Vi invitiamo a trattenere il fiato, e a leggere:
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“I processi che secondo la legge 59/97 caratterizzano l’autonomia delle istituzioni scolastiche e che supportano la nuova organizzazione che ne deriva, identificando la scuola come servizio all’utente in correlazione con il territorio, richiedono l’attivazione di modalità (capacità comunicative) in cui i gruppi di lavoro che al suo interno operano si muovano sulla base di relazioni di interscambio e di mutua cooperazione per poter costruire un sistema di valori fortemente condiviso all’interno che consenta poi alle necessarie specializzazioni disciplinari di muoversi dentro un orizzonte di senso condiviso e strutturato per consentire agli studenti di sviluppare competenze sociali, culturali e psicologiche effettivamente utili ad una gestione almeno accettabile del percorso di vita presente e futuro”.
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Certo, sappiamo che non è onesto, e neppure tanto originale: una frase estrapolata dal contesto, facili ironie sullo stile, e per sovrappiù (o per non infierire?) nessuna indicazione della fonte. E però è difficile resistere alla tentazione: il brano riportato sopra è tratto da un testo sulla comunicazione efficace.