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Per una società dei beni comuni
13 Luglio 2023, 17:30 - 19:30
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e l’Osservatorio dei Beni Comuni invitano all’incontro Per una società dei beni comuni. Dialogo a partire dal libro La société du commun – Pour une écologie politique et culturelle des territoires di Hervé Defalvard (Editions de l’Atelier, 2023), che si terrà giovedì 13 luglio 2023 alle 17.30 presso la Sala Convegni di Via Mentana, 2 (Fondazione Barberini).
Il progetto Osservatorio dei Beni Comuni nasce dall’impegno congiunto della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e della Fondazione Con il Sud, con il coordinamento della Associazione Nazionale Comuni Italiani, ed è volto a costruire un’indagine scientifica e una mappatura delle esperienze in atto nelle città italiane sul tema dei beni comuni, mettendo a confronto il profilo teorico con la loro configurazione empirica fino a ipotizzare nuove formule per l’analisi di contesto e la coprogettazione.
Introduce e coordina
Daniele Donati | Università di Bologna, membro del Comitato scientifico della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e coordinatore scientifico del progetto Osservatorio dei Beni comuni
Interviene
Hervé Defalvard | Autore del libro, maître de conférences presso l’Università Gustave Eiffel
in dialogo con Benedetta Celati | Università di Bologna
Interventi di
Daniela Ciaffi | Politecnico di Torino, Comitato Scientifico dell’Osservatorio dei Beni Comuni
Francesca Gabbriellini | Università di Bologna
Eugenio Fidelbo | Università di Bologna, Osservatorio dei Beni Comuni
Gloria Pettinari | Università di Bologna, Osservatorio dei Beni Comuni
Come allontanarsi da un modello di consumo e produzione intossicato dal capitalismo finanziario e reinventare lo stato sociale danneggiato dallo stato neoliberale? La creazione di monete locali, di negozi di alimentari cooperativi, di parchi eolici cittadini… Hervé Defalvard analizza questi cambiamenti nelle pratiche quotidiane come risposte alla crisi di senso e alla crisi del nostro rapporto con il vivente. Anche se ancora frammentate, queste alternative, che rappresentano un nuovo modo di vivere, lasciano intravedere una società dei beni comuni.
Translocale, la società dei beni comuni traccia legami tra territori, su scale diverse, per una governance collettiva e policentrica dei beni comuni. Per questo motivo, questo libro mette in primo piano le iniziative locali e gli attori che stanno costruendo sui territori pratiche di solidarietà sul lavoro, sull’abitare, sulla salute, sulla cultura, per una società inclusiva e sostenibile.