La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha scelto tra i suoi compiti principali, fin dall’inizio della attività negli anni Settanta, quello della conservazione di archivi e documenti prodotti da organizzazioni, associazioni, personalità protagoniste della sinistra italiana del Novecento, a partire dai partiti (Pci e Psi) e dalle organizzazioni politiche dell’Emilia-Romagna.
La funzione di conservazione ha avuto all’origine il solo scopo di preservare le tracce storiche di partiti e movimenti e di dare valore alla memoria di un’esperienza politica, preservandone i documenti che ne testimoniano l’azione. Nel tempo tale funzione è entrata sempre di più in relazione con la ricerca scientifica e, nello stesso tempo, con la rete degli enti pubblici e privati deputati alla tutela e alla conservazione delle fonti storiografiche della contemporaneità, adottando forme di conservazione e strumenti di corredo per la consultazione, idonei e in sintonia con la normativa archivistica vigente.
La Fondazione fa parte della rete pubblica degli enti regionali di conservazione documentaria e svolge un servizio di consultazione al pubblico dei propri fondi archivistici, in convenzione con l’Istituto beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
I fondi conservati sono tutelati dalla Soprintendenza archivistica statale e dichiarati di rilevanza storica nazionale.
La Fondazione partecipa al progetto Una città per gli archivi, avviato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Carisbo, che si prefigge di organizzare e valorizzare gli archivi della Bologna contemporanea.
Archivi di enti
Estremi cronologici: 1943-1991
Consistenza: 969 buste
Inventario a cura di Sara Verrini e Federica Cavina
Si compone della documentazione prodotta e raccolta dalla Federazione del Partito comunista di Bologna dal 1943 fino al 1991.
Tra le principali serie ricordiamo quelle relative all’attività degli organi federali (Comitato federale, Segreteria, Direzione federale, Consiglio di Federazione, Commissione federale di controllo), alle emanazioni territoriali del partito (zone, sezioni e comitati), alle commissioni, sezioni di lavoro e dipartimenti (ricordiamo la raccolta di 1300 autobiografie di militanti comunisti, scritte tra il 1945 e il 1970) e la documentazione proveniente dagli organi nazionali (Congresso nazionale, Conferenza nazionale, Comitato centrale, Commissione centrale di controllo).
Fondi archivistici aggregati all’archivio del Partito comunista italiano, Federazione provinciale di Bologna (per gli inventari si rinvia all’elenco generale dei fondi, più in basso):
– Archivio fotografico del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna
– Istituto di formazione politica “A. Marabini” (1949-1968)
– Commissione interna della S.A.S.I.B.- Società anonima Scipione Innocenti Bologna
– Scuola per sindacalisti e cooperatori “Caduti di Modena” di Gallo Bolognese
– Baldino Baldini (1905-1952)
– Giovanni Benedetto (1965-1966)
– Mario Bortolotti – Caludia Novello (1947-1970)
– Leonida Casali (1949-1972)
– Gianfranco Giovannini (1951-1952)
– Umberto Macchia (1945-1988)
– Luigi Orlandi (1961-1963)
– Armando Pilati (1923-1975)
– Lorenzo Trombetti (1946-1965)
– Gaetano Verdelli (1944-1975)
– Gianni Zaccherini (1953-1962)
Estremi cronologici: 1946-1990 (date attribuite)
Consistenza: 15 Scatole, 68 Album. Totale di 11014 Fotografie (consistenza della sola documentazione descritta)
Inventario a cura di Francesco Andreani, Marta Magrinelli, Beatrice Mariotto
Del fondo fotografico è stata riordinata, inventariata e descritta la sola documentazione costitutiva la serie Feste de l’Unità. Essa si compone di materiali fotografici relativi a diverse edizioni del Festival de l’Unità raccolti nel corso degli anni dalla Federazione provinciale di Bologna del Partito comunista italiano (Pci). La manifestazione, a livello provinciale, e talvolta locale e nazionale, è documentata nel suo annuale svolgimento a Bologna e provincia e in altre città dal secondo dopoguerra fino al 1990.
Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1949-1968
Consistenza: 24 buste
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
L’archivio conserva il materiale prodotto e utilizzato nei corsi, sia a carattere provinciale sia nazionale, per la preparazione dei quadri e dei militanti del Pci.
Per ogni corso si può trovare l’elenco degli allievi, le lettere di presentazione delle sezioni e federazioni di provenienza, l’elenco delle lezioni, i questionari d’arrivo fatti compilare dagli allievi all’inizio del corso gli elaborati, i giudizi finali degli allievi sul corso e i giudizi finali dati agli allievi.
Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1945-1991
Coinsistenza: 934 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Si compone della documentazione prodotta e raccolta dal Comitato regionale Emilia-Romagna del Partito comunista dal 1945 fino al 1991.
