Sandro Bellassai
La morale comunista. Pubblico e privato nella rappresentazione del PCI (1947-1956)
Carocci, Roma 2000
€ 25
Indice
Prefazione di Aldo Agosti
Introduzione
Ringraziamenti
1. CULTURA POLITICA E ORGANIZZAZIONE COMUNISTA: IL RAPPORTO MILITANTE-PARTITO
1.1 Le rilevanze culturali della dimensione organizzativa
Il “partito nuovo” e il contesto; Un’organizzazione di massa e di quadri
1.2 Le caratteristiche del rapporto militante-partito
L’iperattivismo e il suo spazio sociale e simbolico; Lo spirito di sacrificio; L’emulazione; Contro l’individualismo;
L’attaccamento al partito; La “serietà”;
1.3 La formazione dei quadri
Il partito come scuola e le scuole di partito; L’evoluzione dell’attività educativa; La funzione pedagogica del collettivo;
Il “carattere” del quadro; La “critica e autocritica”; Alcune difficoltà dell’attività educativa
2. LA MORALITÀ COMUNISTA E L’AMBITO FAMILIARE
2.1 I caratteri della moralità comunista: un “sistema” aperto
Cultura cattolica e cultura comunista; Le culture popolari; Le culture operaie; La cultura di massa
2.2 Il morale e l’immorale
Comunismo e moralismo; Secchia e il bicchiere d’acqua; Proletario e morale, borghese e immorale
2.3 Famiglia e dintorni
Ritratti di famiglia in rosso; Famiglia, lotta di classe e società; Il matrimonio e l’amore; Il divorzio; I figli della colpa
2.4 Moralità e “modernizzazione”
Il progresso e il “benessere”; La “vita moderna” e i beni di consumo; Consumi e ideologia
3. IDENTITÀ E RELAZIONI DI GENERE: L’UOMO COMUNISTA
3.1 L’identità maschile nella cultura politica comunista
Lo stereotipo dell’uomo proletario; Serio, razionale e… senza barba
3.2 Pubblico e privato nella rappresentazione comunista del maschile
Il marito comunista; Bottoni e felicità coniugale; Politica al maschile e militanza femminile; Gli uomini e le minacce
della “vita moderna”
3.3 I rapporti con le donne e la sessualità
La “normalità” sessuale degli uomini comunisti; La “doppia morale”
4. IDENTITÀ E RELAZIONI DI GENERE: LA DONNA COMUNISTA
4.1 Lo spazio pubblico
La nuova donna; La partecipazione politica; Costi e benefici della militanza femminile; Il “lavoro tra le donne”;
4.2 Tra famiglia, lavoro e politica
L’emancipazione; La donna e il lavoro; L’assistenza come militanza politica
4.3 Lo spazio familiare
Madre al cento per cento; La moglie comunista
5. “QUELLI CHE DARANNO IL CAMBIO”. L’EDUCAZIONE DEMOCRATICA DELL’INFANZIA
5.1 L’Associazione pionieri d’Italia: educazione ed organizzazione
Struttura e attività dell’Api; Il conflitto con i cattolici; Il caso di Pozzonovo
5.2 I contenuti delle attività per l’infanzia
L’educazione “nazionale”; Scuola, famiglia e società nell’educazione; Un’educazione integrale; La morale del pioniere
Bibliografia
Indice dei nomi
Scheda
Dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni Sessanta, il dibattito ideologico e l’elaborazione teorica del Partito comunista italiano ignorano sistematicamente i temi della famiglia, della morale, dei ruoli e delle identità di genere e, più globalmente, della vita quotidiana. Ma nel progetto pedagogico complessivo del PCI, in realtà, tali questioni assumono una rilevanza non secondaria, alla luce del tentativo comunista di radicare il proprio sistema di valori nel tessuto vivo della società italiana del dopoguerra, e di perseguire così un’egemonia morale oltre che politica e culturale.
Basata su un’originale analisi a tutto campo della stampa e degli archivi di partito, l’indagine di Bellassai pone in evidenza l’impegno dei comunisti italiani nel costruire la rappresentazione didascalica di una vera e propria ortodossia del privato, della sfera personale e familiare, della dimensione quotidiana ed esistenziale che fa da sfondo all’attivismo dei militanti. Ne esce un quadro complesso, denso di contraddizioni e influenze variegate, nel quale lo slancio pedagogico del partito è continuamente costretto ad inseguire una mediazione tra ortodossia ideologica, persistenze culturali tradizionali e patriarcali, nuovi modelli e linguaggi introdotti da una modernizzazione di impronta americana e consumistica.