Stefano Bianchini (a cura di)
L’autogestione jugoslava
Angeli, Milano 1982
Indice
PARTE I – Elaborazione ideale e sviluppo storico: aspetti e momenti dell’autogestione jugoslava
1. Marco Dogo, Alle origini dell’autogestione: la formazione di una nuova legittimità rivoluzionaria
2. Joze Pirjevec, Aspetti del pensiero e della prassi economico-politica in Jugoslavia nel 1947-1948
3. Stefano Bianchini, Rinnovamento dell’economia e spinte nazionaliste fra il 1965 e il 1972
4. Franco Crespi, Autogestione e mediazione istituzionale
5. Roberto Gatti, Socialismo e autogestione nell’esperienza di Praxis
PARTE II – L’autogestione oggi: democrazia politica e democrazia economica
1. Francesco Galgano, Partecipazione nell’impresa e partecipazione nella società secondo il modello jugoslavo
2. Assunta Antonini e Mario Pacor, Democrazia, pluralismo e partecipazione nel lavoro associato
3. Bruno Cardani, Comune e autogestione: riflessioni e proposte di riflessione su aspetti teorici e problemi pratici
4. Gaetano Veneto, Ennio Triggiani, Mario Giovanni Garofalo, Maurizio Ricci, Sindacato e autogestione nell’ordinamento costituzionale
5. Tito Favaretto, Aspetti della conflittualità e della distribuzione del potere sociale nell’impresa autogestita jugoslava
PARTE III – Assetto economico e struttura sociale nel lavoro associato
1. Paolo Brera, Pianificazione e lavoro associato
2. Carlo Boffito, Il ruolo del sistema bancario nel lavoro associato
3. Gaetano La Pira, Agricoltura e autogestione
4. Bruno Dallago, L’inflazione nei paesi socialisti: un tentativo di comparazione fra i casi jugoslavo e ungherese
5. Gabriele Crespi Reghizzi, Autogestione e investimenti esteri in Jugoslavia
6. Darko Bratina, Divisione del lavoro e differenziazione sociale nell’autogestione jugoslava
7. Gabriella Fusi, Per un’analisi della stratificazione sociale e del sistema educativo in Jugoslavia
PARTE IV – Il ruolo della nazione nella federazione jugoslava e sulla scena mondiale
1. Karel Siskovic, La questione nazionale in Jugoslavia: alcuni appunti sulle sue caratteristiche
2. Dino Bernardini, Aspetti della questione nazionale: il caso macedone
3. Franco Soglian, Autogestione e non allineamento
Scheda
Il dopo Tito, la crisi economica, l’insorgere del nazionalismo nel Kosovo: la Jugoslavia, questo paese tanto “diverso” nel quadro dei paesi dell’Europa orientale, è tornata negli ultimi tempi alla ribalta delle cronache. Non c’è dubbio che un dibattito assai ampio sia in corso in Jugoslavia sui diversi temi che l’autogestione, la democrazia, il pluralismo e l’informazione sollevano nel momento in cui la necessità di imprimere un nuovo corso all’insieme dell’assetto economico implica un elevamento della qualità della vita. Il 3° congresso degli autogestori (giugno 1981) si è sforzato di cercare nuove risposte alle grandi questioni che, del resto, sono in gran parte al centro dell’attenzione del movimento operaio dell’Europa occidentale: come sviluppare un mercato socialista? quale ruolo attribuire al piano? come garantire partecipazione attiva e controllo sulla ripartizione allargata da parte dei lavoratori e dei cittadini? come far uscire il lavoratore e il cittadino da un indistinto corpo elettorale affinché, in quanto soggetto organizzato e associato, possa far sentire la sua voce attraverso i suoi rappresentanti ai vertici del paese? come dare vivacità dialettica alle organizzazioni politiche? come garantire un efficace e democratico flusso di informazioni in tutta la complessa struttura autogestionale del Paese?
Forte di una storia gelosa della propria indipendenza, ricca di trasformazioni e di intuizioni che hanno inciso anche a livello mondiale (dal conflitto con il Cominform nel 1948 al non-allineamento, dall’introduzione dell’autogestione nel 1950 alla riforma economica del 1965 e al pluralismo di interessi), la Jugoslavia, crogiuolo di nazioni tanto diverse, alle prese con una “questione nazionale” che allo stesso tempo la tormenta e ne esalta l’insieme di peculiarità culturali, linguistiche, storiche ed economiche, costituisce ormai da anni un laboratorio assai vivo, anche se contraddittorio, per la costruzione di una nuova società.
Gli scritti raccolti in questo volume, frutto del concorso di sociologi, storici, economisti, giuristi di vario orientamento ideale e politico, presentano una stimolante analisi del “caso Jugoslavia” e un impegno che, forse per la prima volta in modo tanto ampio, vede protagonisti studiosi e ricercatori italiani: risalendo ad alcuni momenti storici fondamentali per la nuova Jugoslavia, il volume tocca così aspetti importanti del dibattito ideale sull’autogestione e affronta i principali nodi politici, economici e nazionali di uno stato che ha raggiunto un indiscusso prestigio internazionale.