Estremi cronologici: 7 settembre 1943-16 maggio 1948
Consistenza: 13 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Carte depositate in Fondazione da Luigi Arbizzani: si tratta della documentazione del Triumvirato insurrezionale, organismo di direzione del P.c.i. in Emilia-Romagna durante gli anni della lotta di Liberazione. Include le “direttive”, ossia le comunicazioni inviate sia dalla direzione nord del Partito ai triumvirati e alle federazioni per indirizzarne unitariamente l’attività, “informazioni”, ossia le relazioni pervenute dagli altri triumvirati del nord Italia e dalle federazioni emiliano romagnole sullo stato della lotta di liberazione, la corrispondenza ordinaria, materiale a stampa (estratti, organi di stampa del partito tipografati, manifesti del partito…).
Estremi cronologici: aprile 1945-agosto 1946
Consistenza: 3 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
La documentazione prodotta dal Comitato di liberazione nazionale Emilia-Romagna (Clner) durante il periodo bellico è andata in gran parte dispersa. Il fondo conservato presso la Fondazione Gramsci si compone di uno spezzone del fondo prodotto dal Clner: i verbali delle riunioni svolte tra il mese di maggio 1945 e il mese di agosto 1946, e le denunce predisposte ai fini dell’epurazione antifascista. Le carte superstiti relative alla fase della clandestinità, nonché la documentazione prodotta dai vari uffici e commissariati insediati tra l’aprile 1945 e il luglio 1946, sono depositate presso l’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna.
Estremi cronologici: 16 febbraio 1944-15 ottobre 1946
Consistenza: 10 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Il fondo si compone di uno spezzone del fondo prodotto dal Comando unico militare Emilia-Romagna (Cumer) del Corpo volontari della libertà (Cvl), e in particolare: dei bollettini d’informazione predisposti mensilmente dal Cumer, dei bollettini radio curati dal servizio informazioni militari (sim), dai bollettini pervenuti dai comandi provinciali di Modena e Reggio Emilia; della corrispondenza intercorsa durante il periodo bellico tra il Cumer e il Comando generale del Cvl, le formazioni partigiane dipendenti, i vari comitati di liberazione nazionale, le federazioni dei partiti, e numerosi altri soggetti protagonisti della guerra di liberazione; – di fogli e schede informative, deposizioni, verbali, segnalazioni e indagini relativi agli ex fascisti, agli occupanti tedeschi, ai collaborazionisti, ai membri delle forze dell’ordine, nonché all’attività delle stesse formazioni partigiane, predisposti nell’immediato dopoguerra ai fini dell’epurazione antifascista e per la ricostruzione della storia del movimento di liberazione.
Un ulteriore spezzone del fondo del Cumer della consistenza di 9 bb., con documentazione prodotta tra il mese di giugno 1944 e il mese di dicembre 1945 è conservato presso l’Istituto storico Parri Emilia-Romagna. Presso l’Istituto romano per la storia dell’Italia dal fascismo alla resistenza (Irsifar) sono conservati 28 voll. contenenti la documentazione prodotta dal Comando unico militare Emilia Romagna (Cumer) nel periodo di tempo compreso tra il mese di aprile 1944 e il mese di luglio 1945, con antecedenti fin dal mese di gennaio ‘44.
Estremi cronologici: 1981-1999
Consistenza: 8 buste
Inventario a cura di Sara Verrini consultabile dal Catalogo del Polo bolognese del Servizio Bibliotecario Nazionale.
Il fondo si compone di materiale documentario, volantini, manifesti e pubblicazioni a stampa: documenti dell’organizzazione, materiali dei congressi nazionali, materiali sulle campagne intraprese (pace, disarmo, etc), convegni, seminari e iniziative svolti, materiali vari di propaganda relativi alle tematiche e alla campagne promosse (volantini, pieghevoli, adesivi, cartoline e manifesti) e materiale librario e periodico.
Estremi cronologici: 1945-1968
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Documenti e carte (verbali, comunicati etc.) inerenti tutta l’attività della Commissione interna della SASIB e della fabbrica in generale, tra il 1945 e il 1968. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1950-1955
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Materiale relativo alla Scuola per Sindacalisti e Cooperatori ‘Caduti di Modena’ di Gallo Bolognese, attiva fino al 1955: corsi, elenchi dei partecipanti ai corsi, elaborati degli allievi, etc.. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1884-1959
Consistenza: 30 buste
Inventario a cura di Manuela Guidoboni
Il fondo si compone delle carte amministrative (documentali relativi alla vita degli organi dirigenti, all’attività dei soci, corrispondenza etc.) dell’Associazione fra gli operai braccianti del Mandamento di Budrio, detta anche “Mandamentale”, una dei più antichi sodalizi di braccianti e giornalieri a salario d’Italia. Il fondo, di proprietà della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, è depositato e consultabile presso la Fondazione Ivano Barberini, Via Mentana 2, Bologna (051 231313; info@fondazionebarberini.it)
Bibliografia
Luigi Arbizzani, Dalla associazione fra gli operai e braccianti del Mandamento di Budrio alla Cooperativa agricola di Luciano Romagnoli (1884-1975), in Il movimento cooperativo nella storia di Italia, a cura di F. Fabbri, Milano, 1979
Estremi cronologici: 1960-1982
Consistenza: 47 buste
Inventario a cura di Francesco Grassi
Il Circolo culturale ricreativo «Giacomo Leopardi» venne fondato nel giugno del 1959 negli ambienti della Casa del popolo «Leonildo Corazza» in coabitazione con altri enti che contribuirono alla nascita, nel 1947, della Casa del popolo stessa. Il «Leopardi» aderì, sin dalle origini, alla giovane realtà dell’Associazione Ricreativa Culturale Italiana (A.R.C.I.); nel tempo si propose come fattore aggregante nella vita del quartiere bolognese di San Donato e come punto di ritrovo per attività a carattere culturale e ricreativo per tutta la città di Bologna.
