Si segnala l’incontro di presentazione di Pionieri a Bologna. Pionieri sempre: storia e storie dell’Associazione Pionieri d’Italia, a cura di Sergio Martelli e Riccardo Fabio Franchi, prefazione di Marco Fincardi (HitStudio Editori, 2015). La ricerca qui pubblicata è stata svolta con la collaborazione, tra gli altri, della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna.
Intervengono:
Marco Fincardi, Università di Bologna
Sergio Martelli, Editore
Riccardo Fabio Franchi, Dott. in Storia Contemporanea
Luciano Sita, promotore
Si ringraziano Coop Adriatica, Fondazione Unipolis, Granarolo e Camst, per il contributo alla realizzazione del libro.
“Nella memoria di larga parte di bambini e ragazze d’ambo i sessi coinvolti negli anni cinquanta dall’attività dell’Associazione Pionieri d’Italia (API), il ricordo di quell’esperienza evoca spesso emozioni di entusiasmo. Solo in tempi recenti però quell’esperienza è stata oggetto di ricostruzioni storico-pedagogiche, soprattutto in ambito emiliano, dove aveva avuto il più solido e intenso radicamento nel territorio. Questo libro è il primo a riportare direttamente le testimonianze degli ex pionieri, i ricordi di chi è passato attraverso quell’innovatrice esperienza associativa, nella provincia di Bologna. L’API in poco più di dieci anni ha costruito un progetto educativo che si ispirava alla Costituzione italiana ed alla lotta partigiana. Su questi valori ha coinvolto giovani intellettuali, personaggi della cultura, ragazzi e ragazze, che aderivano per i contenuti e per le attività proposte non dall’alto, ma per un comune sentire, per il bisogno di fare, per costruire qualcosa di condiviso. Gli entusiasmi attorno al «Pioniere», ai contenuti e ai suoi personaggi erano l’espressione della fiducia e della convinzione che, malgrado le difficili condizioni del dopoguerra, impegnandosi ognuno per la propria parte, si potevano cambiare le cose e trasmettere ragionevole ottimismo sul futuro. Fuori da schematismi ideologici, l’API ha sparso tanti fermenti nella società italiana. I fili della memoria di questa associazione però, sino alla fine del XX secolo si sono a lungo conservati essenzialmente nell’intimità dei ragazzi e ragazze che ne avevano fatto parte; eppure qualche briciola di traccia ogni tanto non manca di riemergere anche tra chi non ha mai sentito nominare l’associazione dei pionieri. La ricca raccolta di foto – fornite in parte dagli autori delle testimonianze, dall’archivio fotografico della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, dalla raccolta del settimanale bolognese «La Lotta» e da altre fonti – contestualizza le testimonianze e la parte storica del libro”.