E alla fine dell’anno scolastico non potevano certo mancare i diari di Rita Chiappini, con le sue storie d’amore e di versi, di studio e di sorprese – insomma, le storie straordinarie della nostra scuola di tutti i giorni.
Maggio.
Ultimo lavoro dell’anno: un percorso sulla poesia d’amore, proviamo a ricostruire il canone dell’amore in occidente.
Partiamo con Saffo, Alceo, Anacreonte; ragazzi attenti, qualche “bello” ma niente di più. Secondo incontro, i mille baci di Lesbia, i balbettii, la voce che manca, cominciano a svegliarsi: “prof. come in Saffo”, “Che belli questi baci”, “Come oggi!”.
Riflettiamo sulla formazione del canone , Zao interviene dicendo che lui ha sentito proprio tutto quello che Saffo dice, io gli domando perché non l’ha detto nella lezione precedente; “Perché ero troppo emozionato!”.Li guardo tutti, ancora una volta come se fossero nuovi… a volte tacciono per l’emozione?
“Allora non siete proprio indifferenti come cozze spiaggiate?!”
Ridono tutti.
Giugno
Ultimi giorni di scuola, per questa classe così com’è ultimi davvero: l’ anno prossimo i ragazzi si mescoleranno con quelli di altre classi, si spezzeranno gli equilibri, se ne costruiranno altri.
Io avrò solo un gruppo di loro e non sappiamo quale;”Venga con noi prof. non mi può perdere, sono la sua lisca “ , “E io, se non ho più Lei peggioro di nuovo!”.
Qualcuno tenta col tre per due “Con noi c’è anche Zao!”, oppure col contenimento del danno “Con noi non c’è Mattia, deve scegliere noi!”.La buttiamo sul ridere ma abbiamo un po’ di magone.
Claudia si arrabbia con se stessa e le cola il cajal: “Li ho odiati tutto l’anno e adesso mi viene da piangere!”.
Per governare l’onda emotiva apriamo il laboratorio linguistico: facciamo un addio alla classe, massimo 10 righe.
Qualcuno lo fa in rima alternata, altri fanno dotte citazioni…Sara inserisce un verso della Szymborska che ormai è diventato suo : dice
“preferisco persino pensare..”
che i nostri sguardi si incroceranno ancora….un colpo da maestro!
8 giugno
L’ultimo incontro lo dedichiamo alla valutazione del biennio che si chiude, i ragazzi devono elencare punti di forza e punti di debolezza di questa esperienza.
Discussione in piccolo gruppo poi confronto e rielaborazione alla lavagna: tra i punti di forza i rapporti coi compagni, insegnanti preparati, lettura del quotidiano in classe, le discussioni a grande gruppo.
Punti di debolezza: bidelli che non si trovano quando servono, avvisi che interrompono le lezioni o passano in ritardo, spazi scarsi, classi troppo numerose: un saggio di sociologia dell’educazione!
12 Giugno
Si chiude anche l’anno SSIS. Nel complesso tutto bene, grazie grazie, lei è stata un faro nella notte ecc. ma c’è anche qualche malumore, qualcuno che non accetta valutazioni non troppo alte e mi paragona ad un rampicante che non li ha sorretti all’esame. Al di là di tutto mi domando con quale equilibrio valuteranno i loro studenti questi giovani colleghi che si fanno prendere dall’isteria e dall’amarezza quando la valutazione non è al massimo.
Abbiamo allevato una generazione che accetta solo il 30?.
Penso alle mie sogliolette, soddisfatte delle loro sufficienze sudate, dei loro splendidi 7 rilucenti..
Quindi…in quale parte del processo si guastano?