Il fondo del «Leopardi» si compone della documentazione prodotta durante la sua attività: delle carte necessarie all’amministrazione finanziaria ed organizzativa del circolo; dei materiali a stampa, in prevalenza manifesti e volantini, predisposti dal circolo stesso e da altri enti nell’ambito della promozione delle attività svolte; delle testimonianze fotografiche delle iniziative del circolo e dalla Casa del popolo. Conserva, inoltre, le carte prodotte dal «Leopardi» nelle collaborazioni instaurate con altri enti per attività culturali o per attività svolte sul territorio del quartiere di San Donato. All’inventario sono aggregate le carte del Circolo del Cinema «S. M. Eisenstein».
Bibliografia:
Paolo Capuzzo (a cura di), Il Pci davanti alla sua storia: dal massimo consenso all’inizio del declino, Roma, Viella 2019
Archivi di persone
Estremi cronologici: 1931-2004
Consistenza: 310 buste
Inventario a cura di Sara Verrini
Luigi Arbizzani (1924-2004), partigiano, dirigente politico del P.c.i., studioso dell’antifascismo e della Resistenza, è stato uno dei fondatori dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna nella seconda metà degli anni Sessanta. Il consistente fondo contempla i documenti di studio raccolti per le ricerche sulla Resistenza a Bologna, sulla storia del movimento operaio e socialista e del Pci in provincia di Bologna, sull’editoria locale, studi ai quali Arbizzani ha dedicato buona parte della sua vita. Sono presenti inoltre documenti di lavoro in qualità di direttore della scuola di partito e di funzionario del PCI di Bologna, e in quanto direttore del Consorzio di pubblica lettura. Il fondo comprende anche una raccolta di fotografie (delle quali si è avviato il trattamento catalografico).
Biografia di Luigi Arbizzani sul sito dell’ANPI
Estremi cronologici: 1894-1985
Consistenza: 2 buste
Inventario a cura di Micaela Gavioli
Si tratta delle carte personali di Orlando Argentesi (1894-1985), antifascista, condannato al confino, e poi, dopo la Liberazione, sindaco di Medicina. Di particolare interesse il consistente carteggio con la futura moglie e al famiglia durante gli anni del confino.
Estremi cronologici: 1905-1952
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Fascicoli personali, contenenti materiale a stampa e documentazione relativa all’attività politica di Baldino Baldini (1884-1952). Aggregato all’Archivio del Partito Comunista Italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1965-1966
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Materiale relativo all’attività di Giovanni Benedetto quale membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Provinciale per l’Istruzione Tecnica per la Provincia di Bologna. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: (1910-1971)
Consistenza: 16 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Paolo Betti (1894-1935) e Lea Giaccaglia (1897-1936), coniugi comunisti bolognesi, furono protagonisti di una tormentata vicenda di arresti, carcerazioni e confini ad opera del regime fascista. Il fondo è costituito dal carteggio intercorso tra i coniugi in carcere e al confino e da lettere di altri familiari, per un totale di 1795 pezzi, scritti tra il 1923 e il 1935. L’argomento delle lettere spazia dalla riflessione sull’appartenenza politica dei coniugi Betti, alle scelte riguardanti l’educazione dei figli, alle letture praticate da entrambi durante la segregazione. È presente anche una raccolta di foto.
Allegata al carteggio è la raccolta dei libri [link al topografico BG], costituita da una buona parte della biblioteca che i coniugi Betti costituirono e condivisero in carcere e al confino.
Bibliografia
Annale 1/1997 dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Sommario
Luigi Arbizzani, Soggiorno di una detenuta politica antifascista a Longobucco nel 1933, “Bollettino dell’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea. Rivista calabrese di storia contemporanea”, 1 (1990), n.8, p.37-50
Patrizia Gabrielli, Mondi di carta: lettere, autobiografie, memorie. Siena: Protagon editori toscani, 2000
Sara Galli, Antifascisti tra carcere, clandestinità ed esilio. La “riscoperta” dei carteggi, “Storicamente”, 2005, n.1
Estremi cronologici: 22 agosto 1980 – 6 febbraio 1999
Consistenza: 1 busta (con all’interno 18 fascicoli)
Inventario a cura di Denise Nardin
Paolo Bollini (Bologna 1955 – Bologna 2006) è stato professore di lettere, insegnante al Liceo Righi di Bologna, critico letterario, scrittore. Il carteggio si compone della corrispondenza intercorsa nell’ultimo ventennio del XX secolo tra lo scrittore bolognese e numerosi intellettuali e accademici europei, per lo più francesi e ungheresi; particolarmente intensa fu quella con il filologo e linguista ungherese Iván Fónagy.
