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Storia e memoria | Storia, memoria e politica nella Russia di Putin: il caso Memorial
12 Maggio 2022, 18:00 - 20:00
La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, l’Istituto Parri e il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e con il Patrocinio del Comune di Bologna e del Quartiere Santo Stefano presentano il ciclo di 4 incontri STORIA e MEMORIA con la responsabilità scientifica di Paolo Capuzzo.
Produzione storiografica ed elaborazione della memoria collettiva hanno specifici rapporti con il passato e rispondono a criteri di costruzione, principi, e condizionamenti sociali e politici differenti. Se la memoria pubblica è incardinata in un’immagine del passato definita da politiche culturali ed educative, ritualità collettive, espressioni monumentali e spesso dipende dalla rappresentazione del passato prodotta dall’industria culturale e dai media sociali, la ricerca storica, invece, è promossa nel quadro di istituzioni, pubbliche e private, e si regola sulla base di metodologie e protocolli che ne legittimano lo statuto.
Questa serie di incontri intende illustrare come si sia determinato il rapporto tra ricerca storica e memoria pubblica sulla base dell’analisi di alcuni casi specifici: una serie di eventi luttuosi avvenuti nel corso del Novecento in contesti geografici e storico-politici molto lontani tra loro. I relatori ci aiuteranno a ricostruire la storia della ricerca storica su tali eventi, mostrando i passaggi conoscitivi, l’uso delle fonti e l’accesso agli archivi, il grado di libertà di cui la ricerca ha potuto godere. Vi si affiancherà una riflessione sulla memoria pubblica per comprendere come abbia risposto a condizionamenti politici, sensibilità sociali, conflitti.
Questa serie di incontri si conclude con la presentazione di un documentario sulla storia di Memorial, la più importante ONG russa che ha lavorato per più di trent’anni per la tutela della memoria delle repressioni di massa staliniane e per la difesa dei diritti umani in Russia. Un tribunale della Federazione Russa ne ha recentemente ordinato la liquidazione.
Giovedì 12 maggio 2022 – ore 18.00 Cinema Lumière (Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2/b, Bologna)
In collaborazione con Cineteca di Bologna
Niccolò Pianciola | Università di Padova
Storia, memoria e politica nella Russia di Putin: il caso Memorial
Proiezione di Processo alla memoria di Konstantin Goldenzweig (Russia 2021, 58’) Versione originale con sottotitoli italiani (Ingresso libero)
Memorial era la più importante ONG attiva nella società russa. L’associazione fu fondata nel 1989 dal Premio Nobel Andrej Sacharov insieme ad Arsenij Roginskij, Lev Ponomarëv ed altri attivisti. Per decenni, Memorial è stata impegnata a tutelare la memoria delle repressioni sovietiche in URSS, e a difendere i diritti umani violati nella Russia postsovietica. È l’unica organizzazione non statale russa a possedere un grande archivio di memorie, documenti e artefatti che documentano le vite dei milioni passati attraverso l’arcipelago dei campi del Gulag e degli altri gironi del sistema repressivo sovietico. Questi documenti sono stati raccolti negli anni grazie a un capillare lavoro portato avanti da centinaia di volontari dell’associazione. Grazie a Memorial è stato in molti casi possibile identificare l’ubicazione di molte fosse comuni nelle quali erano stati fatti scomparire i «nemici del popolo». Fin dagli anni Novanta, Memorial è stata attiva nel documentare le violazioni dei diritti umani nella Russia contemporanea e a fornire assistenza giuridica alle vittime e ai loro familiari, in particolare durante i due sanguinosi conflitti in Cecenia. Sotto Putin, l’associazione ha conosciuto una crescente persecuzione da parte delle autorità, fino alla liquidazione avvenuta alla fine dello scorso mese di febbraio. Il reportage di Konstantin Goldenzweig ricostruisce la straordinaria storia di Memorial, dalla fondazione alla vigilia della liquidazione. Mostrando la persecuzione della più influente ONG russa, il film mette in luce la condizione della società civile sotto il tallone di regime autoritario che governa la Russia.