Emanuele Macaluso … [et al.]
Crisi dell’agricoltura e ricerca Ricerca, sperimentazione, innovazione tecnologica per lo sviluppo dell’agricoltura
De Donato, Bari 1977
€ 6
Atti del convegno di studi promosso dall’Istituto Gramsci, Sezione dell’Emilia Romagna e dal CESPE, Centro studi di politica economica, Bologna, 22-23 ottobre 1976.
Indice
Premessa di Emanuele Macaluso
Introduzione di Eugenio Peggio
Relazioni
Guido Fagiani, Ricerca e sviluppo dell’agricoltura
Ennio Galante, Le strutture di ricerca agricolo-alimentare in Italia
Comunicazioni
Michele De Benedictis, Dualismo tecnologico e progresso tecnico nell’agricoltura italiana
Carlo Barbarella, La ricerca agricola nei paesi della Comunità Europea
Umberto Bertelè e Francesco Brioschi, Analisi per “settori integrati verticalmente” del deficit agricolo-alimentare italiano
Antonio Picchi, Sperimentazione agraria e Regioni
Donata Cavazza. Il ruolo dei servizi di sviluppo agricolo nel rapporto tra produzione agricola e ricerca
Luigi Di Bello, I problemi della ricerca nell’esperienza della programmazione agricola comprensoriale
F. Badini, A. Barilli, E. Bussi, W. Canapini, L’esperienza del CRPA e delle autonomie locali e regionali nella promozione e divulgazione della ricerca per l’agricoltura
Giovanni Montanari, Sviluppo programmato dell’agricoltura, ricerca scientifica e innovazioni, ruolo dei produttori
Alessandro Carena, La ricerca fattore essenziale per il recupero produttivo e sociale delle aree interne del Mezzogiorno
Marcello Buiatti, Pietro Rotili, Francesco Salamini, Problemi del miglioramento vegetale: produzione cerealicolo-foraggera in funzione della zootecnia
Pier Giovanni Buiatti, Vincenzo Russo, Ferdinando Svizzera, Ricerca scientifica e produzione animale
Arturo Arbizzani, I problemi del settore bieticolo-zuccheriero
Carlo R. Lerici, Ricerca scientifica e tecnologica nel settore dei prodotti alimentari
V. Trevisan, R. Caponigro, Le risorse climatiche e la difesa della avversità naturali in agricoltura
V. Polacchini, G. Santagata, M. Zanzani, D. Marani, Agricoltura e pianificazione delle risorse idriche
Gaetano Esposito, La contabilità agricola nelle Comunità europee
Il dibattito
Felice Lanza, Lino Visani, Jacques Gillot, Giuseppe Campos-Venuti, Paolo Giordano, Giuseppe Orlando, Gianfranco Di Riccò, Alessandro Nardone, Adriano Mantovani, Pietro Rotili, Vito Saccomandi, Gabriele Goidanich, Emanuele Macaluso, Giacinto militello, Attilio Esposto, Duccio Tabet
Conclusioni di Giovanni Berlinguer
Interventi scritti
Antonino Caccetta, Sandra Carina, Luigi Castellani, Angelo Drago e Franco Russo, Giuseppe Fassini, Walter Ganapini, Rosario Guarriera, Adriano Leone, Giancarlo Naldi, A. Schiavo, Stefano Stanghellini
Scheda
L’indeterminatezza, la casualità, quando non la vera e propria inconsistenza, del rapporto che il complesso della ricerca scientifica e tecnologica intrattiene, nel nostro paese, con l’agricoltura si rivelano con sempre maggiore evidenza come risultati, e non certo i meno gravidi di conseguenze di lungo periodo, di una scelta politica e economica che ha contrattato una determinata collocazione dell’Italia nella divisione internazionale del lavoro e dei mercati con la marginalizzazione dell’agricoltura.
Le ricerche condotte in occasione del convegno su Ricerca e sperimentazione tecnologica per il rinnovamento dell’agricoltura – di cui questo volume pubblica interamente gli atti – contribuiscono, da un lato, a mettere in circostanziata evidenza questo aspetto specifico – finora rimasto in ombra – dell’arretratezza del sistema produttivo e, insieme, della ricerca italiani; dall’altro, a indicare le possibilità che una collocazione nuova di vasti settori della ricerca apre per una reimpostazione dei problemi del settore primario e per la risoluzione di quei nodi che rendono così pesante l’incidenza negativa dell’agricoltura nella determinazione dei caratteri peculiari della crisi italiana.
Attraverso l’analisi – originalmente ed esemplarmente interdisciplinare – che ricercatori e tecnici dei vari istituti, economisti, urbanisti ed esponenti dell’associazionismo contadino, conducono sui problemi strutturali dell’agricoltura italiana e del suo rapporto con il mondo della ricerca pura e applicata – dal recupero delle zone interne del Mezzogiorno, all’utilizzazione delle risorse idriche; dall’analisi dei singoli comparti produttivi (bieticolo-zuccheriero, cerealicolo, ecc.) al confronto fra l’organizzazione della ricerca in Italia e quella degli altri paesi europei, al problema del complessivo assetto del territorio, ecc. – emerge un quadro drammatico delle disastrose conseguenze provocate nel tessuto sociale ed economico delle campagne dalla mancanza di programmazione nell’attività dei molteplici enti di ricerca, o dalla loro soggezione ai vincoli dettati dalla grande industria – di cui divengono spesso i terminali – e agli orientamenti produttivi, scientifici e tecnici dominanti negli altri paesi della Comunità economica europea o negli Stati Uniti. E tuttavia emergono altresì le ampie possibilità che un potenziamento di questa rete diffusa di centri e la valorizzazione delle competenze accumulate offrono al rinnovamento dell’agricoltura, purché l’uno e l’altra vengano collocati in un’opera di decisa trasformazione degli indirizzi e delle stesse strutture istituzionali della ricerca, che ne muti le attuali forme di committenza, di destinazione e di trasmissione dei risultati, rivalutando in questa direzione l’apporto diretto delle masse contadine, quali protagoniste fondamentali della battaglia per il rinnovamento dell’agricoltura.
Sottratta ai processi verticali di elaborazione e determinazione degli indirizzi e degli obiettivi, collegata – pur nel quadro di una programmazione nazionale – alle varie e molteplici situazioni delle campagne italiane attraverso le Regioni e i nuovi organismi comprensoriali, la ricerca scientifica può fortemente contribuire al rilancio del settore primario, a quella riclassificazione dei rapporti fra industria e agricoltura cui è affidata gran parte delle possibilità di porre su nuovo e più solide basi il meccanismo di sviluppo del nostro paese.