Si è avviata nel dicembre 2021 la ricognizione completa e il riordinamento fisico della raccolta di fotografie afferente all’Archivio del Pci, Federazione di Bologna (1943‐1991). L’insieme di stampe è stato notificato dalla Soprintendenza archivistica per l’Emilia‐Romagna tra i fondi di notevole interesse storico. Una prima stima ha contatto 35 mila esemplari.
Le fotografie d’interesse sono foto di cronaca, scatti di fotografi professionisti e di autori anonimi che vanno dal 2° dopoguerra a tutti gli anni ’80 del Novecento. Testimoniano migliaia di attività svolte e di eventi avvenuti a Bologna e nel territorio bolognese, così come l’impegno pubblico di tante personalità che nel contesto locale, regionale e nazionale hanno portato avanti battaglie civili, politiche e sindacali, profuso esperienza nell’amministrazione pubblica, nel mondo del lavoro, nella vita culturale, nello sport. La ricostruzione post‐bellica della città, l’attività edilizia, lo sviluppo urbanistico di Bologna, gli anni del boom economico, la nascita della Regione, le manifestazioni politiche, le donne e gli uomini protagonisti della vita pubblica di Bologna sono solo alcuni esempi delle figure e dei temi rappresentati nelle immagini.
Le stampe facevano parte delle redazioni dei quotidiani locali Il Progresso d’Italia e La Lotta, della redazione bolognese de l’Unità (servizi giornalistici di fotoreporter locali e di agenzie foto-giornalistiche nazionali) e della documentazione prodotta e usata direttamente dal Pci (partito, sezioni, singoli militanti). Molto eloquenti per la storia di Bologna, sono una fonte ineludibile per lo studio e la ricerca storica, e ogni giorno più richiesta anche per la didattica, la divulgazione, la comunicazione, per mostre e pubblicazioni.
Si tratta di un aggregato unitario giunto alla Fondazione Gramsci Emilia‐Romagna già frutto della ‘fusione’ di più nuclei documentari. A fronte del problematico stato di questo insieme di foto, le due azioni prospettate sono indispensabili al fine di individuare le serie, le sottoserie e le unità archivistiche da crearsi, prioritario step di preparazione all’inventariazione dei documenti che avverrà (con altro futuro intervento) all’interno dell’Archivio fotografico del Pci, Federazione provinciale di Bologna (1946‐1990), presente in archIVI di Città degli Archivi.
Ricognizione e riordino implicano necessariamente la visionatura capillare di tutti i positivi contenuti nelle buste ordinarie, nelle scatole e negli inappropriati faldoni esistenti, dato che una verifica preventiva ha constatato l’impossibilità di ravvisare la disposizione originaria dei documenti; nel corso degli anni, infatti, sono stati materiali letteralmente ‘adoperati’ nel quotidiano da tanti differenti soggetti e per esigenze diverse, utilizzi che hanno comportato una stratificazione di manipolazioni e movimentazioni difficile da ricostruire e dipanare. Lo scopo è avere a disposizione un complesso di documenti iconografici relativi alla storia contemporanea sociale, politica e culturale di Bologna, strutturato organicamente; vale a dire ottenere un quadro compiuto e circostanziato delle testimonianze fotografiche prese in esame in grado di restituire, per quanto possibile, motivi, logiche e tempi di formazione dei nuclei che compongono il fondo. L’elenco reale di consistenza risultante e l’esplorazione approfondita dell’archivio permettono di riconoscere ‐ almeno in buona parte dei casi ‐ le ragioni d’origine dei plurimi sottoinsiemi, di individuare avvenimenti, occasioni e persone raffigurate, così da arrivare a definire le serie archivistiche e la loro più corretta e plausibile articolazione interna.
Al contempo si procederà al ricondizionamento fisico delle stampe, con nuovi e consoni contenitori.