Roberto Finzi, Sandra Lotti (a cura di)
Dove va l’Europa? Problemi e prospettive del vecchio continente nel mondo attuale
F. Angeli, Milano 1989
€ 10
Indice
Premessa
Avvertenza
L’Europa tra crescita e crisi
Ramón Tamames, Alcune previsioni sul futuro economico e sociale dell’Europa
Gŏran Therborn, Svolte storiche e polarizzazione attuale nelle società europee
Giovanni Galloni, Le forze cattolico-democratiche in Europa
Renato Zangheri – Mario Telò, La sinistra europea
Luigi Compagna, Movimenti liberal-democratici in Europa
Guido Fanti, Le istituzioni comunitarie: bilanci e prospettive
Su alcune risorse dell’Europa
Antonio Golini, Il bene uomo: trends demografici, lavoro e migrazione
Jacques Sallois, Una politica europea del territorio per la crescita
Antonio Giolitti, Economia e politica, Stato e mercato nella costruzione dell’unità europea
Gilles Postel-Vinay, L’agricoltura: fine della campagna e dimensione europea
Richard Portes, Riflessioni sulla situazione economica e culturale
Carlo Bernardini, Situazione e prospettive della risorsa ricerca
La dimensione europea tra politiche nazionali e assetti mondiali
Gabriele de Rosa, verso un’Europa a più marce
Gaetano Arfè, Minoranze etniche e nazionali nell’Europa comunitaria
Gian Giacomo Magone, L’Europa tra Est e Ovest
Pierre Scori, Europa, Nord e Sud del mondo
Vadim Zagladin, L’URSS e i problemi di unificazione europea
Scheda
Questo volume nasce dall’urgenza di sottolineare e di analizzare con ottica e strumenti pluridisciplinari problemi e ruolo del vecchio continente partendo dai dati della realtà economica, demografica e politica degli ultimi decenni.
Il confronto tra esperti in campo storico, economico e politologico di diversi paesi porta ad un quadro ricco, articolato anche per qualche verso, provocatorio.
Se ne ricavano gli elementi di una mappa economica politica da cui è possibile estrapolare linee di tendenza, ruoli, vocazioni dell’Europa in un mondo in rapida trasformazione.
La scelta di San Marino come luogo d’incontro non è casuale. La profonda revisione critica delle sue radici storiche, la creazione di un’Università come comunità aperta di studio e la vocazione al confronto e alla collaborazione fanno, della Repubblica, una protagonista attiva della nuova realtà comunitaria.