Estremi cronologici: 1949-1972
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Materiale (appunti, dispense, ciclostilati) relativo alla formazione politica di Mario Bortolotti e Claudia Novello. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1947-1970
Consistenza: 2 fascicoli
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Contiene materiale riconducibile verosimilmente all’attività svolta dall’avvocato Leonida Casali in qualità di membro dei collegi di difesa del Comitato di solidarietà democratica di Bologna nonché di legale della Federazione bolognese del Partito comunista italiano (Pci), e quale membro di diversi organi direttivi della Federazione stessa. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1946-2000
Consistenza: 13 buste
Inventario a cura di Serena Corsellini
Tullio Contiero (1929-2006) all’età di 19 anni prende i voti presso l’Istituto Santa Maria di Roma, dedicandosi alle attività pastorali nelle borgate alla periferia di Roma, unendo la dottrina ecclesiale a momenti di animazione sociale. Nel 1958 entra in contatto con il cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna, e su proposta di quest’ultimo si trasferisce a Bologna, dove viene ordinato sacerdote il 21 aprile 1963 nella chiesa universitaria di San Sigismondo. Negli anni Settanta da vita al Centro studi sociali e politici ‘Giuseppe Donati’, intitolato all’eroico giornalista cattolico antifascista, presso il quale organizza incontri, seminari, momenti di riflessione allo scopo di “sprovincializzare l’università”. L’archivio si compone di documentazione personale e di studio/lavoro prodotta e conservata da Tullio Contiero durante lo svolgimento della propria attività presso il Centro Studi “Giuseppe Donati” di Bologna.
Estremi cronologici: ottobre 1947 (data attribuita) – agosto 2005
Inventario a cura di Valentina Corona
Aldo d’Alfonso (1925-2005), partigiano, giornalista, consigliere e assessore provinciale, scrittore. Tra le testate e i periodici con cui collabora si ricordano «L’Unità», «Rinascita», «Vie nuove», «Quaderno dell’attivista», «Lavoro», per cui scrive prevalentemente interventi a carattere culturale. Nel luglio del 1970, eletto consigliere provinciale nelle liste del Pci, viene nominato assessore alla Cultura e alle attività del tempo libero della Provincia di Bologna (1970-1975); ricopre l’incarico nuovamente nel quinquennio 1975-1980, durante il quale è nominato assessore a Istruzione e cultura, turismo ed attività del tempo libero.
Fa parte del Comitato federale della Federazione bolognese del Pci dal febbraio del 1972 al marzo del 1977 ed è membro della Commissione federale di controllo e del Consiglio della Federazione bolognese del Partito dal marzo del 1977 al marzo 1989.
L’archivio comprende corrispondenza, documentazione manoscritta e dattiloscritta prodotta nell’esercizio delle proprie attività professionali e politico-istituzionali, documentazione prodotta e acquisita nel corso della propria militanza politica, a cui vanno annessi i memoriali denominati “Riflessioni politiche”, materiale di propaganda e di commento relativo a particolari elezioni politiche e amministrative.
Estremi Cronologici: 1902-1999
Consistenza: 35 buste
Inventario a cura di Virginia Sangiorgi
Vittorina Dal Monte (1922-1999), politica e sindacalista, è stata funzionaria del Pci prima a Bologna, dal 1946 al 1952, poi a Torino fino al 1956, anno in cui entra nella segreteria nazionale dell’Unione Donne Italiane, a Roma. Dal 1958 si dedica all’attività sindacale nel comparto tessile della CGIL (FILTEA), diventando membro della segreteria nazionale; dal 1967 riprende l’attività politica, come funzionario nella Federazione bolognese del Pci.
Il fondo contiene, oltre alla documentazione personale, le carte prodotte nei diversi settori in cui Vittorina Dal Monte ha operato nel corso della sua vita: l’attività sindacale svolta a Milano a tutela delle lavoratrici del settore tessile; l’attività politica condotta a livello locale e nazionale, con particolare attenzione ai temi dell’infanzia e della maternità, del divorzio e dell’aborto; la militanza nell’UDI. L’archivio conserva anche documenti sull’attività delle donne all’interno del Pci bolognese nel periodo della Resistenza e dell’immediato dopoguerra.
Biografia in Emilia Romagna alla pari
Estremi cronologici: 1936-1974
Consistenza: 57 buste
Repertorio a stampa, a cura di Virginia Sangiorgi e Paola Zagatti, consultabile in biblioteca.
Giuseppe Dozza (1901-1974) è stato tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia, antifascista e primo sindaco di Bologna dopo la Liberazione.
Le carte conservate, oltre alla documentazione personale, riguardano l’attività di Dozza all’interno del Partito Comunista, come sindaco di Bologna dal 1945 al 1966 e come membro di organismi nazionali ed internazionali di coordinamento degli enti comunali (Costituente, ANCI, Assemblea dei comuni d’Europa …).
Il Fondo raccoglie lettere, appunti, relazioni, discorsi e articoli oltre a numerosi materiali relativi all’attività del Consiglio e della Giunta comunale di Bologna.
Sono presenti inoltre atti parlamentari, opuscoli, materiale di propaganda politica, una raccolta di foto e cimeli.
