Doveva succedere..
Ottobre
Prima o poi doveva succedere, siamo incinte..
Per i miei colleghi inglesi è una cosa normale, per me è la prima volta.
Appena saputo abbiamo reagito come dovevamo: sorrisi, abbracci, rassicurazione…ma dentro immaginiamo, ci preoccupiamo, riflettiamo.
I compagni la monitorano, la festeggiano, la sostengono, ma per loro è un’allegria, un’emozione, un giocare a fare i grandi.
Le compagne fanno le serie, i giovani maschi sono storditi, scossi, incuriositi…non so come si sentono, ma non so neanche come mi sento io.
Noi assicuriamo il nostro appoggio e ci assicuriamo che non molli, facciamo le foto di profilo vicino alla carta geografica e ogni giorno scrutiamo la porta per vedere se arriva…mollare sarebbe così facile, godersi il letto e la mattina, tanto per lei ormai ci sono cose più urgenti dell’assolutismo e dell’illuminismo.
Novembre
In realtà l’Illuminismo va alla grande in questo autunno oscurantista…ho sempre cercato di farlo bene, con tutto l’entusiasmo e la cura e di solito aveva un certo successo ( Voltaire con le sue frasi da maglietta, L’Encyclopedie sfogliata con venerazione, le planches che incantano, il corpo umano, i pesci, le parrucche..) ma ora la cronaca purtroppo mi aiuta…i ragazzi si entusiasmano, ne vogliono di più, come una dose di vaccino contro il fanatismo, il dogmatismo… è che non si rimane immunizzati per sempre, ogni tanto bisogna fare dei richiami.
Da lontano
Da lontano, come una cosa pesante nella cupa acqua dantesca, che invece di affondare torna per un attimo in superficie, riemerge un ex e mi scrive una cosa come questa:
“Grazie per tutti i brani, i libri, gli articoli, i testi, le poesie, le parole, le idee, i sogni, le emozioni, la bellezza che ritrovo nell’Odissea, nei Nibelunghi, nella Divina Commedia, negli Haiku, in Shakespeare, nelle poesie di Baudelaire e nei mille altri testi che ho stampato e rilegato nel cuore”
Allora sembra che tutto questo riflettere , e chiedersi, e interrogarsi a qualcosa serva.