1) riconoscere la dignità di ciascuno (ascoltare e ricordare: i nomi, i volti, le cose dette…)
2) essere responsabili, rendere responsabili: il primo esercizio di democrazia
3) rispettare l’intelligenza e non sottrarre/sottrarsi alle difficoltà
4) il linguaggio è sempre il nocciolo (mai ridurlo a materia)
5) essere rigorosi ma leggeri (e ridere, se possibile)
6) cercare “buoni metodi”: una questione di serietà non di burocrazia
7) provando e riprovando: la valutazione non è “un fatto personale”
8) pochi banchi, molti libri e strumenti
9) più nel mondo meno in aula
10) ricordarsi che la scuola non è la vita ma può cambiarla
(da giovanna gliozzi, in una fredda domenica di febbraio; le Voci apprezzano, non sempre concordi; e invitano a commentare – nulla di più serio di un piccolo divertimento…)