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www.percorsi-emotivi.org – Parte oggi il nuovo geoblog di Bologna
10 Marzo 2009
Il sito web percorsi-emotivi.org, nasce a partire dalle riflessioni e dalle proposte elaborate dal Laboratorio Mappe Urbane, uno dei gruppi di ricerca attivi all’interno della Fondazione Istituto Gramsci Emilia-Romagna. Il progetto gode del contributo finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
Percorsi-emotivi è un geoblog multiutente aperto. Una piattaforma innovativa che fa dialogare, interfacciandoli, WordPress, il software più noto per la creazione e gestione di blog, e il servizio di mappe offerto da Google.
L’idea alla base di percorsi-emotivi è di far dialogare i cittadini di Bologna con la mappa elettronica della loro città. Gli iscritti al sito avranno modo di inserire, su un punto specifico della mappa (georeferenziazione), un pensiero, una proposta, un ricordo suscitati da quel luogo, concorrendo così a creare una sorta di “digital storytelling” urbano polifonico i cui protagonisti sono i luoghi e il racconto delle emozioni che essi suscitano.
Alcune esperienze che hanno tentato di costruire delle mappe emotive della città vanno ricercate in ambito artistico, a partire dalla ricerca surrealista che ha guardato alla città come a un luogo del meraviglioso, liquido nutritivo e ambiente generatore di incontri e di scoperte. È dal surrealismo, passando attraverso l’esperienza lettrista e situazionista, che si è cominciata a elaborare una rappresentazione dello spazio basata sulle emozioni che esso provoca in chi lo vive o lo attraversa.
Il paesaggio urbano muta continuamente in base agli affetti, agli stati d’animo e alle pratiche che in esso si svolgono e che su percorsi-emotivi possono essere registrati. In questo senso, percorsi-emotivi, può diventare una fonte di informazioni preziose per aumentare la conoscenza della percezione dei luoghi e di come essi sono vissuti dai loro abitanti e dai city users.
Si tratta di una modalità di conoscenza ed esplorazione dell’ambiente urbano che valorizza l’energia delle emozioni e dell’immaginazione quasi sempre trascurate dalle analisi scientifiche della città.
Questo geoblog vuole dunque fornire un suggestivo punto di osservazione del territorio urbano, inteso come agglomerazione di umori e flussi emozionali, in grado di arricchire il quadro di riferimento di pianificatori e decisori politici accanto e al di là delle usuali procedure di analisi e di urbanistica partecipata.
La redazione di percorsi-emotivi
Il lavoro della redazione si articolerà essenzialmente in due funzioni.
La prima sarà quella di agire da filtro rispetto agli interventi degli utenti che posteranno le loro impressioni su percorsi-emotivi.org. L’unico criterio guida per la selezione dei materiali da pubblicare sarà la loro congruità con le finalità del progetto. Nessun intervento di editing precederà invece la pubblicazione e ciò per non inficiare la genuinità dei contributi che deve necessariamente passare anche attraverso la soggettività stilistica.
La seconda funzione della redazione sarà quella di costruire un archivio di materiali, non necessariamente di recente produzione, allo scopo di rendere disponibili espressioni dell’immaginario urbano capaci di sollecitare la fantasia e la riflessione degli utenti.
L’archivio permetterà di garantire una continuità nell’aggiornamento del sito, soprattutto nella sua fase di lancio.
L’archivio e la voce delle molte diversità urbane
L’archivio, inoltre, attraverso la specifica modalità della sua costruzione, avrà uno scopo ancor più rilevante: far fronte, per quanto possibile, all’inevitabile problema dell’autoselezione dei partecipanti. Qualsiasi sperimentazione su internet, infatti, soprattutto quando basata sull’invito agli utenti alla partecipazione e all’autoespressione (in questo caso percezioni e vissuto dei luoghi), si scontra con le selezione implicita dei propri interlocutori di cui si “proietta” un profilo fortemente dipendente da alcune specifiche variabili sociologiche come il genere, l’etnia, il livello di scolarità e di alfabetizzazione informatica.
L’aspettativa di partecipazione di utenti appartenenti alle molte diversità presenti a Bologna, non sempre avvezze all’utilizzo del mezzo, non può essere alta se ci si affida al solo “invito” diretto (la semplice esistenza del sito e la “pubblicità” che se ne può fare), ma deve passare dal coinvolgimento di quegli attori (associazioni che lavorano con i migranti, con le donne in situazioni di disagio, con i “senza fissa dimora”, i centri sociali anziani, le scuole, ecc.) che, grazie al forte radicamento territoriale e alla loro esperienza, hanno già creato un canale comunicativo privilegiato con loro.
Stabilire dei legami con reti sociali già consolidate, può fungere da stimolo e fornire il supporto necessario a coinvolgere chi è più svantaggiato nella comunicazione e nondimeno portatore di una preziosa diversità d’esperienze, prospettive e dunque narrazioni possibili, che è negli intenti del progetto far emergere.
Postazioni pubbliche
Una postazione pubblica per la consultazione e la pubblicazione su percorsi-emotivi.org è presente all’interno dell’Urban Center Bologna e altre sono in corso di attivazione.