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Giornata di studio sulla letteratura coloniale e postcoloniale italiana
19 Gennaio 2011, 9:30 - 19:00
Negli ultimi trent’anni, soprattutto in ambito anglofono si è diffuso un nuovo modo di guardare alla letteratura coloniale e più in generale alle rappresentazioni dell’«altro» nei testi del canone europeo e occidentale. Un ruolo particolarmente importante, da questo punto di vista, è stato giocato dalle letterature postcoloniali in cui si è espressa la diretta presa di parola dei soggetti colonizzati, spesso nelle lingue metropolitane.
Una delle modalità classiche di questa presa di parola è consistita nella riscritture di opere fondative del canone: un esempio particolarmente efficace è quello del premio Nobel J.M.Coetzee che in Foe riscrive il Robinson Crusoe di De Foe (ma si pensi anche alle numerose riscritture, anche cinematografiche, di Conrad etc.).
Lo sviluppo delle letterature postcoloniali negli ultimi decenni è indissolubilmente legato alla presenza e al protagonismo di migranti provenienti da contesti che hanno fatto esperienza del colonialismo all’interno delle ex metropoli. Con un sensibile ritardo, dovuto alla sua specifica storia di migrazioni, anche in Italia si è sviluppata una letteratura di migrazione in lingua italiana, che oggi inizia ad essere riconosciuta e studiata anche nell’accademia (come dimostra l’esperienza bolognese della rivista «Scritture Migranti»).
Negli ultimissimi anni abbiamo assistito in particolare all’emergere di romanzi che rivisitano la storia coloniale italiana e hanno come protagonisti sia autori migranti che italiani. Tra le scritture migranti, di particolare interesse è l’operazione di riscrittura di Tempo di uccidere
di Ennio Flaiano da parte dell’autrice italo-etiope Gabriella Ghermandi, mentre, tra le opere di autori non migranti, particolarmente indicativo di un nuovo e crescente interesse rispetto al nostro passato coloniale è la risonanza ottenuta dal romanzo di Carlo Lucarelli, L’ottava vibrazione.
Anche negli studi letterari si è recentemente manifestato un interesse di tipo nuovo per il corpus delle scritture coloniali italiane, che annovera al proprio interno opere di scrittori come Filippo Tommaso Marinetti e Giovanni Papini, libri di viaggio, rapporti etnografici e un certo numero di romanzi di consumo. Possono essere citati a questo riguardo tra gli altri i lavori di Giovanna Tomasello, Riccardo Bonavita, Maria Pagliara, Laura Ricci, Barbara Sòrgoni, Giulietta Stefani, Patrizia Palombo.
Infine, occorre riflettere sulla circostanza che la produzione postcoloniale italiana è un insieme dai confini incerti, con ampie zone di sovrapposizione e contaminazione con la produzione degli scrittori immigrati. Non solo nei tempi, nei modi e nei temi, ma anche quanto alla posizione che queste scritture ricoprono all’interno dello spazio letterario nazionale, una posizione che si fonda sulla relazione tra storia coloniale e discorso postcoloniale, inteso qui come discorso che taglia diagonalmente paesi, storie e letterature, imponendo la revisione di categorie e metodi sulla base di una critica definitiva all’imperialismo coloniale, vecchio e nuovo, e nell’urgenza di restituire la parola al subalterno.
La giornata di studi proposta intende aprire all’interno dell’Istituto Gramsci Emilia Romagna un cantiere di ricerca al cui interno potrebbero nascere ed entrare in relazione una pluralità di interessi di ricerca capaci di dare vita ad ulteriori iniziative (incontri seminariali e organizzazione di convegni, pubblicazioni, veri e propri progetti di ricerca con reperimento di fondi). In questo quadro l’interesse potrà infatti ampliarsi verso la produzione culturale coloniale e postcoloniale (cinema, fumetti, musica). Da questo punto di vista la comune partecipazione dei proponenti alla direzione della rivista Studi Culturali può facilitare sia la pubblicazione dei risultati della ricerca sia l’individuazione di ulteriori interlocutori a livello italiano e internazionale.
PROGRAMMA
ore 9.30 L’immaginario coloniale italiano
Sandro Mezzadra (Università di Bologna), Introduzione ai lavori
10.00 Alessandro Triulzi (Università di Napoli “L’Orientale”), Memorie ibride e voci migranti tra colonia e postcolonia
10.30 Barbara Sòrgoni (Università di Bologna), Sguardi incrociati e conflitti culturali nell’Eritrea coloniale
11.00 pausa
11.30 Roberto Derobertis (Università di Bari), Da colonizzati a colonizzatori. I contadini lucani e la Guerra all’Etiopia in Cristo si è fermato a Eboli: una rilettura postcoloniale
12.00 discussione
ore 15.00La narrativa postcoloniale italiana
15.00 Laura Ricci (Università di Siena), Dal colonialismo al postcolonialismo. Riflessioni sulle politiche culturali e linguistiche
15.30 Federica Sossi (Università di Bergamo), Storie migranti
16.00 Giuliana Benvenuti (Università di Bologna), Riscritture della storia nella narrativa postcoloniale
discussione
17.00 pausa
17.30 Incontro con gli autori. Erminia Dell’Oro, Igiaba Scego, Carla Macoggi discutono con Fulvio Pezzarossa, Sandro Mezzadra e Giuliana Benvenuti.