4/04
va bene che siamo nell’era dell’interattività, che i media devono essere partecipativi, ma queste sogliole mi si stanno sfuggendo di mano, o rivoltando contro… Angelo “ ma insomma, prof., l’anno scorso scriveva degli altri perché noi eravamo semi nuovi, quest’anno scrive della prima, e di noi non scrive mai?..”
Rispondo, già con una punta di senso di colpa, che nella scuola e nella maternità non manca mai, “ma voi siete meno buffi!”.
11/04
La mia collega sporge dall’armadio, un suo studente tenta di aggiustarne la porta, per l’ennesima volta; sono il ritratto della pazienza ( armadio vecchio, “cerniera che non tiene più prof., gliene prendo una e poi lo aggiusto”), ma anche della serenità, e fiducia e collaborazione.
Dico “l’uomo giusto al posto giusto”, lei ribadisce che Andrea è quasi sempre l’uomo giusto al posto giusto, lui sorride felice e protettivo.
Scuola è anche farsi aggiustare un armadio da Andrea.
16/4
Mail allarmate: “Prof. Chiudono gli aeroporti, non ci faranno partire per Praga!! lei cosa dice, si risolve per martedì?”
I miei poteri non arrivano a influenzare le nuvole vulcaniche, ma la memoria va veloce, come su una corrente a getto, all’isola di ghiaccio e fuoco, di erba e cascate, di notti chiare e aria così pulita che ubriaca.
Va alla scuola grigia e moderna, costruita accanto ad un torrente con le trote; mentre parlavo col mio partner nel progetto planavano esausti i cigni nel cortile, a fine migrazione…. non potevo non distrarmi.
20/4
Con la prima transitiamo davanti agli scogli delle Sirene; per prima cosa smontiamo l’immagine umidiccia e sdolcinata delle sirene di Andersen e di Disney, focalizzandoci sugli scogli bianchi d’ossa di marinai. Poi ci concentriamo sulle arti seduttive, voci melodiose e offerte interessanti: “noi sappiamo tutto”.
Suggerisco di provare a scrivere che cosa dovrebbero offrire a loro ed a un loro amico/affetto per tentarli e fargli rischiare il naufragio.
Quando ognuno di loro legge la classe si riempie di nonni perduti, da riabbracciare almeno una volta.