Guarda alcuni scritti di Giuseppe Dozza digitalizzati dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Bibliografia
Il Fondo Giuseppe Dozza. Repertorio del Fondo Giuseppe Dozza, a cura di Virginia Sangiorgi e Paola Zagatti; saggi di Luca Baldissara, Tiziano Ravagnani; a cura dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Bologna: Il Nove, 1994. Sommario del volume e Indice del repertorio
Luisa Lama. Giuseppe Dozza: storia di un sindaco comunista. Reggio Emilia: Aliberti, 2007.
Biografia sul sito della storia istituzionale del Comune di Bologna
Biografia nel Dizionario Biografico Treccani
Estremi cronologici: 1955-2012
Consistenza: 20 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Guido Fanti (1925-2012) è stato sindaco di Bologna (1966-1970), primo presidente della Regione Emilia-Romagna (1970-1976), parlamentare italiano (1976-1987) ed europeo (1979-1989).
Il fondo si compone della documentazione prodotta tra il 1955 e il 2012, nel corso della sua attività di uomo politico e di amministratore pubblico.
Tra le carte si segnalano la corrispondenza intercorsa con numerosi esponenti del mondo politico, religioso e culturale (in particolare Giuseppe Dozza, Giacomo Lercaro, Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti) ; manoscritti e dattiloscritti di discorsi, interventi, relazioni per la partecipazione alle riunioni degli organi del Partito comunista italiano (Pci); materiale di lavoro relativo a iniziative promosse nel corso dei mandati istituzionali; progetti per l’elaborazione di nuovi sistemi di mobilità urbana, per la costituzione di consorzi sanitari, per il potenziamento dei mezzi di comunicazione, per lo sviluppo e la sostenibilità ambientale, per il governo del territorio, per la creazione della città metropolitana, per la predisposizione di piani territoriali regionali e provinciali; documentazione varia concernente la nascita del Partito democratico della sinistra (Pds) e l’attività della cosiddetta “area riformista”.
Guarda gli scritti di Guido Fanti digitalizzati dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Biografia di Guido Fanti sul sito della storia istituzionale del Comune di Bologna
Estremi cronologici: 1927 – 2018 (data finale attribuita)
Consistenza: 123 buste (con all’interno 626 fascicoli, 138 volumi)
Inventario a cura di Stefano Zannoli
Andrea Ginzburg è nato il 9 aprile 1940 a Torino. Figlio di Leone e Natalia, fratello di Carlo, ha studiato economia come Special Student al M.I.T. (Cambridge, Massachusetts) nella seconda metà degli anni ‘60. Al rientro in Italia, ha partecipato alla fondazione della Facoltà di Economia e Commercio di Modena – insieme ai colleghi Michele Salvati, Sebastiano Brusco, Salvatore Biasco e Fernando Vianello – dove ha insegnato Politica economica dal 1970 al 2000. Negli anni ’70 l’ambiente intellettuale della Facoltà è stato definito “La scuola di Modena” per via dell’approccio interdisciplinare, realista e critico nei confronti delle teorie dominanti nell’affrontare i temi economici che contraddistingueva il corpo dei docenti. Nel 2001 è stato tra i fondatori della Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia di Reggio Emilia dove ha insegnato Istituzioni di economia ed Economia delle reti internazionali fino al 2010. È morto a Bologna il 4 marzo del 2018.
Il fondo è composto prevalentemente dalla documentazione prodotta da Ginzburg per attività scientifico-accademiche; è presente inoltre un ampio carteggio intercorso con docenti e ricercatori universitari.
Bibliografia completa delle opere e degli interventi di Andrea Ginzburg a cura di Stefano Zannoli
Estremi cronologici: 1951-1952
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Materiale relativo all’attività politica di Gianfranco Giovannini (1951-1952), in particolare sulla riforma fondiaria e sui problemi della terra. Aggregato all’Archivio del Partito Comunista Italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1945-1988
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Materiale relativo all’attività politica di Umberto Macchia (?-1988), in particolare sulla sua formazione politica, sul confino e sul periodo della Resistenza. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1925-1981
Consistenza: 16 buste
Inventario a cura di Virginia Sangiorgi e Serena Corsellini
Le carte rappresentano la lunga e travagliata vicenda politica di Valdo Magnani (1912-1982) dagli anni della Resistenza in Jugoslava al 1982 attraverso la rottura con il PCI nel 1951 su posizioni antistaliniste, la creazione di un nuovo movimento politico, il rientro nel partito e la direzione del movimento cooperativo. Contengono appunti, relazioni, corrispondenza, documentazione politica, fotografie.
