Tra i numerosi cambiamenti apparecchiati con solerzia dal governo vi era anche quello che, da quest’anno, per essere ammessi all’esame di terza media occorreva avere raggiunto la sufficienza in tutte le discipline compresa la condotta.
Sembrava così, ma, poi vi stata una rettifica: il consiglio di classe, a maggioranza, può decidere l’ammissione all’esame anche in presenza di qualche cinque.
Tutto qui? No, perché erano annunciate ben altre novità: gli studenti dovevano sostenere tre o quattro prove scritte (Italiano, Matematica e lingua straniera che, nelle classi bilingue poteva comportare due differenti scritti) più due prove strutturate (quelle predisposte dall’Invalsi sull’Italiano e la Matematica) e il colloquio. Alla fine, un docente calcolava, con una provvida calcolatrice, il voto finale, che era il risultato della media aritmetica di quello di ammissione sommato a quelli delle prove sostenute. E, come ciliegina finale, per i meritevoli era prevista anche la lode.
Siamo certi? Per niente.
Su Tuttoscuola del 15 maggio si afferma che: “Il voto finale non sarà calcolato con la media aritmetica di tutte le prove, non ci sarà la lode per i bravi con 10/10 e non ci sarà nemmeno il voto in decimi di ammissione all’esame.” Tutto resterà come l’anno passato, perché le novità erano previste dal regolamento sulla valutazione che, a causa di sopori improvvisi o carenza d’impegno, non è ancora pronto e, probabilmente, entrerà in vigore nel corso o alla fine degli esami di terza media.
Nota
L’articolo su pubblicato su Tuttoscuola si può leggere al seguente indirizzo:
http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.fcgi?ID=19904&