Dall’Europa al mondo: viaggi e viaggiatori dal XIII al XVI secolo
Una sintesi di un progetto didattico realizzato in una classe seconda di una scuola media. Frutto dell’esperienza di tirocinio svolta da Alessandra, frequentante la Ssis. Racchiude solo alcune indicazioni di tutto il lavoro svolto di riflessione teorica, di messa a punto del percorso e di sua attuazione.
Ideazione del progetto
Visto il variegato retroterra culturale degli studenti, la curiosità vivace di alcuni, accaniti lettori di avventure, e l’interesse per la scoperta degli usi e costumi delle civiltà altre, insieme alla tutor abbiamo pensato ad un percorso di lettura sugli scritti di viaggio da svolgere in relazione al programma di storia in maniera interdisciplinare anche con la geografia.
L’ottica è stata quella del viaggio come scoperta di sé tramite l’altro. Nel caso delle Americhe, si è cercato anche di sviluppare il viaggio come incontro con popoli diversi, nell’ottica della doppia visione: da una parte, il classico sguardo degli europei sui selvaggi, mentre, dall’altra, lo sguardo dei popoli altri verso gli europei, con l’aiuto della La visione dei vinti di Nathan Wachtel (1997) e di La conquista dell’America (1984) e Noi e gli altri (1989) di Tzvetan Todorov.
Inizialmente il progetto sarebbe dovuto partire dalle esplorazioni geografiche del XV e XVI secolo, con particolare riguardo per la figura di Cristoforo Colombo e la scoperta delle Americhe. Poi, abbiamo pensato di svolgere il percorso anche in senso spaziale: dal vicino al lontano, dal mondo conosciuto alle terre da esplorare. Infine, è nata l’idea di proporre ai ragazzi un viaggio immaginario nel tempo e nello spazio attraverso lo studio delle varie tipologie di viaggiatori in Europa dal XIII al XVI secolo circa con l’aiuto di documenti storici e diari di viaggio; di spostarci a Oriente, nell’impero dei Mongoli fino alla Cina, seguendo Marco Polo, visto anche la presenza di studenti di origine cinese; di approdare alla scoperta dell’America con Cristoforo Colombo e all’incontro con gli indios americani, visti attraverso documenti differenti, alla circumnavigazione dell’Africa del navigatore portoghese Bartolomeo Diaz, utilizzando gli scritti di Ramusio per conoscerne i costumi, all’arrivo via mare all’India di Vasco De Gama, e al primo giro del mondo di Ferdinando Magellano, attraverso i diari di viaggio. L’idea è stata, quindi, di partire dall’Europa per arrivare all’Asia, all’Africa e alle Americhe.
In pratica: insegnare letteratura di viaggio nella scuola media
Fra i consigli a un giovane docente, contenuti nel saggio di Cesare Cases intitolato Il poeta, il logotecnocrate e la figlia del macellaio (1) troviamo:
1) Fai leggere più testi possibile e tra i più significativi….[ciò] non vuole dire necessariamente canonici…;
2) Non pretendere nulla che non sia fondato su un minimo di lettura…;
3) Parti sempre dal testo. Se gli studenti strillano come bambini buttali in acqua senza saper nuotare, lasciali strillare…;
4) Rifiuta quindi sia l’invito dei vecchi docenti a cominciare ab ovo rimandando alle calende greche l’approccio al testo, sia quello dei logotecnocrati e esporre prima la metodologia che adotti;
5) Se si tratta di liriche o di passi in prosa, che fai leggere per intero, lascia che gli studenti arrivino da soli a interpretare il più possibile e intervieni là dove non hanno i mezzi…;
6) Per opere di maggior mole, cerca anche qui di far leggere il testo in precedenza e poi discutilo leggendo o facendo leggere dagli studenti passi importanti…
Fare appassionare gli studenti alla lettura diretta dei testi sembra per Cases un buon rimedio per contrastare la crisi che sta attraversando lo studio della letteratura a scuola. Questo ha portato alla scelta di leggere i testi in classe,dopo averli inquadrati storicamente.