Bibliografia
Valdo Magnani e l’antistalinismo comunista, a cura di Stefano Bianchini. Milano: Unicopli, 2013
Tito Menzani. Valdo Magnani cooperatore: un intellettuale reggiano e il suo contributo per un’impresa differente. Milano: Unicopli, 2012
L’eresia dei magnacucchi sessant’anni dopo: storie, analisi, testimonianze, a cura di Learco Andalò. Bologna: Bononia university press, 2012
I Magnacucchi: Valdo Magnani e la ricerca di una sinistra autonoma e democratica, a cura di Giorgio Boccolari e Luciano Casali. Milano: Feltrinelli, 1991
Franca Magnani. Eine italienische Familie. Koln: Kiepenheuer und Witsch, 1990
Valdo Magnani. Dieci anni perduti, saggio critico e biografia a cura di Franco Bojardi. Bologna: Analisi, 1989
Nadia Caiti. Reggio Emilia 1945-1947: la formazione del gruppo dirigente comunista nella testimonianza di Valdo Magnani. Reggio Emilia: Tecnostampa, 1988
Biografia nel Dizionario Biografico Treccani
Estremi cronologici: 1967 – febbraio 1984
Consistenza: 6 buste (con all’interno 15 fascicoli)
Inventario a cura di Francesco Grassi
Il fondo archivistico si compone della documentazione prodotta e acquisita da Maurizio Masotti (Mezzano di Ravenna, 1946) nel corso della sua attività politica, dapprima come esponente del gruppo politico “Il Manifesto” e, successivamente, in qualità di segretario provinciale della Federazione di Ravenna del Partito di unità proletaria per il comunismo. Si compone, inoltre, della documentazione prodotta e acquisita dal soggetto produttore in quanto rappresentante sindacale della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil) tra il 1967 e il 1984.
Estremi cronologici: 1943-1983
Consistenza: 5 buste
Inventario integrato da Salvatore Alongi
La documentazione che compone il fondo è distinta in tre parti: un primo nucleo di materiale è composto da materiale relativo a Guerrino Malisardi (1917-1983): prevalentemente documenti di carattere politico relativi alla sua attività quale segretario della Camera del Lavoro di Molinella, e poi di responsabile sindacale nel settore delle Cooperative di Consumo. I documenti afferenti specificamente alla Anghel (giornalista del l’Unità) sono invece quasi interamente di natura personale. Il nucleo principale è composto di materiale che non è stato possibile attribuire ad alcuno dei due coniugi, o che costituiva patrimonio comune (materiale a stampa, appunti sull’attività di partito).
Estremi cronologici: 1865 – 2017 (data finale attribuita)
Consistenza: 10 buste (con all’interno 73 fascicoli e 1 volume)
Inventario a cura di Silvia Mura
Gian Carlo Negretti è nato a Calderara di Reno (Bologna) nel 1925. Dal 1943 è tesserato del Pci e partecipa ad azioni di contrasto al fascismo; dopo l’8 settembre si unisce alla Resistenza di pianura, militando tra le fila del battaglione Armaroli della 63° Brigata Garibaldi “Bolero”. Subito dopo la Liberazione entra a far parte della Federazione provinciale del Pci di Bologna, ricoprendo incarichi nel Centro di diffusione stampa e propaganda e nel Centro della cultura popolare, fino al 1959; negli stessi anni, mantiene in essere l’attività di artigiano orologiaio che lo accompagnerà per tutta la vita. Sempre nel 1959 entra nell’Apb (Associazione provinciale bolognese degli artigiani, poi Cna); negli anni Ottanta viene nominato presidente della Cra (Commissione regionale dell’artigianato), incarico che riveste fino al 2002. Muore a Bologna il 2 ottobre del 2017.
Il fondo si compone della documentazione prodotta e raccolta da Gian Carlo Negretti nello svolgimento della sua attività di partigiano, uomo politico e dirigente nel settore dell’artigianato, nonché del materiale prodotto e raccolto nella sua attività di studio e ricerca svolta per lo più come autodidatta.
Bibliografia:
Antonio Fanelli, Carlén l’orologiaio. Vita di Gian Carlo Negretti: la Resistenza, il PCI e l’artigianato in Emilia-Romagna, Bologna, Il Mulino, 2019
Estremi cronologici: 1961-1963
Consistenza: 1 busta
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
NOTA BENE
Questi materiali relativi all’attività politica di Luigi Orlandi fanno parte, come aggregato, dell’Archivio del Partito comunista italiano, Federazione provinciale di Bologna (1943-1991).
Si conserva inoltre l’Archivio Luigi Orlandi, depositato dagli eredi, che è al momento in corso di trattamento inventariale (66 buste).
Estremi cronologici: 1947 – 1997 (con docc. del 1998)
Consistenza: 17 buste (con all’interno 194 fascicoli e 22 volumi)
Inventario a cura di Paola Infantino
Le carte documentano l’attività di Carlo Pagliarini (1926-1997) promotore ed organizzatore di attività culturali rivolte soprattutto ai giovani e alla loro educazione, nell’ambito delle associazioni connesse ai movimenti politici della sinistra, come fondatore dell’Associazione Pionieri d’Italia e più tardi da dirigente dell’Arci e dell’Arciragazzi.
