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Pasolini, la censura, il potere
14 Luglio 2015, 17:00 - 20:00
Nel quarantennale della scomparsa, anche la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna rende omaggio alla figura di Pier Paolo Pasolini partecipando alla rassegna Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna promossa dal Comune di Bologna e dalla Cineteca di Bologna con l’incontro Pasolini, la censura, il potere in collaborazione con la Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
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Partecipano:
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Giacomo Manzoli, Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Marco Antonio Bazzocchi, Università di Bologna
Antonio Gnoli, La Repubblica
Roberto Chiesi, Centro Studi Pier Paolo Pasolini, Cineteca di Bologna
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Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna
Il Comune di Bologna e la Fondazione Cineteca hanno promosso un progetto speciale dedicato all’opera e alla figura intellettuale di Pier Paolo Pasolini, in occasione dei 40 anni dalla morte.
Il titolo del progetto, Più moderno di ogni moderno, cita un famoso e importante componimento poetico di Pasolini stesso, confluito nella raccolta “Poesia in forma di rosa” pubblicata nel 1964.
La città di Bologna, dove Pasolini nacque il 5 marzo del 1922 e dove avvenne la sua formazione intellettuale, prima al Liceo Classico Galvani e poi alla Facoltà di Lettere dell’Università, da sempre riveste, nell’universo del poeta-regista, prima e dopo il suo assassinio, un’importanza assai significativa, per quanto non ancora sufficientemente approfondita. È a Bologna, peraltro, che dal 2004, in accordo con la volontà di Laura Betti, ha trovato dimora, presso la Fondazione Cineteca di Bologna, il Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, negli anni sempre più un punto di riferimento nazionale e internazionale per gli studiosi.
Il progetto ha coinvolto istituzioni pubbliche e private – Fondazione Cineteca di Bologna in primis, Università di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Istituzione Bologna Musei, Istituzione Biblioteche Bologna, ERT Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Gramsci, Comune di Casalecchio – Istituzione Casalecchio delle Culture, ATER/Teatro Comunale Laura Betti – e ha visto la partecipazione di numerosi operatori culturali del territorio che hanno proposto iniziative dedicate a Pasolini e che con la sua figura hanno istituito negli anni un forte legame artistico-culturale.
Il progetto di Bologna, oltre a rendere omaggio al suo illustre concittadino cercando di offrire uno sguardo caleidoscopico e non banale sulla sua opera e sulla sua multiforme creatività di poeta, narratore, saggista, cineasta, drammaturgo e acutissimo osservatore della società contemporanea italiana, ha voluto anche valorizzare le tante realtà della città che, dalle varie istituzioni ai diversi operatori culturali, sono da tempo e con autorevolezza impegnate sul territorio in un’incessante attività culturale capace, negli anni, di istituire un fecondo legame, tra gli altri, con l’opera e la figura intellettuale di Pasolini, grazie ad un ininterrotto interesse rivolto allo studio e alla ricerca sull’arte e sul pensiero del poeta-regista.
Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna ha presentato un vasto, composito e ricco programma di iniziative – mostre, proiezioni, incontri, conferenze, spettacoli di teatro, musica e danza, performance, letture pubbliche e altri interventi artistici – dedicate al poeta-regista, proposte in diversi luoghi del territorio metropolitano, in un arco di tempo da settembre 2015 a marzo 2016. Un’opportunità di indagine, discussione e approfondimento attraverso un percorso artistico-culturale che si è articolato in diversi eventi interdisciplinari, decisi a rivisitare il pensiero e l’arte di Pasolini alla luce del suo complesso rapporto con la città di Bologna.
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