Azzerando lo spazio tempo, dal contatto diretto fra gli studenti e i testi è scaturita una sorta di dialogo fra l’autore e i giovani lettori, ammaliati dal lessico e dalla materia, dialogo nel quale l’insegnante fungeva da mediatore-interlocutore. Di seguito si è iniziato a lavorare sui testi, immaginando ciò che vi era descritto con gli occhi meravigliati dello scrittore protagonista del viaggio di esplorazione: i popoli, i luoghi, pieni di dettagli hanno destato la già fervida immaginazione dei ragazzi che si sono sentiti trasportati in quelle terre lontane, al di là delle pareti dell’aula.
Abbiamo cercato di far visualizzare nella mente quei luoghi, gli oggetti, le persone incontrate e realmente esistite, provando ad andare anche oltre il punto di vista dell’autore, attraverso il confronto con altri testi e saggi. In un certo senso, il nostro fine era che i ragazzi facessero esperienza del viaggio come scoperta, approdando in un mondo lontano tramite il testo iniziale, per poi apprezzarne la visione a 360°, senza gli occhiali dell’autore attraverso cui vi erano giunti, e volgendo lo sguardo sull’altro come in un incontro.
I ragazzi hanno bisogno di immaginare, di costruirsi altri mondi dove trovare rifugio, a volte, fuggendo una realtà difficile, dove mettere al riparo la loro creatività, che si va decomponendo al contatto con l’aria nel mondo dei grandi.
La letteratura può svolgere la funzione di estraneamento per gli adolescenti. Specialmente la letteratura di viaggio. E allo stesso tempo permettere un confronto con realtà lontane, sconosciute eppure esistenti.
Contenuti (Diario di bordo)
1a Lezione
Viaggi e viaggiatori in Europa
La prima lezione ha riguardato i viaggi in Europa sempre nel XIII, XIV, XV e XVI secolo: tipologia di viaggiatori, scopi, logistica, cronache letterarie di autori noti, visione dei costumi degli altri popoli europei. La tutor ed io abbiamo pensato ad un gioco di ruolo per coinvolgere maggiormente gli alunni in un viaggio immaginario.
Siamo partite da una lezione dialogata per collegare le nuove informazioni alle loro conoscenze pregresse, attraverso schemi e sintesi alla lavagna: facendo loro domande, abbiamo ricavato insieme uno schema rappresentativo delle principali tipologie dei viaggiatori, mezzi, mete principali, scopo dei viaggi, alloggi, bagagli, abitudini, difficoltà…
Le categorie emerse sono state: nobili, mercanti, pellegrini, studenti e artisti. Abbiamo distribuito loro fotocopie sulla tipologia di viaggiatori descritti e tratte da Viaggi e Viaggiatori in età moderna di A. Maczak. Tra queste anche l’estratto di una guida di conversazione in lingua straniera del ‘500 su come chiedere alloggio e vitto in osteria. Li abbiamo suddivisi in gruppi, abbastanza bilanciati per competenze, e abbiamo introdotto il gioco affiggendo alla parete una carta d’Europa del ‘400
Ogni gruppo, rappresentativo di una categoria dei viaggiatori, ha ricevuto un oggetto caratteristico come contrassegno: i pellegrini la conchiglia di Santiago, i nobili un mantello, i mercanti un forziere con denaro, gli studenti una corona d’alloro e gli artisti un cappello da giullare. A tutti è stata assegnata una stessa quantità di monete e banconote di cioccolato di vario taglio che dovevano servire per pagare i ‘pedaggi’, ossia per chiedere aiuti. Lo scopo del gioco era riuscire a giungere per primi alla propria meta superando gli ostacoli, ossia rispondendo a turno alle domande poste, senza terminare il denaro a disposizione.
Prima di iniziare il viaggio, come prova d’accesso abbiamo chiesto ad ogni squadra di rappresentare attraverso una lettura recitata il dialogo tipo fra oste e avventori dell’epoca. Poi, ogni gruppo ha ricevuto anche le ‘istruzioni’ sul viaggio città di partenza, meta, domande cui cercare la risposta in base alle spiegazioni date e alle fotocopie. Il capogruppo è stato chiamato per fissare sulla carta la base di partenza e la meta con una bandierina, orientandosi geograficamente in un’Europa diversa da quella di oggi. Dopo cinque minuti si doveva dare la risposta alla prima domanda: se giusta la pedina si muoveva fino alla prima tappa verso la meta; se sbagliata si doveva pagare un ‘pedaggio’ in denaro per andare avanti; se incompleta si cedeva una quantità minore di denaro.