Estremi cronologici: [1937-1995
Consistenza: 11 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
La documentazione è in larga parte espressione dell’attività individuale e della vita personale di Leone Pancaldi (1915-1995): essa testimonia la vita privata trascorsa in compagnia di colleghi, estimatori, amici e parenti sopratutto nella sua casa atelier di Cuppio di Sotto, lo scambio epistolare con la famiglia durante il periodo dell’internamento militare in Polonia e in Germania e con gli amici e i colleghi per tutta la seconda metà del XX secolo, l’impegno artistico anche all’interno dei campi di internamento, la partecipazione a mostre e a premi d’arte nonché la realizzazione di esposizioni delle sue opere pittoriche, sia prima che dopo la sua scomparsa. Sono presenti anche materiali relativi all’attività dello studio professionale d’architettura di Leone Pancaldi: documentazione redatta su carta intestata dello Studio, fascicoli relativi alla curatela di mostre, alla progettazione di edifici e ad allestimenti museografici.
Estremi cronologici: 23 giugno 1963 – 30 maggio 2009 (con docc. del 10 dic. 2016)
Consistenza: 72 buste (con all’interno 181 fascicoli)
Inventario a cura di Valentina Corona
Adele Pesce nasce il 6 ottobre 1937 a Roma, da madre maestra e padre ferroviere. A partire dal 1961 si dedica alla professione di giornalista professionista; nel 1973, già iscritta al Partito comunista italiano (Pci), Claudio Sabattini, allora segretario generale della Federazione impiegati operai metallurgici (Fiom) di Bologna, le chiede di trasferirsi a Bologna per lavorare all’organizzazione delle cosiddette “150 ore”, i permessi indirizzati ai lavoratori che intendessero dedicarsi ad attività formative. Nella seconda metà degli anni ‘70, insieme ad Aureliana Alberici, Cristina Cacciari e Raffaella Lamberti, partecipa alla fondazione del Centro di documentazione, ricerca e iniziativa delle donne, successivamente costituitosi nell’Associazione Orlando. Nel 1984 fonda insieme a Maria Cristina Lasagni la società di ricerca sociologica e formazione Links, con la quale nel trentennio successivo realizza importanti ricerche di carattere regionale, nazionale e internazionale con un’attenzione specifica al tema del lavoro femminile e alla parità di genere, ai mutamenti nell’occupazione giovanile, alle trasformazioni della classe operaia, all’impatto delle nuove tecnologie sulla vita quotidiana, alla formazione professionale e all’imprenditorialità femminile. Muore a Bologna il 6 gennaio 2010.
Il fondo si compone della documentazione prodotta e acquisita da Adele Pesce nel corso della sua vita.
Estremi cronologici: 1936-1986
Consistenza: 2 buste
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Le carte raccolgono materiali, documentazione e testimonianze di Armando Pilati (1906-1975) del periodo del confino politico a Ponza; carte e documenti sulla Resistenza e su antifascisti bolognesi; materiali a stampa e di lavoro relativi all’attività politica come componente della Commissione Lavoro di Massa del Pci. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1953-1962
Consistenza: 1 fascicolo
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Contiene documentazione personale di Gianni Zaccherini. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1946-1965
Consistenza: 1 fascicolo
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Le carte comprendono documentazione personale e relativa alla militanza di Trombetti nel Pci. Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: [1942 – 1976]
Consistenza: 9 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Vladimiro Ramponi (1924-1966) partigiano (nome di battaglia “Cristoforo”), membro del Comitato di liberazione nazionale locale, dal 1944 alla guida della sezione del Partito comunista italiano (Pci) di Pieve di Cento. Il 7 aprile 1946 viene eletto sindaco della città, carica riconfermata nelle tornate elettorali del 1951, del 1956, del 1960 e del 1964; muore improvvisamente a Pieve di Cento il 7 aprile 1966 all’età di soli 41 anni. Si compone di un piccolo nucleo di documentazione che può considerarsi direttamente riconducibile all’attività amministrativa e politica condotta da Vladimiro Ramponi, cui si affianca una cospicua sequenza di carte provenienti dagli archivi degli enti diretti da questi e dalla moglie Lea Zobboli o nei quali comunque i due coniugi rivestirono ruoli di responsabilità.
Estremi cronologici: 1951 – [2003 ante]
Consistenza: 12 buste
Inventario a cura di Salvatore Alongi
Sergio Soglia (1926-2003), giornalista. Entra in contatto nell’autunno del 1941 con l’ambiente antifascista operaio bolognese, dal 1946 partigiano con il nome di battaglia di “Ciro”. Nel dopoguerra viene chiamato dalla Federazione bolognese del Pci a impegnarsi nel lavoro giornalistico: nel 1950 diviene cronista del quotidiano l’Unità e, tra il 1953 e il 1955, è direttore del periodico La voce dei lavoratori. Organo della Camera confederale del lavoro di Bologna e provincia. É inoltre redattore e collaboratore di diversi periodici di sinistra: Noi donne, Lavoro, Vie nuove, La lotta, Due torri.
Come giornalista subisce una prima condanna alla reclusione con la sospensione condizionale; una seconda condanna lo porta all’espatrio clandestino a Mosca sul finire del 1955, dove riprende il lavoro giornalistico nella sezione in lingua italiana di “Radio Mosca”. Successivamente, tra marzo e luglio 1957, lavora in Cecoslovacchia per l’emittente di Praga “Radio Oggi in Italia”.
