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Giochi della memoria e messaggeri della rivoluzione
19 January 2018, 17:30 - 19:30

La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna in collaborazione con l’Alliance Française di Bologna presenta la conferenza del Professor Michel Biard, che si inserisce all’interno del calendario Intorno a REVOLUTIJA: una serie di eventi per celebrare i 100 anni della rivoluzione russa che accompagnano la mostra REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich da Repin a Kandinsky, aperta al pubblico dal 15 dicembre 2017 al 13 maggio 2018 al MAMbo di Bologna.
Presiede
Carlo Galli, Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Intervento di
Michel Biard, Università Paris I Panthéon-Sorbonne
Il 2017 è stato l’anno del centenario delle Rivoluzioni di febbraio e di ottobre in Russia e il Professor Michel Biard illustrerà il loro legame con la Rivoluzione Francese cercando di capire se il precedente francese è stato o meno da esempio, fonte d’ispirazione o modello per quello russo.
Biard prende in considerazione la storiografia internazionale che ha rappresentato il legame culturale tra una rivoluzione e l’altra, concentrandosi chiaramanente sulle rivoluzioni del XIX secolo e le analogie che possono essere ritracciate, a torto o ragione, tra la Rivoluzione Francese e i primi anni della rivoluzione russa. Infine il caso particolare dei «traghettatori della rivoluzione» che hanno lavorato negli anni ’20 e ’30 alla raccolta di documenti sulla Rivoluzione Francese principalmente in Francia e poi trasferiti a Mosca (il 1931 segna l’anno in cio l’URSS destituisce Riazanov dall’incarico di coordinare gli acquisti di documenti presso l’Istituto Marx-Engels).
Michel Biard è professore associato dell’Università Paris I Panthéon-Sorbonne e professore di Storia Moderna all’Università di Rouen Normandie. Specializzato sulla rivoluzione Francese, le sue ricerche si rivolgono principalmente alla storia politica e culturale di questo periodo al quale ha dedicato circa dieci opere ed è stato curatore e collaboratore di oltre venti pubblicazioni.
REVOLUTIJA. Da Chagall a Malevich da Repin a Kandinsky è la grande mostra realizzata grazie alla collaborazione in esclusiva con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, prodotta e organizzata da CMS.Cultura in partnership con il Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e curata da Evgenia Petrova e Joseph Kiblitsky.
Oltre 70 opere – capolavori assoluti provenienti dall’istituzione museale russa – raccontano gli stili e le dinamiche di sviluppo di artisti tra cui Nathan Altman, Natalia Goncharova, Kazimir Malevich, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Valentin Serov, Alexandr Rodchenko e molti altri per dar conto della straordinaria modernità dei movimenti culturali della Russia d’inizio Novecento: dal primitivismo al cubo-futurismo, fino al suprematismo, costruendo contemporaneamente un parallelo cronologico tra l’espressionismo figurativo e il puro astrattismo.
Conferenza in lingua francese con traduzione consecutiva a cura del Prof. Fabien Coletti