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Storia e memoria | Monte Sole 1944 tra storia e memoria in Italia e nei paesi eredi della Germania nazista
9 Maggio 2022, 17:00 - 19:00
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, l’Istituto Parri e il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e con il Patrocinio del Comune di Bologna e del Quartiere Santo Stefano presentano il ciclo di 4 incontri STORIA e MEMORIA con la responsabilità scientifica di Paolo Capuzzo.
Produzione storiografica ed elaborazione della memoria collettiva hanno specifici rapporti con il passato e rispondono a criteri di costruzione, principi, e condizionamenti sociali e politici differenti. Se la memoria pubblica è incardinata in un’immagine del passato definita da politiche culturali ed educative, ritualità collettive, espressioni monumentali e spesso dipende dalla rappresentazione del passato prodotta dall’industria culturale e dai media sociali, la ricerca storica, invece, è promossa nel quadro di istituzioni, pubbliche e private, e si regola sulla base di metodologie e protocolli che ne legittimano lo statuto.
Questa serie di incontri intende illustrare come si sia determinato il rapporto tra ricerca storica e memoria pubblica sulla base dell’analisi di alcuni casi specifici: una serie di eventi luttuosi avvenuti nel corso del Novecento in contesti geografici e storico-politici molto lontani tra loro. I relatori ci aiuteranno a ricostruire la storia della ricerca storica su tali eventi, mostrando i passaggi conoscitivi, l’uso delle fonti e l’accesso agli archivi, il grado di libertà di cui la ricerca ha potuto godere. Vi si affiancherà una riflessione sulla memoria pubblica per comprendere come abbia risposto a condizionamenti politici, sensibilità sociali, conflitti.
Questa serie di incontri si conclude con la presentazione di un documentario sulla storia di Memorial, la più importante ONG russa che ha lavorato per più di trent’anni per la tutela della memoria delle repressioni di massa staliniane e per la difesa dei diritti umani in Russia. Un tribunale della Federazione Russa ne ha recentemente ordinato la liquidazione.
Per partecipare è richiesto il Super Green Pass e l’utilizzo della mascherina Ffp2. Tutti gli eventi saranno registrati e resi disponibili nei giorni successivi sul canale Youtube della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna
Lunedì 9 maggio 2022 – ore 17.00 Sala Prof. Marco Biagi – Complesso del Baraccano (Via S. Stefano 119, Bologna)
Introduce Andrea Marchi | Vicepresidente Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto
Intervengono Carlo Gentile | Università di Colonia
Eloisa Betti | Responsabile del progetto memoria della strage di Montesole
Monte Sole 1944 tra storia e memoria in Italia e nei paesi eredi della Germania nazista
Con il patrocinio del Quartiere S.Stefano
Evento profondamente traumatico per la sua comunità e con pesanti ricadute per i soggetti coinvolti, la strage di Monte Sole/Marzabotto è anche un evento paradigmatico che ci permette di illustrare i condizionamenti politici, le sensibilità sociali e i conflitti che accompagnarono nel dopoguerra la lunga storia della sua memoria in Italia e nei tre paesi eredi della Germania nazista, la Repubblica federale tedesca, la Repubblica democratica tedesca e l’Austria. Il conflitto sulla memoria di quei fatti fu aspro in Italia, dove i principali attori furono lo schieramento antifascista, in particolare il PCI, il mondo cattolico, la giustizia militare e gli ambienti di destra. La DDR si attribuì l’eredità della resistenza al nazismo rinunciando ad assumere responsabilità concrete per i suoi crimini, ma offrì la possibilità alle vittime di narrare la loro storia (Giorgi, Marzabotto spricht, Berlino-Est 1958), cosa che invece nella Germania federale fu a lungo difficile. La situazione dell’Austria, con la sua caratteristica suddivisione politica tra sinistra al potere, mondo cattolico conservatore e Drittes Lager di estrema destra a lungo in opposizione, ma con un rapporto conflittale con l’Italia a causa della questione sudtirolese, fu ancora diversa. La questione legata alla lunga incarcerazione di Walter Reder e al suo rilascio nel 1985 ebbe qui pesanti ricadute politiche e memoriali.
In tutti e tre i paesi per molti anni la narrazione della strage di Monte Sole fu controllata da influenti gruppi di potere. La figura di Walter Reder divenne un mito negativo in Italia, soprattutto per chi si rifaceva alle tradizioni e all’eredità della resistenza. Nella Germania di Bonn e in Austria fino agli anni 80 furono soprattutto le organizzazioni dei reduci della Wehrmacht e delle Waffen-SS a monopolizzare il discorso pubblico sulla strage e sui perpetratori.
Solo dopo il 2000 in Italia come in Germania la memoria delle vittime della strage iniziò a essere riconosciuta. La visita a Marzabotto e a Monte Sole del presidente tedesco Johannes Rau nella primavera del 2002 e il processo di La Spezia del 2005/2006 furono i momenti che aprirono la strada al riconoscimento delle voci delle vittime civili.