assaggio della bizzosa fine febbraio riminese. Meeting Comenius fissato in quella che doveva essere una quasi primavera e si trasformerà in un quasi armagheddon: turchi che perdono l’aereo, inglesi arrivati già bagnati, colleghi da rivestire, ragazzi da asciugare, ginocchia bagnate, trucchi colati.
1 Marzo
Due ore di calma nell’auditorium, coppie di ragazzi che presentano i loro lavori a tutto il gruppo, in un “globish” che solo a tratti riprende le sembianze e gli echi di una vera lingua Inglese.
Poi di nuovo fuori, nella furia degli elementi, per seguire il programma, effettuare le visite, ascoltare chi si era preparato come guida.
Davanti al Tempio Malatestiano, il vento copre le voci, gli ombrelli si capovolgono e volano via, le facce si fanno grigie.. non resta che infilarsi nei bar e trattarli a cioccolata calda.
3 Marzo
Visita al Centro di Biologia Marina di Cesenatico: sottopassaggi allagati, sacchi di sabbia a difesa del porto, percorriamo il canale piegati in due, evocando Trieste e la sua Bora.
La lezione sulle micro alghe è davvero interessante, i ragazzi fanno anche domande, lo spettrometro di massa è un vero divo (C.I.S., N.C.I.S. lo hanno reso familiare ).. ma soprattutto nessuno vorrebbe più uscire.
4 Marzo
Partono alla spicciolata, piangono quasi tutti, facebook incandescente fin dal treno, spunta un pallido sole.
In classe mi dicono che non credevano fosse una cosa così bella, è stato magnifico…ripenso all’incubo stivali di gomma e si rafforza la mia convinzione: a loro basta stare assieme, organizzarsi, mettersi alla prova, anche se piovono pietre.