Una raccolta di storie telegramma, piene di messaggi e qualche rima. Rodari è Rodari, si sa. Quel che colpisce in lui e in altri (alcuni) grandi narratori per l’infanzia, è la capacità di rendere il piccolo lettore protagonista.
Nella semplicità della scelta anche semantica, fa testo il richiamo esplicito: “Ve la sareste fatta fare voi una fotografia da quella astuta comare? Io, francamente, no”. Cosa c’è di meglio in una favola per bambini che parlare ai bambini? Ah beh certo può sembrare ovvio, ma non è vero in assoluto. Brevi storie di animali senza zoo, ricchi di iniziative e con qualche toppa caratteriale umana. Indaffarati con vicende più o meno verosimili (è tutta una questione soggettiva) e alle prese con i difetti immancabili della natura vivente: la volpe fotografa e mangia galline, la sarta furbacchiona e il gatto presuntuosetto che, però, trovano pane per i loro denti (sono storie come si deve!). Le parole di Rodari si mischiano alle illustrazioni bellissime di Anna Laura Cantone. Così bello dentro che verrebbe da scriverci sopra!