Settembre. Difficili inizi.
Non capisco perchè questo inizio è difficile..le due quinte sono le ex quarte, quindi un filo di gas.
La terza è nuova, variegata, ma non dovrebbere essere un problema, detesto i collegi docenti e le riunioni di dipartimento e questo non è una novità, in acqua ho visto la prima aguglia, quindi è un settembre regolare..ma qualcosa mi rode e non capisco cosa.
Ma forse è anche il bello di questo lavoro, non è mai uguale, ti obbliga a problematizzare sempre e non ti fa stare tranquillo.
Da quando non si può assolutamente fumare nel cortile della scuola molti si spingono appena fuori, i fumatori e i loro amici, quindi quasi tutti i grandi…ma una volta non eravamo preoccupati che non uscissero per incontare i pusher?
Per lasciare la scuola mi infilo nella compatta compagine di corpi alti e sudati, un bocciato dello scorso anni mi intercetta e mi accompagna alla macchina..è ancora più alto, più bello, sorride.
Dice che si è svegliato, che rimpiange i compagni e l’anno di vita perduto..se si potessero simulare le sensazioni, fargliele provare prima ( magari a gennaio) eviteremmo queste situazioni amare ..è questa la realtà aumentata che mi servirebbe.
Prima attività del nostro progetto Erasmus+:“Pic nic salutare”; i colleghi finlandesi e polacchi hanno già postato le loro immagini, la loro scuola è cominciata molto prima.. andiamo in spiaggia il sabato all’una, io svuotata da 5 ore di lezione, loro belli allegri e galvanizzati.
Provengono da due quinte diverse, finora si sono solo incrociati nei corridoi, a volte entrando al mio seguito nelle classi, ma ora dovranno conoscersi davvero, collaborare, viaggiare assieme in Finlandia a Gennaio.
Arrivati in spiaggia stendiamo le tovaglie, ognuno tira fuori quello che ha preparato : pinzimonio, caprese, pasta fredda, torta salata con verdure, uova sode, fichi, uva , un meraviglioso melograno.
“Mi raccomando fotografate i fichi che loro non li hanno”
“Davvero prof?” sembrano non credere possibile una vita senza fichi. Mi ricordo la prima cena con il collega Islandese, durante un Comenius, sul mio terrazzo: mangiava i fichi freschi per la prima volta, poi sulle nostre teste passò sfarfalleggiando un pipistrello, mi chiese cosa fosse e “Bat? Really??”non ci poteva credere.
I ragazzi aspettano un attimo intimiditi, li incoraggio a mangiare.
Paolo mi dice che si è alzato alle 5 per cuocere il riso basmati “se lo facevo ieri sera diventava colla”. Questa attenzione per il risultato mi piace, mi fa un po’ felice..forse ne vale ancora la pena.