6/05/09
Foscolo…ancora una volta di fronte al timore che possa non arrivare la bellezza, ancora una volta a chiedersi se fare o non fare I Sepolcri; ne parlo con la classe “seminuova”, spiego i termini della questione, si sentono provocati dalla difficoltà, decidiamo per il sì.
Io ce la metto tutta, loro partono motivati e agguerriti, leggiamo tutto in due volte: “ all’inizio era più difficile, adesso sembra più facile”, “Galilei è il mio preferito”, “ il mio è Michelangelo”, “ qui è come Quattrocento, prof!”.
Upupe calunniate, Troia che ritorna presente, dopo tre anni, come se avessimo finito ieri di leggere del duello, e del macabro rituale di vittoria e del padre dolente.
15/05
Con gli altri ci rotoliamo in Leopardi, con meno paure (funziona sempre!) ma pronta a reagire alle banalità, ai luoghi comuni che potrebbero portarsi dietro; verifico che la preoccupazione era infondata, quasi tutti erano leopardivergini.
Il lessico li fa innamorare (la rana, prof.!), l’uso dei colori e degli odori, i dialoghi con luna e stelle; ”fa venire l’ansia!”, li guardo preoccupata,”ma un’ansia buona!”
Manuela dice che nel Canto notturno il dolore “è levigato”.
Mi sembra una osservazione da critico raffinato.
22/05/09
Diamo uno sguardo al lavoro di quest’anno, chiedo ai seminuovi quali sono stati gli argomenti preferiti; alcuni non sanno sceglierne uno solo, la prosa illuminista si piazza bene ma Foscolo e Leopardi la fanno da padrone….18 anni, ci mancherebbe!