Sergio Lugaresi- Mario Telò (a cura di)
Governo di sinistra e politiche di riforma in Europa. Il caso svedese
F. Angeli, Milano 1984
€ 9
Indice
Pier Paolo D’Attorre, Presentazione
1. Mario Telò, L’esperienza della socialdemocrazia svedese nello scenario europeo
1. Premessa
2. La genesi dell’esperimento svedese e le condizioni del successo degli anni ‘30
3. La parabola del modello svedese sino alla crisi degli anni ‘70
4. L’itinerario dei progetti di “democrazia economica” dagli anni ’70 agli anni ’80: dal piano “Meidner” al “piano Edin”
5. L’attuale esperimento di governo e il problema dell’innovazione nell’Europa degli anni ‘80
2. Walter Korpi, Democrazia politica e socialismo riformatore
1. Pluralismo, marxismo-leninismo e neo-corporativismo
2. Analisi critica
3. Risorse di potere
4. Cambiamento sociale
5. Contrattazione sociale
6. Potere della classe operaia e corporativismo
7. L’alternativa di sinistra e il “compromesso storico” in Svezia
8. La dissoluzione del compromesso
Bibliografia
Pietro Barcellona, Commento
3. Gösta Esping-Andersen, L’evoluzione della politica sociale in Scandinavia
1. Teorie e principi di politica sociale
2. La distribuzione del potere nelle nazioni occidentali
3. Gli stati assistenziali scandinavi in una prospettiva comparativa
3.1. L’assistenzialismo nel secolo XIX
3.2. Il periodo liberale
3.3. Il periodo socialdemocratico
3.4. L’ascesa del welfare state nell’era postbellica
Bibliografia
Massimo Paci, Commento
4. Rudolf Meidner, L’espansione del settore pubblico
1. Cambiamenti della struttura economica a livello mondiale
2. tendenza verso una spesa pubblica crescente
3. Tentativi di spiegazione dell’espansione del settore pubblico
4. L’espansione del settore pubblico deve continuare?
5. L’espansione continua del settore pubblico è auspicabile?
6. A quali condizioni è possibile un’ulteriore espansione del settore pubblico?
7. Alcuni problemi collegati con un’espansione continua del settore pubblico
7.1. Conseguenze di politica estera
7.2. L’espansione del settore pubblico nel caso di crescita economica ridotta
7.3. L’espansione del settore pubblico ha effetti modificativi del sistema?
5. Jan Johannesson, La politica del mercato del lavoro
1. Introduzione
2. Lo sviluppo della politica del mercato del lavoro in Svezia
2.1. Variazioni di volume: spesa complessiva e numero di persone interessate alle varie misure della politica del mercato del lavoro
2.2. Variazioni nella composizione della politica del mercato del lavoro
3. Alcuni effetti della politica del mercato del lavoro
3.1. Evoluzione di alcune variabili fondamentali del mercato del lavoro
3.2. Il processo di collocamento nel mercato del lavoro
3.3. politica del mercato del lavoro e stabilizzazione
4. Conclusioni
Appendice A – Contenuti e spese dei vari programmi della politica del mercato del lavoro in base alla commissione nazionale del mercato del lavoro
Appendice B – Numero di persone interessate alle diverse misure
Birger Vicklund, Commento
Pietro Ichino, Commento
6. Per Olof Edin, La politica economica in Svezia
1. I precedenti
2. Le nostre conclusioni
3. La nostra politica
3.1. Svalutazione
3.2. Politica del mercato del lavoro
3.3. Un’equa distribuzione
3.4. I fondi dei lavoratori
4. L’esito della nostra Politica
Riccardo Parboni,Commento
7. Sergio Lugaresi, Il progetto di “democrazia economica” e i problemi dell’economia
1. I problemi strutturali della società svedese
2. Esiti possibili
3. Conclusione
8. Pietro Ingrao, Le ragioni dell’interesse per il caso svedese nella sinistra italiana
Scheda
La crescita di interesse per la riflessione e la prassi politica della sinistra svedese trae spunto dalla significativa revisione strategica operata, in particolare dal partito socialdemocratico e dal sindacato, nel corso degli anni ’80. Il successo elettorale del 1982, che ha riportato la sinistra al governo dopo sei anni di opposizione, ha spostato l’elaborazione delle forze di sinistra dall’approfondimento della crisi definitiva del “compromesso sociale” degli anni del benessere, alla ricerca di un nuovo programma di riforme. Di tale programma, i saggi raccolti in questo volume, che traggono spunto da un seminario internazionale promosso dall’Istituto Gramsci dell’Emilia Romagna in collaborazione con il Centro studi e iniziative per la riforma dello stato, sottolineano alcune dimensioni. I vincoli internazionali di una politica economica capace di riaffermare il primato dei bisogni sociali rispetto ad approcci neoliberisti e conservatori, il rapporto da instaurare tra governo dell’economia, politiche anticrisi e democrazia industriale, le politiche dell’occupazione e l’intervento pubblico nel mercato del lavoro, le politiche di sicurezza sociale sono dunque al centro dei diversi contributi.
Il varo definitivo della legge istitutiva il Fondo dei lavoratori rende particolarmente interessante il ventaglio di ricerche qui proposte, soprattutto per l’Italia ove il “welfare state” ha conosciuto sviluppi e crisi certamente distinte e distanti da quelle proprie della Svezia, ma dove non meno ricco è il dibattito in corso nella sinistra per una strategia riformatrice adatta agli anni ’80.