È ufficialmente iniziato il progetto Ma che razza di informazione è? Informarsi consapevolmente e comprendere il razzismo a cura della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Un laboratorio di 16 ore in tre classi dell’Istituto Tecnico Commerciale Rosa Luxemburg di Bologna (due classi terze e una classe quarta) per affrontare il tema della razza e del razzismo attraverso un percorso storico che affronti anche la capacità di selezionare, criticare, utilizzare o respingere la quantità di informazioni e notizie a cui siamo quotidianamente esposti, soprattutto attraverso la frequentazione delle comunità digitali in rete.
La qualità di queste informazioni non è immediatamente chiara e soprattutto tra i più giovani si evince la difficoltà nel valutare l’attendibilità dei contenuti trovati nel web.
Questo problema riguarda in maniera sempre più pervasiva ogni ambito dell’informazione favorendo percezioni distorte della realtà, tutto ciò è particolarmente evidente per quanto riguarda alcune tematiche tra cui l’immigrazione, l’accoglienza e la convivenza interculturale ed interreligiosa. La mancanza di strumenti che permettano di stabilire la veridicità delle informazioni reperite sul web, l’attendibilità, la provenienza e l’intenzionalità di chi le diffonde non sono un problema del singolo cittadino, ma dell’intera comunità, perché l’esercizio consapevole della cittadinanza passa anche attraverso l’affinamento di un pensiero critico digitale.
Negli otto incontri gli studenti coinvolti saranno sollecitati a riflettere su alcuni quesiti: come reperisco le informazioni on line? Su cosa si basa l’informazione che leggo? È basata su fonti attendibili? E cos’è un fonte? A cosa serve? Le fonti sono neutrali? Attraverso un percorso guidato, gli studenti saranno stimolati a trovare la risposta a queste domande incoraggiandoli a affrontare i temi della neutralità, attendibilità ed intenzionalità delle informazioni. Saranno poi fornite agli studenti delle indicazioni su dove e come reperire dati attendibili (biblioteche, archivi, fonti istituzionali) e come valutare i risultati di ricerche condotte on-line.
Il laboratorio, ha l’obiettivo di allenare lo spirito critico nell’ambiente digitale, con particolare attenzione ai temi della diversità, dei diritti, del multiculturalismo, per promuovere una cittadinanza consapevole ed una maggiore attenzione al recepimento delle informazioni con le quali quotidianamente ci si confronta.
Il metodo applicato è quello filosofico/maieutico: il laboratorio si struttura quindi come una reale occasione per gli studenti a prendere parola in prima persona, costruendo un percorso di discussione guidato ma che loro stessi arricchiscono di contenuti e problematicità. Gli incontri diventano pertanto dei momenti dove gli equilibri quotidiani del gruppo classe vengono messi in discussione, talvolta completamente stravolti, dando voce non solo a chi con più difficoltà si esprime nella vita scolastica quotidiana, ma lasciando spazio al dialogo su conflitti e diversità che altrimenti faticherebbero a trovare spazio di discussione.
I laboratori sono condotti da:
Matteo Cavalleri, dottore di ricerca in filosofia collabora con la Fondazione a partire dal 2019. Da anni conduce laboratori nelle scuole sui temi dell’estetica e della politica della memoria.
Annabella Losco, Laureata in filosofia si è specializzata nella ideazione e conduzione di laboratori di pratiche filosofiche destinati a bambini e ragazzi. Nel 2010 ha fondato a Bologna il progetto di empowerment sociale “piazzadeicolori21”
Enrico Pontieri, dottore di ricerca in storia contemporanea collabora con la Fondazione a partire dal 2013. Con Giulia Rocco (biotecnologa e comunicatrice scientifica) ha vinto il Premio Bassoli 2018 con il podcast La razza è un’opinione.
Incontro 1
Conoscenza del gruppo classe.
Incontro 2
Introduzione storica e introduzione al tema razza/razzismo.
Incontro 3
Introduzione ai concetti base sul reperimento delle informazioni: neutralità, attendibilità ed intenzionalità delle informazioni. Utilizzo della rete per trovare informazioni, valutazione delle informazioni reperite. Che cosa sono le fonti?
Incontro 4
Le foto sono una fonte? Come leggerle, e che tipo di informazioni forniscono. Le foto ieri e oggi. Quando queste informazioni possono essere considerate attendibili.
Incontro 5
E se qualcuno leggesse le mie e-mail? Cos’è un carteggio o uno scambio di messaggi? Si abbandona per qualche minuto un mondo in cui tutti sono connessi per calarsi nella quotidianità di una famiglia di dissidenti politici durante il regime fascista. Attraverso lo scambio epistolare si possono intercettare le emozioni, i desideri e i bisogni di persone molto lontane nel tempo, anche queste sono informazioni utili per leggere la società?
Incontro 6
I manifesti. Cosa sono i manifesti, che tipo di contenuti veicolano. Come funziona la comunicazione grafica e come quella verbale. Analisi di forme diverse di comunicazione (volantini clandestini, avvisi istituzionali, manifesti di protesta) per confrontare linguaggi, stili di comunicazione e obiettivi dei committenti.
Incontro 7
I testimoni. Che valore ha il racconto di chi è stato spettatore diretto di eventi storici? gli studenti incontreranno dei testimoni si creerà così un ponte intergenerazionale mettendo in contatto sensibilità, esperienze, attitudini molto distanti fra loro.
Incontro 8
Riflessione finale. Un momento di discussione finale per rispondere alle domande degli studenti, esprimere dubbi, fare richieste; riflettere sul percorso svolto e su cosa è stato realmente fatto proprio, e su come condividere queste conoscenze con chi non ha partecipato.