11 Gennaio 2010, ore 8,51
Oggi tema in classe. Tema in classe…Qualcuno vuole spiegarmi che cosa sia questa famosa classe?
-Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, ma è un’orchestra che prova la stessa sinfonia- dice la mia prof. citando Pennac.
Invece, se cerchi sul vocabolario troverai certamente:
raggruppamento degli alunni di una scuola secondo il grado di studio o la materia, tutti gli alunni dello stesso corso, l’aula stessa in cui gli alunni ascoltano le lezioni.
Secondo me la classe non è niente di tutto ciò. La classe è qualcosa che viene dal cuore.
Apparentemente, a occhi sconosciuti, è vero che la classe è un banalissimo raggruppamento di alunni.
Ma la mia classe è tutta diversa dalla comune opinione. In breve è composta da 22 ragazzi. Bisognerebbe andare ad indagare a fondo per spiegarti esattamente come sono, ma per mancanza di tempo o per il motivo che non frequento tutti allo stesso modo, non credo sia il caso di parlarne. Come ho detto prima, in classe siamo in 22, 14 maschi e 8 femmine. I maschi sono divisi in due-tre gruppi, fissi o quasi. Le femmine, come al solito, divise praticamente in otto gruppi individuali (non so neanche se si possano definire gruppi) che talvolta si uniscono, si coagulano prettamente per fare pettegolezzi sui ragazzi che trovano carini o su quelli che non le trattano come pare a loro.
In fin dei conti i maschi sono sempre uguali, la maggior parte banali, sempre a correre dietro a un pallone o a menarsi per qualsiasi cosa. Le ragazze, invece sono spesso implicate in intrighi d’amore ari che, alla lunga, diventano noiosi. Ma, a parte questi stupidi litigi sentimentali, le fanciulle cambiano un giorno sì e uno sì, non corrono dietro a un pallone ma inseguono vestiti e gioielli, i trucchi e le foto di Brad Pitt.
Anche se non sembra, sia i maschi che le femmine, non hanno la loro personalità, bensì si adattano al modello televisivo.
Se si guardano queste immense divisioni si potrebbe dire che la classe non è altro che un miscuglio di ingredienti che fanno fatica a stare insieme e che, alla prima difficoltà si allontanano gli uni dagli altri. Ma se credi nella fantasia e nella pazzia di ognuno di noi, la nostra classe è come l’acqua, unita, se uno è burrascoso lo diventano tutti, se entra un corpo estraneo, lo prendiamo dentro e lo chiudiamo in noi. Se sia una cosa buona non lo so, so solo che a me nuotare nell’acqua mi conforta e, di conseguenza, anche nuotare in questo clan è decisamente bello.
Spero che la mia classe ti sia piaciuta.
A presto
Caterina