Al ricominciare la scuola, tutto sembra perfetto. E la nostra “pescatrice” ne ha quasi paura… Ma come filosoficamente ci dice inviandoci il suo diario, “per adesso va così”.
7 ottobre 2007
Meeting Comenius a Rimini, come per magia sistemo i ragazzi ospiti nelle famiglie della V: polacchi pallidissimi, capelli di lino e un po’ spaventati, tedeschi grossi e allegri e tra loro una incongrua ragazza dai lucidi riccioli neri e lo sguardo diretto… tutti la prendono per italiana, è di origine turca.
9 ottobre 2007
In auditorium per vedere i lavori video prodotti dai ragazzi: i tedeschi fanno una presentazione sulla raccolta differenziata nella loro cittadina e una sul problema del fumo a scuola (primo piano scandalizzato sulle cicche per terra.)
Il lavoro dei polacchi è sulla moda, una serie di scatti sui vari tipi di abbigliamento: molto efficace, strappa commenti e mugolii al pubblico.
Gli italiani hanno lavorato sul tempo libero: la sera in piazza a chiacchierare fino a tardi, i gradini sotto i portici come spazio privato.
Partecipazione, attenzione, applausi; i ragazzi parlano fitto in piccoli gruppi che si costituiscono e si sciolgono rapidamente in un linguaggio inedito, una sorta di yiddish di suoni e gesti… ho come l’impressione che questa sia vera scuola, ragazzi protagonisti, autonomia, provenienze diverse.
Susanne, coordinatore del progetto, è raggiante, mi stringe il braccio e mi dice “That’s Europe”! Mi sa che ci siamo proprio trovate…
Li lasciamo soli per decidere su cosa lavorare per il prossimo meeting, a primavera.
Andiamo a bere un caffè, i colleghi si godono uno scampolo di sole, la nostra estate non è ancora finita.
14 ottobre 2007
Partenza: piangono tutti o quasi, regalini per il viaggio, abbracci, saluti che non finiscono mai.
La ragazza semiturca si nasconde tra i miei, non vuol partire.
All’ultimo arriva una mamma italiana con l’acqua per il viaggio, piange anche lei.
16 ottobre 2007
Con la III discussione in classe su “Il buio oltre la siepe”: presentazione in gruppo dei personaggi, ricostruzione della mappa di Maycomb, confronto delle citazioni preferite.
Negli anni ho visto cambiare l’atteggiamento degli studenti rispetto al libro: quest’anno c’è un’inedita attenzione dei ragazzi per la signorina Dubouse e la sua lotta silenziosa contro il dolore.
20 ottobre 2007
Entrando in III trovo sul muro, accanto al pannello, un bigliettino dei “ragazzi perduti” che mi salutano e si firmano “bruchi della cavolaia”: lo stacco e lo incollo al centro del pannello, a buon diritto!
5 novembre 2007
Discussione in classe con la V su “La Metamorfosi”.
Entro guardinga, temo di trovarmi di fronte a pochi interventi, a facce che mi dicono “ma cosa ci ha fatto leggere?”: è il primo anno che facciamo italiano assieme, sono le prime letture integrali.
Partiamo piano ma poi la conversazione si anima: quello che li ha colpiti di più è il rapporto di Gregor col nuovo corpo (lo indagano da vicino, leggono le frasi chiave) e, ovviamente, si arrabbiano con la famiglia.
Una ragazza fa osservazioni molto acute sul comportamento della sorella che trova un ruolo importante e una fetta di potere attraverso la cura del fratello mostruoso.
Introduco collegamenti con film molto noti, mi seguono, facciamo confronti con altre mutazioni.
La discussione continua, io devo solo raccogliere, sistemare, contestualizzare.
Rifletto tra me sulla potenza di questo testo che oggi trova rimandi con l’ingegneria genetica, i trapianti, e 20 anni fa li aveva con altri aspetti dell’attualità.
16 novembre 2007
Terza, sguazziamo nello Stilnovo: “smanettando” dentro Guinizzelli ci soffermiamo sul termine Vile, i ragazzi confrontano i significati, Deborah viene fuori con “vile meccanico” dei Promessi Sposi.
Le faccio i complimenti, lei è raggiante. In corridoio mi accompagna all’ascensore e mi dice “prof. sono migliorata, faccio i collegamenti!”
Penso alla sua bella conquista, oro puro dato che se l’è attribuita da sola, penso anche a quante volte in passato si sarà chiesta perché non era riuscita a farli, guardando compagni più veloci. Ma il paziente lavoro, mio e suo, ha pagato.
25 novembre 2007
Domenica pomeriggio al cinema: i ragazzi perduti hanno organizzato di andare a vedere Beaowulf coi compagni dello scorso anno, e con me.
Arrivo che hanno già i biglietti, sono allegri e tirati, riga di rimmel e ombretto le ragazze, felpe nuove, scarpe slacciate e gel i ragazzi.
Seguono il film con occhio critico, abbiamo letto il poema quasi per intero lo scorso anno e vogliono vedere se è fedele; approvazione per gli effetti d’acqua, per la neve, mugolii per il torace scolpito dell’eroe ma i tacchi incorporati di Angelina Jolie sono davvero troppo.