2a Lezione
Essere straniero
La seconda lezione è stata sull’essere straniero nel tardo medioevo, Rinascimento, in Europa e nelle principali città: come erano visti gli “italiani” (mercanti, banchieri, giuristi, maestranze…) all’estero e i loro diritti, e come erano trattati gli stranieri a Genova o in Spagna.
Le spiegazioni permettevano di capire come vivevano e che diritti avevano, l’importanza delle associazioni (gens e consolati) per gli stranieri residenti all’estero. Abbiamo inoltre sottolineato la differenza fra ius solis e ius sanguinis con l’aiuto di fotocopie tratte da Dentro la città a cura di G. Rosetti, Emigranti di D. R. Gabaccia e dall’articolo di D. Abulafia, Gli italiani fuori d’Italia.
Questo tema ha colpito molto gli alunni, specialmente quelli di origine cinese, albanese e rumena che hanno compreso come la loro condizione, le loro difficoltà siano state condivise da altri nella storia con modalità e soluzioni varie. In ogni modo tutti hanno potuto capire con più forza cosa significasse essere cittadini del mondo, allora come oggi.
3a Lezione
Dall’Europa all’Asia.
Il centro d’attenzione si è spostato a Est. Con l’aiuto del manuale di storia abbiamo parlato dei mongoli, della conquista dell’Asia e dunque anche della Cina, dove all’epoca si erano sviluppate civiltà fiorenti sotto diverse dinastie: Jin, Song, Yuan.
Sono state distribuite alcune fotocopie sulla vita di Marco e sul Milione tratte anche da www.pbmstoria.it . La sua figura e la sua curiosità verso gli altri popoli e culture hanno affascinato i ragazzi anche attraverso la lettura in classe dell’introduzione e di alcuni brani riguardanti il palazzo del Gran Kahn, le terre dei Re Magi. Abbiamo chiesto agli studenti di individuare il genere, i destinatari e il messaggio.
Nell’occasione, abbiamo parlato anche della via della seta come via di comunicazione sin dai tempi più antichi e del segreto della fabbricazione della seta cinese e dell’uso dei bachi. In seguito, nel laboratorio di informatica attraverso il WebQuest La via della seta, gli studenti hanno esercitato le conoscenze acquisite con appositi quiz strutturati e giochi interattivi (http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/viaseta/viaseta.html).
Poiché qualche anno più tardi di Marco Polo giunse in Cina anche l’arabo Ibn Battuta, abbiamo letto la sua storia e visto il video (Ibn Battuta. L’altro Marco Polo, Emi, 2000). Ai ragazzi sono state mostrate, oltre al dossier con immagini sulla via della seta pubblicato sulla rivista Luoghi dell’Infinito, una cartina d’epoca dell’Asia e un’immagine del manoscritto originale del Milione.
4a Lezione – 5a Lezione
Dall’Europa all’America – Le civiltà precolombiane
Il riferimento centrale è stata la figura di Cristoforo Colombo, che è stata delineata raccontando la sua vita precedente alla spedizione del 1492. Poi, ho fornito le informazioni necessarie sul Regno di Spagna e sulla guerra di reconquista contro i Mori, sugli studi e discussioni di Colombo con i saggi di Salamanca, sul patto stretto con i re di Spagna per il viaggio.
Per cercare di ricreare l’atmosfera dell’epoca, sono state mostrate loro immagini e dépliant sulla Spagna, in particolare sui luoghi colombiani, le foto di un dipinto di Isabella di Castilla, dell’Alahambra di Granada, di Segovia, Toledo, Salamanca e Siviglia.