Rientrato a Bologna, diviene prima funzionario della Commissione stampa e propaganda, e, dopo un breve periodo come redattore per La lotta. Organo della Federazione comunista di Bologna e Due torri. Periodico d’informazione politica, torna alla redazione locale de l’Unità, di cui diventa capocronista dal maggio 1960 al 1976.
Nel gennaio 1960 diventa membro del Comitato federale del Pci di Bologna; nel marzo 1977 venne chiamato presso gli uffici della Giunta della Regione Emilia-Romagna per impiantare e guidare il Servizio informazione e stampa nonché il periodico illustrato Emilia-Romagna, che dirige fino al 1985. Nel 1982 è eletto nel Consiglio dell’Ordine regionale dei giornalisti. Tra il 1988 e il 1990 è direttore responsabile della testata giornalistica dell’emittente televisiva Rete7.
Svolge un’intensa attività pubblicistica interessandosi, in particolare, ai temi della Resistenza, della lotta politica e della polemica giornalistica, partecipando con successo a diversi concorsi letterari, tra i quali il Premio Campione d’Italia del 1981.
L’archivio raccoglie la documentazione prodotta da Sergio Soglia tra il 1951 e il 2003 nel corso dei suoi incarichi professionali e per esigenze di studio e ricerca personali. Tra questi si segnalano materiali riconducibili alla sua attività giornalistica relativa ai periodici L’Unità, La Lotta, Due Torri, Emilia-Romagna e all’emittente televisiva Rete7; varia corrispondenza scambiata tra Soglia e politici, amministratori, giornalisti, scrittori, docenti, professionisti, ecclesiastici e amici diversi; documenti inerenti i temi della Resistenza e dell’antifascismo.
Estremi cronologici: 1944-1975
Consistenza: 2 buste
Inventario a cura di Patrizia Busi e Salvatore Alongi
Documentazione relativa all’attività politica svolta da Gaetano Verdelli, a livello nazionale, regionale e provinciale: programmi e appunti per i corsi tenuti presso la scuola di partito; materiali per trasmissioni radiofoniche (“Giornale parlato”). Aggregato all’Archivio del Partito comunista italiano (Pci), Federazione provinciale di Bologna.
Estremi cronologici: 1943-1990
Consistenza: 63 buste
Inventario a cura di Sara Verrini
Protogene Veronesi (1920-1990) ha svolto attività nel Parlamento italiano come senatore del Pci dal 1972 al 1973. Dal 1973 al 1979 su designazione del Parlamento italiano è parlamentare europeo. Con le prime elezioni europee, nel 1979, viene poi eletto nel Parlamento europeo. È stato vicepresidente della Commissione per l’energia e la ricerca, membro della Commissione per la protezione dell’ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori e della Delegazione per le relazioni con gli Stati del Golfo.
Le carte includono la documentazione prodotta e raccolta da Veronesi relativa durante la sua attività politica, in qualità di senatore e parlamentare europeo, e relativa alla sua vita personale: documenti privati e personali, documenti relativi alla sua militanza all’interno del Pci, documenti inerenti alla carica di senatore italiano e parlamentare europeo, documenti raccolti dopo aver lasciato l’incarico di parlamentare. Comprende inoltre materiale a stampa relativo all’attività politica (monografie e fascicoli di rivista).
Raccolte documentarie
Estremi cronologici: 1966-1984
Consistenza: 26 buste
Inventario a cura di Antonella Parmeggiani e Simona Urso
La Raccolta documentaria si compone di oltre 2000 documenti prodotti dal 1966 al 1984 da varie organizzazioni studentesche, sindacali, politiche e operaie, in prevalenza operanti in Emilia-Romagna (soprattutto Bologna e Ravenna), ma non solo.
I materiali che compongono la Raccolta documentaria comprendono ciclostili di resoconto di riunioni e assemblee, documenti politici, dispense di informazione e di orientamento sul diritto allo studio, la politica internazionale, le tematiche sociali più sentite quali il problema casa, la disoccupazione, la riforma sanitaria.
Nella Raccolta sono anche presenti fascicoli di periodici, sia locali, sia a diffusione nazionale, sia autoprodotti e destinati ad una circolazione più limitata nelle scuole e nelle università.
Bibliografia
Annale 2-3/1998-1999 dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Sommario
Raccolta aperta, avviata nel 2014, nata per raccogliere delle storie di vita che possano rappresentare, attraverso delle narrazioni il più libere possibile, testimonianze da conservare e mettere a disposizione degli studiosi. Attualmente la raccolta comprende:
- 20 interviste di profondità a protagonisti della vita del Pci in Emilia-Romagna;
- 10 interviste ad amministratori dell’Emilia-Romagna sull’accoglienza offerta ai profughi cileni in Regione dopo il golpe del 1973;
- 5 interviste a protagonisti della vita culturale italiana focalizzate sulle vicende della Primavera di Praga, (condotte con il coinvolgimento attivo di studenti del Liceo Ginnasio «Luigi Galvani» all’interno di un progetto di alternanza scuola-lavoro);
- 5 interviste sul processo di regionalizzazione in Emilia-Romagna (1970-1976)
- 14 interviste sulla memoria della caduta del Muro di Berlino in Italia e Germania, raccolte nell’ambito del progetto europeo Breaching the walls. We do need education!