Abbiamo trovato questo improbabile resoconto dell’organizzazione di una giornata-tipo relativa a due classi di prima media, scritto circa vent’anni fa, durante gli anni del liceo, frutto di un’esercitazione sul genere fantascientifico. Neanche Orwell…
Classe I D(ifferenziale)
Alunni n. 30
Provenienza:
16 Romania
2 Albania
2 Cina
2 Marocco
4 Bangladesh
2 Brasile
2 Senegal
Insegnante unico:
Brambilla Mario
Quadro orario delle attività:
Ore 08.00 Saluto al ritratto del Governatore in lingua vernacolare.
Ore 08.15 Preghiera in latino.
Ore 08.30-10.30 Comparazione tra lingua italiana e dialetto della regione ospitante, con particolare riferimento ai proverbi e ai modi di dire. Esercizi di approfondimento, potenziamento, recupero in piccoli gruppi, possibilmente di diverse etnie, esempio arabo, cinese, rumeno…
Ore 10.00-10.30 Avvicinamento ai servizi igienici e alle docce, in fila per due e cantando possibilmente una simpatica marcetta.
Ore 10.30-11.00 Ora d’aria e passeggiata in cortile: memorizzazione dei nomi degli alberi in lingua locale, con possibilità di consumare un piccolo ristoro a scelta tra polenta e salsiccia, ciccioli secchi in confezione tascabile, rosetta imbottita con salame Milano.
Ore 11.00-12.30 Applicazione della legge del taglione personalizzata: matita in occhio nero tutto passa a cuor leggero, matita in occhi blu non ti passerà mai più. Esercitazione pratica: tenendo conto del regime di discriminazione transitoria positiva, in via eccezionale, sarà possibile una valutazione formativa che preveda deterrenti anche di tipo fisico (dal buffetto al ceffone).
Ore 12.30 Termine delle lezioni, senza possibilità di usufruire dei servizi di refezione scolastica, né di servizi post scuola.
Consigli perentori: di pomeriggio è possibile giocare per le strade con i bambini stranieri arrivati in Italia dopo il 31 dicembre.
Sarà tollerata anche un’attività di volontariato presso i semafori degli incroci più trafficati della città.
Classe I E(letti)
Alunni n.18
Professione dei capofamiglia:
5 Primari ospedalieri
4 Notai
4 Ingegneri
2 Dirigenti aziendali
3 Nobili generici non decaduti
Insegnanti:
Francesco Maria De’Coltiis
Umberta Degli Echi
Carlo Giovanni De’ Maledettisi
Luigi Filippo Degli Orleandiis
Bianca Maria De’ Principis
Organizzazione delle attività:
Ore 08.00 Dolce risveglio e colazione a letto.
Ore 08.15 Saluto in inglese, francese, tedesco economico all’istitutrice svizzera.
Ore 08.25 Ingresso a scuola, accompagnati dall’autista di famiglia.
Ore 08.30-10.00 Marketing con stage nelle aziende delle famiglie più importanti del gruppo classe. Studio delle lingue inglese, francese e tedesco, con particolare riferimento ai termini economici e di politica bancaria.
Simulazioni informatiche di problemi di bancarotta, fallimenti e crak finanziari e ricerca di possibili soluzioni con l’utilizzo di ogni mezzo, lecito e non.
Giochi di ruolo per potenziare la consapevolezza di appartenere alla futura classe dirigente, con l’utilizzo di studenti della I D(ifferenziale) in veste di licenziati.[1]
Ore 10.00-10.30 Accesso ai camerini personali e cambio di abito.
Ore 10.30-11.00 Cura del corpo con personal trainer e massaggi linfodrenanti. Yoga e meditazione. Coffee break e possibilità di rinfrancarsi con una barretta dietetica arricchita con vitamine e sali minerali.
11.00-12.30 Verifica pilotata sul raggiungimento delle competenze acquisite durante il primo quadrimestre. Nella scala valutativa non sono contemplate le insufficienze. In presenza di insegnanti dissidenti, che si ostinassero a valutare gli effettivi esiti formativi, i genitori sono autorizzati a sospendere la retta mensile, nelle more del licenziamento degli stessi insegnanti ad opera della Fondazione responsabile del plesso scolastico.
Ore 12.30 Termine delle lezioni e brunch nel ristorantino attiguo convenzionato.
Suggerimenti per il fitness: durante il pomeriggio l’istituto organizza corsi gratuiti (compresi nella retta) di tennis, equitazione, golf e scherma. Sono in essere corsi di ikebana e bon ton (riservati alle signorine).
Sarà stata una fuga la nostra? Chissà a cosa pensavamo…
Questo apocalittico scenario è solo frutto di una finzione nell’immaginario letterario, siamo consapevoli di questo.
Ma le fughe, come affermava in tempi non sospetti Antonio Faeti, “hanno per meta l’imprendibilità, per orizzonte la totale sconnessione condotta nei confronti di solidi e accettati ordinamenti. Le fughe fantastiche sono fughe, peraltro, perché, da sempre, si incrociano anche, inevitabilmente, con l’utopia pedagogica, che è progetto e destino, ovvero anche previsione liberante in cui si rompono indugi e schemi perché si prefigurano altri modi di esistere” (A. Faeti, I tesori e le isole, Firenze, La Nuova Italia, 1986, pag.139).
Abbiamo molta paura dell’attuazione di una politica di discriminazione transitoria positiva non basata su alcuna teoria pedagogica e la fuga nella fantascienza rappresenta per noi uno dei talismani che ci accompagnano in classe in questi giorni.
[1] L’utilizzazione in tale veste da parte degli studenti di I D sarà da considerarsi credito formativo per il test propedeutico all’ingresso nelle classi permanenti.