Davide Ferrari e Gianni Scalia (a cura di)
Pasolini e Bologna
Pendragon, Bologna 1998
€ 13
Indice
Premessa
Concetto Pozzati, Saluto dell’assessore alla Cultura del Comune di Bologna
Gian Mario Anselmi, Discorso del direttore dell’Istituto Gramsci
Franco Grillini, Pasolini a Bologna?
I Sezione – BOLOGNA E LA FORMAZIONE DI PASOLINI
Marco Antonio Bazzocchi, Bologna: una tesi e un sogno
Stefano Casi, “Idolo dei nostri pensieri il teatro”. Pasolini 1937-1943
Dario Trento, Pasolini, Longhi e Francesco Arcangeli tra la primavera 1941 e l’estate 1943. I fatti di Masolino e di Masaccio
Mario Ricci, “Il setaccio”: notazioni e dettagli
Patrick Mc Carthy, Pasolini e “Il setaccio”: alla ricerca di parole politiche
II Sezione – BOLOGNA: MEMORIA DI PASOLINI
Alberto Bertoni, Presentazione
Luciano Serra, L’estate del 1941
Roberto Roversi, Pasolini e l’aria barbaricamente azzurra di Bologna
Giovanna Bemporad, Pasolini, amico e antagonista
Francesco Leonetti, Con Pasolini in “Officina”
Fabio Mauri, Intimità di Pasolini
Elsa De Giorgi, Una testimonianza
III Sezione – IL CINEMA CORSARO
Vittorio Boarini, Presentazione
Renzo Renzi, Quasi un compagno di scuola
Pietro Bonfiglioli, Pier Paolo Pasolini, il cinema di poesia
Pasquale Misuraca, Intervento
Ivo Barnabò Micheli, Intervento
IV Sezione – L’ESPERIENZA DI “OFFICINA”
Davide Ferrari, Presentazione
Gian Carlo Ferretti, Un dibattito su “Officina”
Anna Panicali, “Officina” attraverso le lettere pasoliniane
Katia Migliori, Cattivi pensieri per Pier Paolo Pasolini
Niva Lorenzini, “Officina”, “Il Verri”: il dibattito fra le riviste alla fine degli anni ’50
Gianni D’Elia, Da “Officina” all’esperienza di “Lengua”
V Sezione – SENZA PASOLINI
Marco Macciantelli, Presentazione
Gianni Scalia, Senza Pasolini
Laura Betti
APPENDICE
Massimo Riva, Pasolini in Nord America: problemi di ricezione e prospettive
Scheda
Pasolini e Bologna nasce dal convegno, tenutosi nel dicembre 1995, per iniziativa dell’Istituto Gramsci Emilia-Romagna, dell’Associazione culturale “In forma di parole”, dell’Associazione “La casa dei pensieri” e della Cineteca comunale di Bologna.
Sono raccolti scritti di C. Pozzati, G.M. Anselmi, F. Grillini, M.A. Bazzocchi, S. Casi, D. Trento, M. Ricci, P. Mc Carthy, A. Bertoni, L. Serra, R. Roversi, G. Bemporad, F. Leonetti, F. Mauri, E. De Giorgi, V. Boarini, R. Renzi, P. Bonfiglioli, P. Misuraca, I. Micheli, M. Riva, D. Ferrari, G.C. Ferretti, A. Panicali, K. Migliori, N. Lorenzini, G. D’Elia, M. Macciantelli, G. Scalia, L. Betti.
Laura Betti ha aggiunto al suo intervento, ripreso da un testo di presentazione del suo spettacolo Una disperata vitalità, la seguente nota che interroga con appassionata “provocazione” istituzioni e cittadini sul rapporto tra Bologna e Pasolini: “Siamo nati a Bologna, Pier Paolo ed io. Ma Bologna non ha figli. L’ho visto e toccato con mano, incredula e anche stupita nel sorprendermi così capace di stupore…! Perché una donna può non voler figli o liberarsene. Non una città. Una città che respinge i figli non può che aver rinunciato ad ogni istanza culturale”.
Il libro non vuole essere una rituale commemorazione ma il racconto della formazione di una personalità che rimane nella cultura italiana e mondiale.