Cerimonia commemorativa 31 maggio 2009
Dove fino a pochi mesi fa ci angosciava il degrado, oggi un arioso ingresso sul parco si spalanca verso casa Matteotti: oltre il muro ed il recinto sale il viottolo in pieno trionfo di verde, verso la casa restaurata, tutta bianca, severa e imponente, posta su due piani con ampie finestre scure ed un garbato terrazzino in ferro battuto; l’ala mansardata ha conservato le occhieggianti aperture ogivali e tre grandi camini, propri di architetture nordiche.
Da oggi è promossa a luogo simbolo della comunità di Fratta Polesine, con Villa Badoer e il Sacrario dei martiri carbonari , architrave della sua storia, quale vuole continuare ad essere, fulcro culturale e patrimonio accessibile a tutti: studenti, dottorandi, letterati, politici, amministratori e molti altri ancora…