ALEarth è un progetto di Arci Bologna e Fondazione Gramsci Emilia-Romagna che, in linea con gli obbiettivi di sviluppo sostenibile proposti dall’Agenda 2030, ha avuto come obbiettivo principale quello di analizzare la crisi climatica come fenomeno complesso, da affrontare considerandone le dimensioni politica, sociale, legislativa, economica, culturale.
Protagoniste delle riflessioni sul cambiamento climatico e sulla giustizia ambientale sono state quattro classi di tre Istituti superiori di Bologna: Liceo Artistico F. Arcangeli, Liceo Musicale L. Bassi e IPSAS Aldrovandi Rubbiani.
ALEarth ha coinvolto in totale 102 studenti e studentesse. Per promuovere il protagonismo dei e delle giovani, il progetto ha intrecciato strumenti teorici e creativi con l’obbiettivo di interrogare il rapporto “essere umano” – “natura” in modo critico, rifuggendo facili stereotipi e luoghi comuni.
Oltre ad aver co-progettato insieme ad Arci, la Fondazione Gramsci ha curato la parte teorico-contenutista del progetto, individuando tre esperti a cui far registrare un contributo video per le classi, e andando successivamente a scuola per avviare discussioni a partire dalle suggestioni dei video.
I tre studiosi hanno proposto alle classi coinvolte le seguenti riflessioni: Luigi Ferrajoli (Università Roma Tre), Verso una Costituzione della Terra. Questioni civiche, etniche, politiche; Emanuele Leonardi (Università di Bologna), La metamorfosi della giustizia climatica: ambientalismo e critica sociale nel XXI secolo; Federica Giardini (Università Roma Tre), La ridefinizione del rapporto uomo-natura nell’era dell’antropocene.
Durante il primo incontro teorico, la discussione in classe è stata attivata dalle conoscenze pregresse dei ragazzi e delle ragazze, e dalle loro esperienze e riflessioni personali sulle tematiche del progetto (crisi ambientale, diritti fondamentali, giustizia ambientale, sostenibilità, relazione tra essere umano e natura). Partendo dagli obbiettivi dell’agenda 2030, il confronto si è indirizzato verso il progetto politico di Costituzione della Terra. Alcune grandi domande, formulate dal gruppo, hanno fatto da motore al dialogo: chi dovrebbe essere coinvolto nella scrittura di una Costituzione della Terra? Quanto è utopico un progetto del genere? Cosa c’entrano disuguaglianza e guerre con la crisi climatica? In che modo si intrecciano responsabilità individuali e collettive?
Nel secondo incontro teorico, ogni classe si è confrontata sulle azioni (scioperi, manifestazioni, comunicazione) dei movimenti per il clima, partendo dall’analisi degli slogan usati nelle piazze. Per introdurre i successivi laboratori pratico-artistici, il dibattito si è successivamente spostato sul ruolo dell’arte nella crisi climatica, e sui modi in cui vari linguaggi artistici hanno rappresentato il rapporto “essere umano” – “natura” nel corso della storia. La ricerca degli slogan e delle opere d’arte che in vari modi potevano rispondere alla domanda chi è l’uomo e in che rapporto è con l’ambiente ha consentito alle classi di avvicinarsi alla riflessione attraverso linguaggi a loro più familiari, caricando di ulteriore senso le riflessioni filosofiche e politiche contenute nei video degli esperti.
Per favorire la partecipazione e l’apprendimento, alle classiche lezioni frontali è stato prediletto un approccio dialogico e maieutico, che permettesse agli studenti e alle studentesse di esprimere i propri dubbi, valorizzasse le conoscenze pregresse di ognuno/a e incoraggiasse il dibattito. Durante gli incontri teorici, il ruolo della Fondazione Gramsci è stato quello di facilitare la discussione, facendo riflettere il gruppo sulle differenti opinioni e invitando i partecipanti ad ascoltarsi e rispondersi a vicenda.
La festa finale, organizzata nel Parco della Montagnola, rappresenterà una necessaria conclusione del progetto. Le classi, infatti, si incontreranno in uno spazio verde alle porte della città, negli ultimi anni protagonista di progetti di valorizzazione e rigenerazione oltre che luogo di aggregazione e ritrovo per diverse componenti della comunità cittadina. Durante la festa, aperta a chiunque voglia partecipare, i ragazzi e le ragazze presenteranno i risultati del progetto, e dialogheranno con uno dei tre professori dai cui video il progetto era stato innescato.
I laboratori aderiscono al percorso conCittadini, un progetto di cittadinanza attiva rivolto a scuole, enti locali, associazioni e istituzioni del territorio promosso e coordinato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.