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Corso di formazione “Identità Confini Trasgressioni”
12 Febbraio 2020, 15:00 - 19:00
La Fondazione Gramsci Emilia Romagna organizza nei mesi gennaio-febbraio 2020 un corso di formazione, con la responsabilità scientifica di Carlo Galli, rivolto ai docenti della scuola secondaria di II grado dal titolo “Identità Confini Trasgressioni”. Il corso è destinato ai docenti delle discipline letterarie, storiche e filosofiche ed è stato riconosciuto dal MIUR nell’ambito della legge 107/2015, che norma l’obbligo della formazione permanete e strutturale dei docenti in servizio nella scuola pubblica.
Il corso prevede un approccio interdisciplinare volto a problematizzare il concetto di confine – a partire dai fenomeni e dagli eventi storico culturali attraverso i quali si definisce – e a mostrare come questo gioca un ruolo essenziale sia nei processi di costruzione identitaria sia nella loro continua – e spesso drammatica – riformulazione.
Il confine, infatti, serve a incontrarsi e a combattersi, a ritrovarsi e a perdersi; è un limite e una soglia; è un contenersi e un oltrepassare. È strutturazione e destrutturazione. È una funzione essenziale nella costruzione relazionale delle identità, aperte e chiuse, securitarie e accoglienti. È uno spazio liminale in cui spesso accade l’opposto di quello che ci si aspetta, in cui la sicurezza è sfidata dalla sorpresa, il noi dall’Altro, l’Io dal Tu. Storia filosofia e letteratura ne hanno conosciuto la sfida affascinante e abissale.
Lo scopo del corso è quello di stimolare l’individuazione di collegamenti e relazioni coerenti tra fenomeni, eventi e concetti diversi, appartenenti a molteplici ambiti disciplinari e lontani nello spazio e nel tempo, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. A questo fine è stato predisposto un corso articolato in cinque incontri – ciascuno pensato come un dialogo, attorno ad un macrotema comune, tra due relatori appartenenti a prospettive interpretative differenti – atti ad avviare percorsi di analisi che possono essere opportunamente ripresi dai docenti nel contesto didattico di provenienza.
Docenti universitari di Bologna e di altri Atenei, coordinati dalla Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, avviano ad alcuni percorsi avvincenti e drammatici, che possono essere opportunamente ripresi e interpretati nelle scuole superiori.
Il corso prevede una verifica finale con un questionario a risposte aperte. La durata complessiva è di 20 ore (frequenza necessaria di almeno 16 ore). Il costo a carico dei destinatari è di 60 €.
Tutte le lezioni si terranno presso la Sala Tassinari di Palazzo d’Accursio (Piazza Maggiore, 6 – Bologna) sempre dalle ore 15 alle 19.
L’identificativo del corso sulla piattaforma SOFIA del MIUR. Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è 26554.
In alternativa sarà possibile iscriversi contattando direttamente la Fondazione all’indirizzo cavalleri@iger.org oppure chiamando al numero 051231377.
Programma definitivo:
- Mercoledì 29 gennaio
Presentazione del corso a cura di Carlo Galli, Presidente Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
I confini culturali e politici nel mondo antico. Grecia e Persia con Renzo Tosi, Università di Bologna
Roma e Cartagine con Giovanni Brizzi, Università di Bologna
- Mercoledì 5 febbraio
Dal cosmopolitismo kantiano ai confini come questione geografica e politica nella Germania dell’Ottocento con Isabella Consolati, Università di Bologna
I confini dell’Occidente con Alessandro Colombo, Università di Milano
- Mercoledì 12 febbraio
La nozione di spazio politico e di sovranità nel mondo moderno con Carlo Galli, Università di Bologna
I confini come metodo di analisi del mondo globale con Sandro Mezzadra, Università di Bologna
- Mercoledì 19 febbraio
I confini dell’umano: humana feritas nella letteratura rinascimentale con Gian Mario Anselmi, Università di Bologna
Levi, Se questo è un uomo con Laura Bazzicalupo, Università di Salerno
- Mercoledì 26 febbraio
Dante e lo sconfinamento di Ulisse con Paola Vecchi, Università di Bologna
La trincea nella letteratura della Grande guerra con Vittorio Roda, Università di Bologna