Chi viaggia con gli occhi fissi su una mappa rischia di non incontrare nessuno e di smarrire se stesso piuttosto che la strada, soprattutto quando il lavoro educativo si svolge ai margini, dove le mappe si fanno incerte e i territori della città e dell’animo sono inesplorati
I Maestri di Strada, collocati saldamente nel territorio, ambiscono a dare delle indicazioni ai cartografi del sapere e dell’educazione avendo come guida sicura un cuore che ama il mondo e una mente che ha imparato a compiere continui viaggi tra mappa e territorio, in quella attività che Carla Melazzini definisce “pedagogia itinerante”, Andrea Canevaro “pedagogia del viandante”. …In questo volume sono raccolti i contributi di quanti vedono l’educazione come ricerca ed esplorazione piuttosto che come applicazione di un sapere già codificato.
E’ in libreria “La mappa e il territorio” che raccoglie gli interventi che sono stati svolti durante il seminario “La Mappa e il territorio” organizzato da Maestri di Strada il 3 e 4 luglio 2012. Il sottotitolo Ripensare l’educazione fra strada e scuola dice che si tratta di un vero e proprio manuale della pedagogia itinerante, ossia di quel modo di fare educazione che non si accontenta di lavorare con le mappe, ossia con i saperi già organizzati, i percorsi già programmati.
Gli interventi raccolti testimoniano di quante persone concretamente sono impegnate su questa strada ed insieme su quanto sia difficile praticare una siffatta pedagogia. Nel frattempo Maestri di strada ha avuto modo di proporre in sei città italiane e a circa 500 docenti una riflessione su come sia possibile praticare una didattica inclusiva raccogliendo ulteriori materiali ed esperienze. A partire da marzo sarà possibile organizzare presentazioni ed incontri formativi, basati sui contenuti di questo volume e sulle ulteriori esperienze svolte.