In collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna ha organizzato le proiezioni di tre produzioni cinematografiche:
Mercoledì 3 maggio 2017 ore 20.15
Cinema Lumière – Sala Scorsese
GRAMSCI 44 (Italia/2016) di Emiliano Barbucci (66′)
Prima di essere tradotto nel carcere di San Vittore, nel dicembre del 1926 il deputato comunista Antonio Gramsci, trascorse 44 giorni di confino nell’isola di Ustica. Poche settimane che gli furono tuttavia sufficienti per fondare la ‘Scuola dei confinati politici’. Un’esperienza unica, che rappresentò per i confinati un modo di sopravvivere alla lenta e logorante morte intellettuale a cui erano condannati, ma che servì anche ad arginare l’analfabetismo, coinvolgendo gli isolani di ogni età e stato sociale.
Incontro con Emiliano Barbucci, Emanuele Milasi (sceneggiatore del film) e Matilde Altichieri (Fondazione Gramsci Emilia-Romagna)
Mercoledì 10 maggio 2017 ore 17.45
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni
ANTONIO GRAMSCI I GIORNI DEL CARCERE (Italia/1977) di Lino Del Fra (127′)
Nel racconto del documentarista Lino Del Fra, scritto insieme alla compagna d’arte e di vita Cecilia Mangini, Antonio Gramsci (Paolo Bonacelli), condannato a vent’anni di carcere dai tribunali fascisti, rivive le tappe della sua carriera politica e della vita privata: la fondazione del Partito comunista, l’inutile resistenza all’offensiva della destra, il matrimonio, l’arresto, il conflitto con Togliatti. In prigione l’uomo politico è prima considerato un eroe, poi evitato per via delle sue opinioni anticonformiste su Stalin e sull’involuzione autoritaria dell’Unione Sovietica.
Mercoledì 17 maggio 2017 ore 18.30
Cinema Lumière – Sala Officinema/Mastroianni
GRAMSCI, LA FORMA DELLA MEMORIA (Italia/1998) di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri (54′)
Su Gramsci esiste un discreto numero di opere realizzate attraverso i linguaggi più disparati: dal documentario classico a quello di ‘propaganda’, dall’inchiesta televisiva al programma ‘educational’, dall’intervista al cartone animato, fino al film di fiction. Questo lavoro si propone dunque come uno studio dei diversi modi di approccio audiovisivo alla vita e all’opera di Gramsci e della trasmissione della sua memoria.