Dopo avervi anticipato l’impressione di un confronto a distanza fra Roginscky e Morandi, mi sento sollecitata a segnalare GRIZZANA RICORDA MORANDI : nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Giorgio Morandi, fino al 30 ottobre, Grizzana offre un folto programma di mostre d’arte, incontri, dialoghi, ai quali è importante lasciarsi coinvolgere per capire più a fondo l’animo dell’artista e il nostro nella relazione con le sue opere. (per chi ha raggiunto gli anta, è un modo per ricordare lo stile di vita del nostro passato prossimo: non solo quello della famiglia Morandi)
Grizzana si conferma il luogo per Giorgio Morandi, paragonabile a ciò che fu Arles per Van Gogh e l’Estaque per Cézanne.
“Il paesaggio più bello del mondo” disse Morandi, infatti, molti paesaggi, incisioni, acquerelli, olii raccontano il suo sguardo affettuoso su Campiano, come sulle colline e gli scorci di Grizzana. Dialogo ancora riconoscibile nelle strade bianche, nelle case color avorio, nei campi e nei fienili, immortalati nelle sue opere d’arte, espressioni di un profondo vissuto interiore.
GRIZZANA RICORDA MORANDI è parte del progetto di valorizzazione e tutela del territorio dell’Appennino bolognese, attraverso l’arte, (Unione dei Comuni) grazie alla direzione artistica di Eleonora Frattarolo, progetto culminato con Il Paesaggio Necessario (2012) e Un’Etica per la Natura (2013), accomunati da una poetica che rende vivo il senso della Natura e del Paesaggio.
Questa’anno Omar Galliani incontra Giorgio Morandi, nella Casa-Studio di Giorgio Morandi.
Omar Galliani, (artista internazionale – v. www.windoweb.itper la biografia) espone Sui tuoi passi; una grande tavola creata appositamente, come le altre, per quest’occasione. E’ un visionario, struggente, paesaggio: reso grave da fronde cupe di alberi e tracce luminescenti sul fondo. Sempre per quest’occasione, accanto alla libreria, presenta iris : tracciati con esperta sapienza disegnativa, omaggio introduttivo alla visita della casa. La mostra di Galliani continua nei Fienili del Campiaro con una grande, spettacolare tavola, Paesaggio dei miei veleni matita nera che sembra Inchiostro, per rendere cupa la serie di tronchi mozzati, colonne spinose in un deserto, con un baluginio di luce e di acqua nel profondo. Le sedici opere al piano superiore sono altre Tracce di visioni ambientali mescolate a rimandi mitici, fissate da una fede aurea che imprime ripetitivamente il suo richiamo a un legame uomo–natura, da Morandi vissuto come indissolubile e oggi tranciato.
Ci sono filari di pioppi, alberi solitari, fronde trasformate dal vento in ali che evaporano verso nubi in continuo movimento, linee terrestri che si dileguano, dopo essere state estratte da profonde ferite. Un piccolo drago e una fata alata proiezione in penombra dell’araba fenice, sirene-comete, vascelli omerici, distese rilassate sulle quali è impressa l’impronta di un felino come il timbro notarile su una ceralacca…
Sono Immagini-interrogativi, suggerimenti per meditare, luci senza bagliore, relazioni tra veglia e sogno, fra tempo sospeso, e silenzio meticoloso, sfumature in continuo canbiamento. Legano ricordi del presente con creatività e immaginazione, memoria del mondo interiore, nella compresenza degli opposti. Tracciate con linee rapide e delicatissime sono piccoli paesaggi, con ombre morbide.
Non fate foto a Casa Morandi: Immagini di Casa Morandi, fotografata da Luciano Leonotti, sono irrepetibili. Esposte nel secondo fienile, descrivono e interpretano le stanze rigorose e sobrie, e i mobili quotidiani, l’armonia, la luce che scivola su piccoli oggetti , su scatole di fiammiferi,sui colori da macinare avvolti nella carta di giornale, sui pochi soprammobili,. Svela segreti dei cassetti, degli armadi … da vita ai pigmenti conservati e ai tubetti di colore, a conchiglie, libri,fiori secchi, castagne,vasi,brocche barattoli che hanno ispirato il maestro. Si celebrano le finestre:filtri di luce fondamentali, soprattutto le due nello studio. Si sofferma su arredi di una essenzialità rigorosa, sul cavalletto da studio e da passeggio. Rinnova la presenza del padrone di casa negli occhiali, nelle fotoriproduzioni di suoi acquarelli e acqueforti alle pareti, nelle foto di famiglia. Suggestiva l’immgine notturna della casa con le luci accese.
Durante la mostra fotografica di Leonotti, si ri-partecipa dell’atmosfera rarefatta e sospesa che ci aveva accolto nella visita alla residenza.
