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Platform Urbanism and Its Discontent
25 Giugno 2021, 17:00 - 20:00
Venerdì 25 giugno 2021 ore 17.00
DUMBO, Via Casarini, 19
INTO THE BLACK BOX
Platform Urbanism and Its Discontent
ore 17:00 Apertura della mostra con Into the Black Box
ore 17.30 Discorso: “Platform Urbanism and Its Discontents”
Introduzione: PLUS Project
Intervento di Peter Mörtenböck e Helge Mooshammer (curatori del padiglione austriaco alla Biennale Architettura 2021)
Relazioni: Yvonne Hütter (Marie-Curie Fellow), Lucia Babina (attivista culturale), Carmen Lael Hines (Piattaforma-Padiglione Austria)
Discussant: Sandro Mezzadra (Università di Bologna – Accademia di Global Humanities e Teoria Critica)
Le piattaforme stanno diventando vettori cruciali delle trasformazioni urbane. Colonizzano le città incorporando il tessuto sociale in circuiti di valorizzazione, sia simbolici che materiali. Gli abitanti diventano imprenditori in competizione sui mercati. Strade, quartieri, aree vengono codificate, classificate e gerarchizzate in categorie d’uso. I servizi crescono ibridando spazi materiali e digitali. Tuttavia, la presunta orizzontalità della piattaforma nasconde l’imperscrutabilità dei suoi algoritmi, della sua gestione e dei suoi meccanismi. Nonostante la narrazione del progresso e della condivisione, forme di malcontento si sviluppano insieme all’espansione della piattaforma. Contestano le condizioni di lavoro, la gentrificazione, la trasparenza dei dati, la distribuzione dei profitti.
La mostra propone dieci diverse prospettive sull’urbanistica delle piattaforme. Ogni scatola di un padiglione di Dumbo ospita un particolare lavoro di fotoreporter, studiosi e artisti. I collaboratori riflettono su diverse caratteristiche dell’urbanistica delle piattaforme, dalle proteste dei lavoratori alla logistica urbana. Tutti insieme propongono uno sguardo sfaccettato su questo fenomeno. Detto altrimenti, la mostra invita lo spettatore a entrare nel nucleo segreto delle piattaforme e a scoprire i meccanismi nascosti del potere che conservano.
Discorso: “L’urbanistica delle piattaforme e il suo malcontento”
Riorganizzando l’accesso a un ampio spettro di domini fondamentali, come l’istruzione, l’alloggio, l’assistenza sanitaria o anche l’informazione politica, le piattaforme sono destinate a diventare gli attori più potenti che regolano il nostro modo di vivere nelle città. Piattaforme digitali come Facebook, Uber, Airbnb e Amazon incarnano non solo nuovi tipi di imprese, ma anche una cultura di vita completamente nuova, dai prodotti che maneggiamo e i servizi che usiamo ogni giorno a interi quartieri urbani che saranno costruiti da grandi imprese di piattaforme nei prossimi anni. Questi cambiamenti multi-scalari sollevano domande significative sulle potenzialità e i rischi sociali dell’architettura di questi ecosistemi onnicomprensivi.
Into the Black Box è un progetto collettivo di ricerca transdisciplinare promosso da attivisti e studiosi. Logistica planetaria, piattaforme e trasformazioni digitali, organizzazione e lotte del lavoro, processi di urbanizzazione, sono le principali lenti attraverso le quali Into the Black Box elabora un’analisi e un’interpretazione critica delle dinamiche sociali, economiche e politiche contemporanee.
Torna a Bologna la Summer School in Global Studies and Critical Theory dal 21 giugno al 2 luglio 2021.
La Summer School è un programma estivo promosso dalla Duke University, dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e dall’University of Virginia. Insieme prendono il nome di Academy of Global Humanities and Critical Theory e si tratta di una realtà di ricerca concepita come uno spazio intellettuale per studiosi provenienti da diversi campi di ricerca e regioni geografiche per lavorare insieme alla ridefinizione delle scienze umane in un’epoca globale.
Il titolo dell’edizione di quest’anno è POLITICAL IMAGINATION AFTER COVID: LIFE, RACE, TECHNOLOGY, ABOLITION.
Lo scoppio della pandemia ha decisamente sfidato l’immaginazione politica. La diffusione globale del coronavirus, resa possibile dai drammatici cambiamenti nella relazione tra esseri umani e natura, ha sconvolto le forme di vita e messo alla prova nozioni consolidate nella teoria critica, come ad esempio la biopolitica e la globalizzazione. La profonda crisi sociale ed economica provocata dal Covid-19 ha esacerbato le disuguaglianze e rimescolato le economie di mobilità e immobilità, con enormi implicazioni per il lavoro e la vita. Sono emersi nuovi confini, mentre le misure igienico-sanitarie hanno reso ancora più difficile il controllo dei confini internazionali. In paesi come gli Stati Uniti, il Brasile e l’India, la pandemia ha colpito in modo sproporzionato le minoranze razziali e i poveri in generale, mentre il significato di “salute pubblica” è ovunque al centro di accesi dibattiti. Allo stesso tempo, le mobilitazioni sotto il titolo “Black Lives Matter” negli Stati Uniti (con risonanze altrove) hanno affrontato con forza tali questioni, istanziando la costruzione di coalizioni che prendono la questione della razza e del razzismo come punto di partenza, prefigurando allo stesso tempo una possibile politica durante e dopo la Covid-19. Tutte queste domande sono in primo piano nell’edizione 2021 della scuola estiva, che mira a combinare una riflessione sulle configurazioni mutevoli della vita e della tecnologia in un tempo di pandemia con un focus sulla razza e l’abolizione sulla scia delle mobilitazioni “Black Lives Matter”.
Più di 40 partecipanti sono stati selezionati e frequenteranno tutte le lezioni plenarie, i due corsi del mattino e almeno una lezione pomeridiana a settimana. L’edizione 2021 della Summer School in Global Studies and Critical Theory si terrà completamente online, mentre gli eventi pubblici si terranno anche in presenza.