Riceviamo e pubblichiamo volentieri le interessanti considerazioni suscitate dall’ articolo di Carla Sclarandis (Spunti per una discussione sull’insegnamento letterario nei trienni della secondaria Gennaio2009–Contributi- http://www.iger.org/spuntiperunadiscussionesullinsegnamentoletterarioneitriennidellasecondaria-k-755-4.html)
Gli spunti forniti da Carla Sclarandis nel suo articolo sull’insegnamento letterario sono non solo pienamente condivisibili, ma anche propedeutici ad un reale rinnovamento dell’educazione linguistico-letteraria in ottica plurilingue e pluriculturale. Chi scrive ha avuto la rara fortuna di poter seguire da studentessa di un liceo romano, alla fine degli anni Settanta, un percorso molto simile e all’epoca decisamente innovativo (come si può leggere qui: http://it.geocities.com/ciututa90/Vazzana.pdf ) ma deve constatare, come docente di tedesco lingua e civiltà – questa la denominazione della classe di concorso – che l’insegnamento letterario nei trienni della secondaria di secondo grado viene considerato normalmente terreno esclusivo del docente di italiano, che, nel migliore dei casi, vale a dire quando il docente di italiano menziona opere letterarie di altre aree culturali e linguistiche, la trattazione è lacunosa e/o carica di fraintendimenti dalla lunga storia (Goethe definito un romantico – è vero che tale affermazione s’iscrive nel solco di Berchet e della sua Lettera semiseria a Grisostomo, che presenta tra l’altro Lenore, la ballata “stürmeriana” di Bürger, come anch’essa romantica, ma quasi due secoli di distanza avrebbero dovuto produrre almeno una revisione della “Vulgata” rappresentata dai manuali di storia della letteratura italiana in uso nei trienni; sorvolo sulla morbosa sottolineatura della “esaltazione dell’ideale di bellezza maschile” -sic!- di Winckelmann, come se questo fosse il vero nucleo della sua teorizzazione, con buona pace del bellissimo dibattito a distanza con Lessing sulla peculiarità delle forme di espressione artistica). C’è molta strada da percorrere, soprattutto nella formazione iniziale e in servizio. Il piano nazionale “Poseidon” rappresenta un passo importante verso l’obiettivo di creare una reale comunità di pratiche tra docenti dell’area linguistico-letteraria (italiano, lingue classiche, lingue moderne). Ci auguriamo che anche questo piano contribuisca a diffondere la curiosità di confrontare modelli di educazione linguistico-letteraria, di approccio al testo letterario, di definizione di un canone provenienti da culture altre.
Per un approfondimento vedi:
http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/dossier/2008/lingue_straniere/curci_tedesco