Renato Barilli nell’introduzione al catalogo, sostiene che Leonotti è in grado di trasmettere , appunto, l’essenza delle piccole cose, fino alla nitidezza del vivere con sobrietà , stile proprio di casa Morandi. E’ stata Maria Teresa Morandi, (ultima delle tre sorelle che vissero con l’Artista una vita totalmente implicata negli andamenti della sua creazione), a donare la Casa al Comune di Grizzana. Era stata costruita appena fuori dal Paese, e qui per la prima volta, solo nel ’60, Giorgio Morandi ebbe un vero “studio”: ampio, luminosissimo, con finestre che danno sui Fienili del Campiaro, sulle Case della Fame e della Sete, sui cieli mobili e immensi dell’Appennino. Gli stessi campi gli stessi cieli dove ha sostato tra il ‘43 e il ‘44 da sfollato, gli stessi delle stragi di Monte Sole (fra Grizzana, Monzuno Marzabotto), che la famiglia Morandi evitò scendendo precipitosamente a Bologna su consiglio dell’amico-ospitante Veggetti. A motivo di tanta tragedia Giorgio Morandi riuscì a tornare a Grizzana solo alla fine degli anni ‘50, cinque anni dopo la fine della guerra, per costruirsi questa casa che godette per molti mesi del ‘ 63, non oltre. Il 18 giugno del ‘64 moriva a Bologna. In seguito tra le le sorelle, ci tornò più a lungo Maria Teresa.
È stato inaugurato in quest’occasione anche Fienilelab, il laboratorio d’arte che ospita una mostra di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna tra soluzioni estetiche e sottintesi etici: Francesca Bertazzoni con soggetti provenienti dal mondo animale, Jessica Ferro offre dettagli macroscopici ripetuti in maniera ossessiva, Nicola Montalbini imprime tracce forti come bestiari per auguri di una lieta catastrofe, Eldi Veizaj dipinge ritratti come mappe di paesaggi mentali, cartografie di anatomia simbolica. Il tutto è titolato Historia Naturalis. Morfologia e morfogenesi provocatorie, ma in cammino verso relazioni inedite.
In alcune giornate dei mesi dell’esposizione il prof Eugenio Riccomini, (conosciutissimo storico dell’arte), la dott. Eleonora Frattarolo cercheranno di esprimere altro punti di vista sull’artista.
Filippo Porcelli,(regista, scrittore e autore tv, di molti programmi RAI), nel video Modus Morandi racconta, a sua volta, con trascinanti e suggestive immagini, grazie ad una colonna sonora fortemente evocativa, la relazione tra le case, le strade, le colline di Grizzana, l’essenza che l’artista ha resa visibile nei suoi paesaggi
Ma è soprattutto lo sguardo di ciascuno, il nostro pre-disporsi che a ciascuno può tramettere il frammento vitale presente nelle opere di Morandi. Nonostante una forte personalità e un carattere scontroso, nelle opere sembra parlare sottovoce!!
Dipinge distese solitarie, soprattutto dal ’43, case sospese, quasi in attesa della fine, stende toni cromatici color malva, traccia strade che s’incurvano e cieli rovesciati, fa incontrare colori ametista e avorio con i verdi pallidi, nutriti di aria, polvere e luce. Trentanni prima usava un liguaggio giottesco o da affreschi rinascimentali, dall’ultima nevicata a Grizzana, riverbera un’anima segreta, ovattata, impolverata, malinconica, con scorci prospettici finito non finito. Fino a case-Cubi giallorosa e bottiglie-persiane, nel lungo periodo di elaborazione del lutto della tragedia di Monte sole. I paesaggi vengono vissuti come composizioni per nature morte, misura formale che lo lasciano richiudere su sé stesso, costantemente lontano da eccessi di avanguardie . Dopo il ‘63, dalla casa Studio di Grizzana, guardando la natura anche attraverso un binocolo, isolava e ritagliava frammenti del reale trasfigurandolo in immagini fluide ed eterne.
Le opere dell’artista sono visibili al Museo Morandi oggi, provvisoriamente, presso il MAMBO
Riferimenti Per le esposizioni di Grizzana (A cura diEleonora Frattarolo)
Organizzazione uff. stampa Culturaliaart tel : +39-051-6569105 mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com web: www.culturaliart.com
Ente promotore Comune Grizzana Morandi (BO)www.comune.grizzanamorandi.bo.it in collaborazione con Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese
Informazioni per il pubblico Tel. 051 6730311 // 320 9455295
e-mail biblioteca@comune.grizzanamorandi.bo.it
Orari di apertura al pubblico
Giovedì e venerdì ore 15-19
Sabato e domenica ore 11-13 |ore 15-19
Con il Patrocinio e il sostegno di Regione Emilia-Romagna //Accademia di Belle Arti di Bologna
Stefania Fabbri – Nicola Ferlini – Francesco Francia – Marco Tamarri
Progetto grafico e allestimento mostre Studio Trasguardo – Luciano Leonotti
Casa Editrice: Danilo Montanari Editore www.danilomontanari.com
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La tomba del pittore e delle sorelle si trova in Certosa a Bologna nel Campo Carducci, esattamente dietro il monumento del Nobel per la letteratura:
http://www.storiaememoriadibologna.it/certosa/morandi-giorgio-484074-persona