Abbiamo letto alcuni brani tratti dal Giornale di viaggio di Colombo, nella versione di Bartolomé de las Casas. Abbiamo parlato del contratto con i reali, del reclutamento dell’equipaggio e delle navi, dei dubbi sulla spedizione e della testardaggine dell’ammiraglio. Abbiamo visto l’itinerario del viaggio e l’approdo, visto una cartina di Hispaniola oggi e della Spagna oggi tratte dall’Atlante moderno De Agostini 2007, comparandole a quelle con indicati i luoghi colombiani tratte dalla biografia di Cristoforo Colombo di G. Granzotto (Arnoldo Mondadori, 1984). Abbiamo parlato del suo primo incontro con gli indios, leggendo i suoi commenti e quelli di Bartolomé de las Casas. Sono state distribuite alcune fotocopie dei brani e sulla figura di Colombo tratte anche da www.pbmstoria.it
L’itinerario è proseguito dal viaggio di Colombo a quelli successivi. Il tema centrale è diventato quello dei grandi imperi del centro e Sud America (gli Inca, i Maya e gli Aztechi) e del loro incontro-scontro con gli spagnoli conquistadores, attraverso immagini e testi del loro manuale e di altri libri.
In una sorta di laboratorio storico, in gruppi, i ragazzi hanno esaminato i brani con la descrizione degli indios di C. Colombo e di Bartolomé de las Casas, alcune descrizioni di Garcilaso de la Vega tratte dai Commentari reali degli Incas, a cura di F. Saba Sardi (Rusconi 1977), e un brano tratto dal saggio di T. Todorov, La conquista dell’America. Il problema dell’altro (Einaudi, Torino 1984), alla fine gli studenti hanno elaborato un breve commento con domande guida.
6a Lezione – 7a Lezione – 8a Lezione
Dall’Europa all’Africa e all’India – Dall’Europa al mondo
Siamo partiti dalla lettura di alcuni brani di Ramusio sui popoli e luoghi dell’Africa e dell’India. Abbiamo parlato del trattato di Tordesillas fra spagnoli e portoghesi per la spartizione delle conquiste in America, abbiamo accennato alle esplorazioni di Caboto e Cabral e spiegato la nascita della definizione “America” da parte dei geografi europei su proposta di Amerigo Vespucci.
A questo punto, abbiamo affrontato la spedizione di Magellano (chi era la ciurma, quali difficoltà e dubbi, quali terre e luoghi sono state toccati) e abbiamo letto brani dal diario di Pigafetta sul viaggio. Ci siamo soffermati sui mutamenti di concezione geografica, in particolare mettendo a confronto diverse mappe dal ‘300 in avanti, sottolineandone i cambiamenti. Ci siamo soffermati anche sulle conseguenze della scoperta dell’America a livello internazionale, anche attraverso alcuni siti e file in power point
Abbiamo, infine, provato a svolgere il web quest on line sotto forma di gioco sui viaggi di esplorazione: http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/navigazioni/navigazioni.html
Dopo aver effettuato le verifiche e spiegato gli errori, il percorso si è concluso salutando i ragazzi con la lettura e analisi insieme della poesia di Giuseppe Ungaretti Allegria di Naufragi, dalla raccolta Il porto sepolto.
Il nostro viaggio non è affatto terminato…
—————————————————————————————————————————————-
NOTA
1) C. Cases, “Il poeta, il logotecnocrate e la figlia del macellaio” in C. Acutis (a cura di), Insegnare la letteratura, Parma, Pratiche Editrice, 1979
TESTI CITATI
Wachtel N., La visione dei vinti. Gli indios del Perù di fronte alla conquista spagnola, Einaudi, Torino 1977.
Todorov T., La conquista dell’America. Il problema dell”altro”, Torino, Einaudi, 1984
Todorov T., Noi e gli altri, Torino, Einaudi, 1991.
Maczak A., Viaggi e viaggiatori nell’Europa moderna, Bari, Laterza, 1994.
Rosetti G., Dentro la città. Stranieri e realtà urbane nell’Europa dei secoli XII-XVI, Napoli, Gisem Liguori Editore
Gabaccia D. R., Emigranti. Le diaspore degli italiani dal Medioevo a oggi, Torino, Einaudi 2003.
Granzotto G., Cristoforo Colombo, Milano, Mondadori 1984.
Abulafia D., “Gli italiani fuori d’Italia”, in G. Airaldi (a cura di), Gli orizzonti aperti. Profili del mercante medievale, Torino 1997, www.retimedievali.it
Aa. Vv., Ibn Battuta. L’altro Marco Polo, Emi 2000 (Vhs)