In occasione della Giornata internazionale della donna una testimonianza dell’impegno civile, della dedizione all’insegnamento e dell’ostinato ed esemplare idealismo di una donna che è stata tra i grandi protagonisti della cultura italiana della seconda metà del secolo scorso: Lica Steiner, grafica che ha contribuito all’innovazione della progettazione editoriale in Italia.
L’Archivio Albe e Lica Steiner (Politecnico di Milano), che conserva e cura le carte relative all’attività personale e professionale di Albe e Lica Covo Steiner, è presente con varie decine di documenti iconografici nella banca dati sul manifesto sociale e politico contemporaneo della Fondazione: Manifestipolitici.it.
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Mi sono sempre posta obiettivi realizzabili e credo di averli raggiunti.
Non ho mai pensato di fare la Presidente della Repubblica. Sono stata fortunata perché credo di aver partecipato alla nascita della grafica e alla sua grande influenza sulla cultura italiana del secondo dopoguerra.
Avendo sposato molto giovane Albe abbiamo costruito insieme la nostra vita professionale e familiare. Vivevamo insieme ventiquattro ore su ventiquattro. Avevamo molti amici e ci trovavamo spesso, perché sentivamo il bisogno di contribuitre alla ricostruzione dell’Italia.
C’era uno slancio generale, un grande senso di solidarietà. Oggi credo che prevalga sui luoghi di lavoro la competizione. Noi eravamo animati da una grande passione politica, questo oggi è forse difficile da capire perché la politica è decaduta.
Per la nostra generazione confrontare le proprie idee con quelle degli altri senza insultarsi era la norma; anche se spesso nascevano conflitti e non mancavano gli scontri.
Ma anche queste erano occasioni per crescere.
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Da Lica Covo Steiner di Anna Steiner (Corraini, 2015)
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La Fondazione Gramsci Emilia-Romagna segnala due nuove acquisizioni a breve consultabili dal catalogo della biblioteca:
Lica Covo Steiner di Anna Steiner (Corraini, 2015)
Licalbe Steiner. Grafici partigiani a cura di Anna Steiner (Corraini, 2015)